Hudesa Kaganow – 1001 postcards
Acquistare un’opera d’arte in tempo di crisi? Hudesa Kaganow lo rende possibile grazie alle sue piccole creazioni formato postcard. Da spedire, da incorniciare, da regalare, queste mini opere d’arte esistono da sempre nel percorso artistico di Hudesa, ora presentate presso la Galleria 291 Est in una personale che ne raccoglie 1001.
Comunicato stampa
Acquistare un’opera d’arte in tempo di crisi? Hudesa Kaganow lo rende possibile grazie alle sue piccole creazioni formato postcard. Da spedire, da incorniciare, da regalare, queste mini opere d’arte esistono da sempre nel percorso artistico di Hudesa, ora presentate presso la Galleria 291 Est in una personale che ne raccoglie 1001.
invito.jpgUna forte propensione alla sperimentazione e alla contaminazione vede nelle piccole opere convivere materiali poveri e spesso da riciclo, con tecniche raffinate e antiche quali la calcografia, in un gioco tra gli elementi che spinge l’autrice a “riclicare” le sue stesse opere per creare collage in cui tutto si rimescola e si reinventa, sottolineando le infinite possibilità di un’immagine.
Una moltitudine di entità colorate affolleranno la galleria in una personale che capace di trasmettere la passione per la manualità, l’immagine e la contaminazione cuturale che caratterizza tutto il percorso artistico di Hudesa Kaganow.
Hudesa Kaganow Architetto, visual artist, designer e illustratrice. Si laureata in architettura e urbanistica presso l’Università Mackenzie in Brasile e a L’Ecole d’Architecture de Paris La Villette in Francia, frequenta parallelamente corsi di disegno per la moda, calcografia e progettazione di interni in Brasile, Francia e Italia. Dal 1999 vive e lavora a Roma dove realizza diverse mostre personali e collettive. La sua ricerca artistica percorre la via del riciclo, lasciandosi affascinare dall’utilizzo di materiali come la carta, il legno, la plastica, il metallo e le stoffe. La decontestualizzazione del materiale diventa il filo rosso dei suoi quadri, incisioni, illustrazioni, ma anche dei suoi oggetti di arredo, delle sculture, degli accessori e gioielli. Il suo immaginario si costruisce non solo attraverso il rapporto con la materia ma anche grazie all’esperienza personale del viaggio, presente tanto nella sua vita quanto nella sua carriera artistica.