Homo Faber Event 2022
seconda edizione dell’iniziativa culturale dedicata all’eccellenza dei mestieri d’arte contemporanei. La mostra, diffusa nell’Isola di San Giorgio Maggiore, sarà articolata in 15 mostre curate da 22 tra designer e curatori di fama internazionale e occuperà quasi 4.000 metri quadri espositivi tra cui alcuni nuovi spazi appositamente restaurati e accessibili al pubblico per la prima volta.
Comunicato stampa
La Fondazione Giorgio Cini presenta la seconda edizione dell’iniziativa culturale dedicata all’eccellenza dei mestieri d’arte contemporanei organizzata in partnership con Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.
La mostra, diffusa nell’Isola di San Giorgio Maggiore, sarà articolata in 15 mostre curate da 22 tra designer e curatori di fama internazionale e occuperà quasi 4.000 metri quadri espositivi tra cui alcuni nuovi spazi appositamente restaurati e accessibili al pubblico per la prima volta
Venezia, 10 febbraio 2022 - L’attesissimo Homo Faber 2022, monumentale evento espositivo organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, in partnership con la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller, si appresta ad aprire al pubblico la seconda edizione che si terrà dal 10 aprile al 1 maggio 2022. Con 15 mostre - ognuna dedicata ai più raffinati esiti dei linguaggi dell'alto artigianato, ideate da un team di designer, curatori e architetti di fama mondiale - sviluppate su quasi 4.000 metri quadri espositivi sull’Isola di San Giorgio Maggiore, Homo Faber costituirà un'esperienza coinvolgente, con iniziative interattive, eccezionali scenografie progettate con sapiente uso di materiali innovativi e sostenibili e dimostrazioni dal vivo di maestri provenienti da tutto il mondo con un focus speciale sui maestri d’arte giapponesi e il loro ancestrale savoir-faire (biglietti già acquistabili su homofaber.com).
Homo Faber Event è un progetto già protagonista del calendario primaverile degli appuntamenti culturali veneziani e internazionali, a cui gli organizzatori da tempo dedicano le più importanti risorse: "In occasione di Homo Faber” - afferma il Segretario Generale della Fondazione Cini Renata Codello - “la nostra Fondazione presenta e rende accessibili al pubblico per la prima volta, due importanti spazi sull'Isola di San Giorgio Maggiore: l'Ex Scuola Nautica e la Sala Messina. Questi luoghi, da tempo inaccessibili dopo essere stati un luogo di formazione per i giovani e una intima cappella, sono stati completamente restaurati nel corso dell'ultimo anno, grazie al fondamentale sostegno del Magistrato alle Acque di Venezia. Dal 10 aprile ospiteranno per la prima volta, dunque, 2 delle 15 esposizioni legate all'alto artigianato artistico”.
La Fondazione Cini infatti, durante gli ultimi due anni, ha concentrato energie e risorse per restaurare due spazi molto suggestivi. Si tratta dell’Ex IPSAM Istituto Professionale di Stato per le Attività Marinare Giorgio Cini, in origine parte del Centro Marinaro voluto da Vittorio Cini per la formazione dei giovani ai mestieri del mare e lo spazio noto oggi come Sala Messina. Il primo fabbricato è rimasto operativo per molti anni, fino a quando le attività dell’Istituto scolastico sono state trasferite. Il secondo invece, che si trova al pian terreno della Manica Lunga e si affaccia al Chiostro dei Cipressi, prende il nome dal noto scultore siciliano Francesco Messina e risale al 1952 quando si era intervenuti sullo spazio preesistente e, alle pareti, sarebbero state poste le opere Via Crucis e l’altorilievo bronzeo del San Giorgio che uccide il Drago.
Altri ambienti inediti saranno coinvolti in Homo Faber come la Biblioteca del Longhena e la Piscina Gandini che apriranno eccezionalmente le loro porte, trasformandosi in scenari dove i mestieri d’arte sono protagonisti con tutta la forza esotica delle culture nel mondo.
Tuttavia “Homo Faber ha per la Cini un significato ulteriore.” - afferma il Presidente della Fondazione Giorgio Cini Giovanni Bazoli - “Oggi si parla molto di sostenibilità ma spesso si dimentica che, accanto al raggiungimento di risultati in termini energetici ed ecologici, tra gli obiettivi dell’agenda 2030 si parla anche di sostenibilità culturale e sociale, concetti spesso ribaditi anche dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. La Fondazione Cini è da sempre un laboratorio delle scienze umanistiche che ha come obiettivo la creazione della cultura della sostenibilità, puntando su valori che pongono al centro le qualità, le abilità umane, la creatività, l'originalità e la bellezza, caratteristiche tipiche del nostro Paese. In quest'ottica lo straordinario progetto Homo Faber, di cui la Cini è partner” - prosegue ancora il Presidente Bazoli - “è indiscutibilmente l’esempio emblematico della valorizzazione di tali saperi e ci indica come è possibile lavorare sul tessuto sociale e culturale andando verso la sostenibilità.”
È senz’altro significativo sottolineare infine come, per la prima volta, il più importante evento dedicato ai mestieri d’arte si tenga a Venezia in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia, creando un dialogo reale tra le arti tout court e quelle applicate o decorative che si contaminano in un fruttuoso confronto e costituisce una grande opportunità per il pubblico che sceglierà Venezia come meta culturale. La stessa Isola di San Giorgio, ospiterà due grandi mostre d’arte contemporanea in parziale concomitanza con Homo Faber. La collettiva On Fire! a cura di Bruno Corà, organizzata in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Arte di Firenze che lambisce i temi degli elementi naturali utilizzati con materiale creativo di cui il fuoco presente come traccia e come strumento nel lavoro dei grandi del Novecento quali: Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani (22 aprile – 24 luglio 2022). Nello stesso periodo Fondazione Giorgio Cini e Galerie Templon di Parigi presentano una personale dell’artista americano Kehinde Wiley, a cura di Christophe Leribault. L’artista, in un energico contrasto estetico ed emotivo, pone le delicate questioni del passato coloniale, americano e globale, usando il linguaggio pittorico figurativo con cromatismi e ambientazioni di grande suggestione (22 aprile – 24 luglio 2022).
Sempre nel mese di aprile viene inaugurata la stagione della Galleria di Palazzo Cini con l’omaggio a un maestro della contemporaneità: una personale dedicata al grande Joseph Beuys. La mostra, che presenterà circa 40 opere del poliedrico artista tedesco, a cura di Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini è realizzata in collaborazione con Thaddaeus Ropac Gallery (20 aprile – 2 ottobre 2022).