I Cervi una storia che resiste
In esposizione dipinti, sculture, disegni, fotografie del Museo Cervi e di altre collezioni pubbliche e private.
Comunicato stampa
Nel ricordo dell’Eccidio dei Fratelli Cervi (28 dicembre 1943), dal 28 dicembre 2013 è aperta al pubblico al Museo Cervi di Gattatico la mostra "I Cervi, una storia che resiste. Arte per un museo della coscienza" a cura di Orlando Piraccini (IBC) e Paola Varesi (Istituto Cervi). In esposizione dipinti, sculture, disegni, fotografie del Museo Cervi e di altre collezioni pubbliche e private.
Questa mostra rappresenta uno dei primi appuntamenti legati al 70° anniversario dell’eccidio dei Sette Fratelli Cervi e rientra in un più ampio progetto di studio delle diverse fonti che si sono sedimentate a Casa Cervi, costituendo un significativo patrimonio anche per la costruzione e l'analisi della memoria del '900.
Tra realtà e mito, le arti figurative di quest’ultimo mezzo secolo hanno contribuito al tramando della vicenda della Famiglia Cervi. E’ quanto si coglie nell’ordinamento espositivo ideato e curato da Orlando Piraccini e Paola Varesi, con un percorso tematico che inizia dal “ritratto” per colori e segni di papà Cervi nella dimensione più domestica della sua “grande famiglia”e che culmina nella rappresentazione tragica dell’eccidio.
Nella mostra, promossa dall’Istituto Alcide Cervi con la collaborazione dell’Istituto per i beni culturali (al quale si deve in questa occasione la pubblicazione di un opuscolo divulgativo) figurano o sono illustrate opere d’arte che riportano alla grande stagione realista, come il grande dipinto di Nello Leonardi per la Scuola Media di Sant’Ilario d’Enza, o le scene del sacrificio dei Fratelli Cervi di Omero Ettorre ed Anna Coccoli, di stretta militanza figurativa, ma antiretoriche e cariche di umanità. Allo stesso filone della pittura d’impegno sociale rimanda la “sequenza” dei ritratti dei sette fratelli Cervi, che Renato Guttuso ha tratteggiato con incomparabile maestria, e che qui s’accompagna al volto di papà Alcide, dipinto dal celebre artista tra i personaggi illustri riuniti per i funerali di Togliatti.
Tra gli autori presenti figurano Aldo Borgonzoni, Nani Tedeschi, Ennio Calabria, Arnaldo Bartoli, Luigi Bront, Nikolaj Zukov, Franco Ori, Giovanni Sesia, Alfonso Borghi, Gino Covili, Piero Ghizzardi. Come osserva Angelo Varni, nella mostra figurano “immagini degli eventi resistenziali nell'interpretazione trasfigurata dell'arte, dove filtrano i sentimenti dei tempi vissuti dall'artista: un legame tra piani temporali diversi che garantisce una perenne vitalità alle opere esposte”.
Un capitolo è riservato al fascinoso “racconto popolare” dedicato dalla pittura naïve alla vicenda della Famiglia Cervi, mentre il segno d’autore trionfa anche nelle copertine delle tante edizioni del libro di memorie di Alcide Cervi pubblicato per la prima volta nel 1954. In un’apposita sezione fanno poi bella mostra diversi fotogrammi del celebre film di Puccini con sceneggiatura di Cesare Zavattini e due rare fotografie scattate da Arturo Zavattini in occasione del documentario televisivo girato da Elio Petri.
Nella mostra non mancano testimonianze visive sorprendentemente germogliate nel rincorrersi degli anniversari resistenziali fino alla più stretta attualità. Un significato del tutto particolare assume l’installazione artistica del Collettivo FX di Reggio Emilia che ha coinvolto la torre radar di Arpa costruita poche decine di metri da Casa Cervi. “E’ in questa dialettica fra conservazione (nel senso di messa in valore e promozione del patrimonio) e innovazione che il nostro museo – afferma Rossella Cantoni, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi - sta affrontando una sfida importante, suggerendo nuove e certamente originali forme di esercizio della memoria.”
L'inaugurazione ufficiale della mostra è prevista per sabato 28 dicembre, alle 11.30
con l'accompagnamento musicale dell’Orchestra da Camera C. Orff dell’Associazione Culturale “Amici della Musica” di Gattatico
e alle ore 12,30 al Parco del Museo, presso il Radar Meteorologico, l'inaugurazione dell’installazione "Distributore permanente di cultura resistente" del Collettivo FX.
Intervengono il Collettivo FX e Loretta Camellini, Arpa Emilia Romagna, direzione di Reggio Emilia.