I giganti dell’arte dal teatro

Informazioni Evento

Luogo
CASA MORRA
Salita San Raffaele , Napoli, Italia
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Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
08/10/2017

ore 17

Artisti
Hermann Nitsch, Shozo Shimamoto, Julian Beck
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra I giganti dell’arte dal teatro con opere di Julian Beck, Hermann Nitsch e Shozo Shimamoto, tre artisti che hanno tentato la via del teatro per raggiungere una visione totalizzante dell’arte.

Comunicato stampa

Nata dall’idea di creare uno spazio aperto alla produzione artistica e culturale, nonché alla formazione, Casa Morra – Archivio D’Arte Contemporanea si collega al progetto di più ampio respiro de il Quartiere dell’Arte, che, nel quartiere Avvocata, si muove per attivare un processo di rinnovamento, di riqualificazione e di valorizzazione urbana attraverso le pratiche dell’arte e della cultura.

Casa Morra, che trova sede presso lo splendido Palazzo Ayerbo D’Aragona Cassano, prevede una programmazione dei prossimi cento anni di mostre, legate all’esposizione delle oltre mille opere della Collezione Morra; pensate con l’intento di creare un laboratorio di idee, un luogo in cui gli archivi possano essere spazi dinamici di confronto tra passato e futuro, eventi legati ad altre discipline artistiche, dal teatro alla musica, dal cinema alla performance, possano dare vita a nuove elaborazioni culturali e sociali.

Il secondo anno di Casa Morra – Archivio D’Arte Contemporanea, spazio museale voluto da Giuseppe Morra per accogliere le opere della propria collezione e, soprattutto, per creare nuove occasioni di ricerca, riflessione e sperimentazione sui linguaggi dell’arte contemporanea, si apre con la mostra I giganti dell’arte dal teatro con opere di Julian Beck, Hermann Nitsch e Shozo Shimamoto, tre artisti che hanno tentato la via del teatro per raggiungere una visione totalizzante dell’arte. In contemporanea alla mostra, Casa Morra dedica una sezione permanente a Joseph Beuys, artista che nella creatività individuava lo strumento di liberazione dell’uomo, con opere e documenti provenienti dalla collezione di Lucrezia Di Domizio.

Dal corpo come strumento di azione politica del teatro rivoluzionario del Living Theatre al colore tattile del teatro dell’umano di Hermann Nitsch; dalle azioni al limite tra scherno e ironia di Joseph Beuys all’uso del colore come corpo in grado di frammentare le certezze per rinnovare l’esistente; prosegue la narrazione del pensiero fondante di Casa Morra, basato sull’idea che l’arte sia esperienza e sperimentazione, conoscenza e forza propulsiva, unico strumento in grado di provocare modificazioni del reale.