Hospitality Season – Ti presento un amico
Ti presento un amico è il nuovo capitolo – il secondo – della stagione Hospitality Season curata da Italo Bergantini e Gaia Conti. Arte preziosa, l’amicizia, e come tale va celebrata, esibita e ammirata in tutte le sue sfaccettature, soprattutto quando si tratta di un incontro di scintille.
Comunicato stampa
Ti presento un amico è il nuovo capitolo - il secondo - della stagione Hospitality Season curata da Italo Bergantini e Gaia Conti.
Arte preziosa, l’amicizia, e come tale va celebrata, esibita e ammirata in tutte le sue sfaccettature, soprattutto quando si tratta di un incontro di scintille.
La mostra inaugura domenica 4 dicembre con una formula particolare. A essere ospitati negli spazi della Romberg Arte Contemporanea tre amici di altrettanti artisti della galleria: Giorgio Galli presenta Carlo Marchetti, Claudio Marini presenta Raimondo Bonamici e Vincenzo Pennacchi presenta Manfred Jacob Vogt.
Filìa [dal gr. ϕιλία (philia)], da questa breve parola nascono le relazioni. In Empedocle è un principio fisico e divino che raccoglie in un'unità armonica gli elementi, terra, acqua, aria e fuoco, costituenti il cosmo. Arte e amicizia sono due termini molto vicini tra loro. L'arte è nata di fatto per essere condivisa e l’amicizia è uno dei sentimenti più preziosi che possiamo coltivare.
Si cresce attraverso l'altro, ci si specchia nell’altro, si impara dall’altro.
Ti presento un amico scava nell’album delle relazioni umane. Non c’è mimica, ma rispetto stima, stili e approcci particolari e visioni uniche a formare un sodalizio artistico che nasce, cresce e si dipana in quest’occasione tra le stanze della galleria, dando un’immagine di gioia, leggerezza e potente energia.
Le voci si moltiplicano grazie a un effetto amplificatorio che prende il via dalle segnalazioni delle figure amiche di Marchetti, Bonamici e Vogt e si estende lungo le pareti alle opere di chi questi nomi li ha fatti: Giorgio, Claudio e Vincenzo. Condivisione e singolarità che si incontrano a suggellare il patto dell’amicizia.
In pieno spirito progettuale, il secondo appuntamento si rivela quindi come una visione più intima che custodisce e mette in mostra questo tesoro così fondamentale in grado di unire popoli e culture diverse.