I Borsisti della 97ma Collettiva
I tre artisti, avranno a disposizione lo spazio prestigioso di Palazzetto Tito con cui cercheranno di dialogare attraverso delle istallazioni che metteranno alla prova in modo sperimentale le loro attitudini e ricerche artistiche.
Comunicato stampa
Inaugura giovedì 18 alle ore 18 nella sede di Palazzetto Tito la mostra dei Borsisti della 97ma Collettiva, che presenterà al pubblico le opere di Giammarco Cugusi, Veronica De Giovannelli e Graziano Meneghin a seguito di un anno di lavoro.
Ogni anno infatti la Fondazione Bevilacqua La Masa offre agi artisti vincitori della Collettiva Giovani Artisti dell'anno precedente, oltre ad un contributo in denaro, la possibilità di esporre delle nuove opere nei suoi spazi con un progetto a loro dedicato. La mostra e l'ampia documentazione che ne segue nel catalogo concludono una relazione importante tra l'Istituzione e i suoi artisti, un'occasione espositiva per presentare l'evoluzione delle proprie ricerche artistiche, dimostrando che per la Fondazione Bevilacqua La Masa la formazione e la crescita sono l'obiettivo principale.
I tre artisti, avranno a disposizione lo spazio prestigioso di Palazzetto Tito con cui cercheranno di dialogare attraverso delle istallazioni che metteranno alla prova in modo sperimentale le loro attitudini e ricerche artistiche.
“Giammarco Cugusi espone tre diverse installazioni che riflettono sul luogo espositivo: degli irrigatori, nella loro dimensione di strumenti depotenziati anche se invasivi, sono i protagonisti dell'opera Irrigare: coltivare un processo. L'artista sovverte le pareti che diventano suolo, come nell'opera Carote; sui muri stanno piante vive e le radici paiono attraversarli. Il terzo lavoro è una nuova versione di Ascentions realizzata con rocchetti di cartone e alluminio che allude alla struttura di una pianta rampicante come una grminazione improvvisa. Guardare è guardare crescere e forse anche morire.
La ricerca pittorica di Veronica De Giovanelli diventa un'ampia riflessione sull'acqua e la terra come masse di colore che raffigurano il paesaggio lagunare nella fluttuante linea creata dalle maree. La laguna di Venezia è in perenne trasformazione, nonostante le grandi opere che la riguardano cerchino di governare i fenomeni naturali, come sembra suggerire il titolo della grande tela If a clod be washed away by the sea. Nella serie di dipinti di piccolo formato De haruspicibus auguribusque, sguardi moltiplicati a volo d’uccello e zoom e avvicinamento al superficie muovono il nostro occhio che in alcuni punti pare immergersi, con gamme di colori freddi e caldi che si attenuano gli uni con gli altri, che si fondono, si ibridano come l'azione dell'acqua alta.
Graziano Meneghin con La Vera Storia di Ada e Antonio. Un film mai, ancora, girato costruisce una sceneggiatura, un set, la trama di un film coinvolgendo autori diversi e occasionali. Il tutto sostenuto dalla convinzione che, alla fine, nella massima dispersione, il lavoro si ricomponga e ritorni all'intimità dell'artista con una sorprendente naturalezza poetica. Se l'emergere delle tensioni e dei sintomi narrativi tra reperti e piccoli materiali è l'obiettivo dell'artista, la Storia di Ada e Antonio potrebbe anche non diventare mai un film, ma rimanere un insieme di elementi paratestuali sopra un tavolo lungo circa due metri e mezzo e largo meno di un metro”.
(Stefano Coletto)
La mostra dei Borsisti della 97ma Collettiva si svolge parallelamente alla 98ma Collettiva Giovani Artisti, aperta al pubblico presso la Galleria di piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa dal 13 dicembre 2014 al 11 gennaio 2015.