I giochi sono fatti
Per Paolo Albani e Dario Longo le puntate del racconto verbo-visivo che da tempo stanno scrivendo sono ancora aperte, positivamente irrisolte e non intendono certo negarsi alle sorprese e alle soluzioni inaspettate, come suggerisce questa mostra allo Studio Gennai di Pisa dove sono proposte sei opere-installazioni
Comunicato stampa
I giochi sono fatti (les jeux sont faits), dice il croupier della roulette, a significare in modo perentorio che le puntate sono chiuse, interdette. In senso lato la frase viene spesso recitata, evocata per dire che tutto nel contesto (politico, economico, culturale) di riferimento si presenta come già stabilito in partenza, deciso nelle alte sfere, dunque che non possiamo più aspettarci sorprese.
Al contrario per Paolo Albani e Dario Longo le puntate del racconto verbo-visivo che da tempo stanno scrivendo sono ancora aperte, positivamente irrisolte e non intendono certo negarsi alle sorprese e alle soluzioni inaspettate, come suggerisce questa mostra allo Studio Gennai di Pisa dove sono proposte sei opere-installazioni che, nella loro morfologia gustosamente ironica, rappresentano dei giochi già bell’e fatti, ovvero definitivamente costruiti, realizzati per suscitare delle mosse ri-creative, delle sollecitazioni proficue, suffragando con ciò allo stesso tempo l’idea che i giochi sono anche dei fatti, cioè degli eventi, dei fenomeni (sia pure a volte privi di senso) dai quali la ricerca artistica di Albani e Longo attinge costantemente.