I hate texting i just want to hold your hand / The Unpaired Eye
In occasione di questa nuova apertura, Cripta747 presenta l’installazione The Unpaired Eye di Lee Fraser & Federico Pozuelo e i hate texting i just want to hold your hand show di Heith & Visio, fellow di Cripta747 Residency Programme 2024.
Comunicato stampa
Cripta747, in occasione della settimana dell'arte di Torino, riapre al pubblico uno spazio rimasto chiuso per più di 10 anni con un evento che anticipa l'inaugurazione ufficiale, prevista per marzo 2025.
Ottenuto in concessione dal Comune di Torino, lo spazio è situato nel perimetro di piazzale Valdo Fusi, all’angolo tra Via Giolitti e Via Accademia Albertina. Riattivato attraverso i linguaggi della musica, della performance e del video, si propone come un nuovo centro culturale e apre le sue porte al pubblico presentando il progetto al quartiere e alla città.
In occasione di questa nuova apertura, Cripta747 presenta l’installazione The Unpaired Eye di Lee Fraser & Federico Pozuelo e i hate texting i just want to hold your hand show di Heith & Visio, fellow di Cripta747 Residency Programme 2024.
H 11.00 - 19.00 The Unpaired Eye
Federico Pozuelo & Lee Fraser
installazione multimediale
H 20.00 i hate texting i just want to hold your hand
Heith & Visio
show (45 min)
Capacità limitata / fino ad esaurimento posti. Pre-registrati qui per accedere allo spazio
La registrazione è obbligatoria, ma non garantisce l'accesso allo show.
The Unpaired Eye è una performance e installazione multimediale nata dalla collaborazione tra Lee Fraser e Federico Pozuelo. Il progetto esplora, attraverso l’uso di tropi, alcuni artefatti culturali sonori e visivi tipicamente veicolati dai media, offrendo un quadro per esaminare metaforicamente le nozioni di rappresentazione e percezione.
Traendo ispirazione dal significato simbolico della ghiandola pineale nella tradizione epistemologica — che secondo Thomas Moynihan “rappresenta la soglia liminale della bilateralità” — The Unpaired Eye invita il pubblico a riflettere su come le rappresentazioni culturali possano modellare e distorcere la nostra percezione della realtà, una percezione simile agli effetti di alcune reazioni chimiche. La ghiandola pineale, considerata una porta d’accesso al trascendente, incarna la dicotomia tra il “reale” e la rappresentazione.
Il video, girato e presentato in anteprima lo scorso 24 ottobre all’interno degli spazi del Cinema Teatro Monterosa, consiste in un loop di sequenze zoom-in e inquadrature alternate, accompagnato da una composizione sonora a 8 canali che utilizza tecniche derivate dalla teoria acusmatica, dalla musica elettronica, dalla psicoacustica e dallo spettralismo. Nella sua versione installativa, presso lo spazio di Via Giolitti 32, l’opera si articola in una quadrifonia in dialogo con l’architettura circostante.
The Unpaired Eye esplora i processi di calcificazione (oculare e pineale) come metafora della tensione tra l’onniscienza rappresentativa e la cecità causata dalla sovrastimolazione esterna.
The Unpaired Eye è un progetto di Lee Fraser e Federico Pozuelo
Presentato e curato da Cripta747
Regia: Federico Pozuelo
Composizione musicale: Lee Fraser
Interpretazione: Francesca Flora
Direzione fotografica: Luca Pescaglini
Operazione di ripresa: Miha Sagadin
Assistenza operativa: Daniele Di Gregorio
Trucco: Giulia Bussone
Tecnici del suono: Elisabetta Marvulli, Pietro Poli
Performance: B Bordoni, Claudia Lode, Moy
Girato presso Cinema Teatro Monterosa, Torino, The Unpaired Eye è un progetto realizzato da Cripta747 x The Listeners, realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Acción Cultural Española e SMET - Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino.
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Heith & Visio, fellow dell’VIII edizione di Cripta747 Residency Programme, presentano i hate texting i just want to hold your hand, uno show che unisce sperimentazioni sonore e visuali condotte tra i sotterranei di Torino e i meandri del mondo digitale.
Esito delle ricerche sviluppate durante la residenza, la performance indaga la possibile associazione immaginifica di cunicoli e gallerie del sottosuolo ai tratti più occulti e immateriali del mondo del web. La città, legata a miti esoterici e misteri, diventa simbolo di un terreno che cela una vitalità pulsante e richiama la sovrapproduzione mortifera di contenuti online generati da algoritmi e bot, come suggerisce la “dead internet theory”.
Registrato e trasmesso dal Rivellino degli Invalidi a Torino, lo show indaga le storie e le atmosfere di questi luoghi, in un susseguirsi di lullabies e cori distorti dalle interferenze dello spazio e dalle diverse temporalità in gioco. Il suono alterna generi come la psichedelia, la trance, il folk e l’elettronica, e si configura come una drammaturgia scritta a più mani – live streaming e registrata – che sovrappone tracce sintetiche con intromissioni di voce, chitarra, basso, ghironda, armonica e liuto.
Attraverso una pluralità di sguardi ottenuti mediante diverse tecniche di ripresa, i hate texting i just want to hold your hand esplora una temporalità dilatata, muovendosi dall'estetica low-fi all'immagine sintetica. Le riprese di luoghi esistenti e quelle rielaborate dall’AI si sovrappongono a credenze occulte, futurologie distopiche permeate da cospirazioni, meme wars, personaggi e narrazioni digitali distorte.
Il titolo, che richiama una lirica pop, rivela un'origine ambigua, proveniente da un mondo sotterraneo e digitale. Questa stratificazione di suoni e immagini, alimentata dalle dinamiche algoritmiche tipiche di piattaforme social come X/Twitter, non solo allude all'immaginario cospirazionista, ma invita a una riflessione più ampia. i hate texting i just want to hold your hand supera la dicotomia tra suolo e sottosuolo, reale e irreale, l'esplorazione di spazi che sfuggono alle convenzioni linguistiche e ai pensieri consolidati. Tali luoghi, pur mantenendo la loro inaccessibilità, possono sottrarsi alle strategie di controllo biopolitiche, generando una contaminazione con il non umano e aprendo nuove vie di comprensione e connessione alla nostra esperienza collettiva.
i hate texting i just want to hold your hand è un progetto di Heith e Visio
Con Leonardo Rubboli, Günseli Yalcinkaya, Jacopo Battaglia, Visio e Heith
Prodotto e presentato da Cripta747
A cura di Caterina Avataneo, Alessandra Franetovich, Cripta747
Musica: Heith e Visio
Progettazione luci: Bianca Peruzzi
Direzione fotografica: Bianca Peruzzi e Biagio Palmieri
Animazione CGI: Lewi Morris
Animazione 3D: Luca Cingolani
Registrazione audio: Nick Foglia
Girato nei tunnel del “Rivellino degli Invalidi”, Torino, grazie alla collaborazione con l'associazione Amici del Museo Pietro Micca.
Realizzato con ill contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Piemonte.
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Biografie degli artisti coinvolti:
Lee Fraser (Londra, 1981) è un compositore britannico che vive e lavora a Torino, la cui ricerca affonda principalmente nel campo della musica elettroacustica. Ha un dottorato in composizione elettroacustica presso l'Università di Manchester e ha studiato con Frank Denyer al Dartington College of Arts e con Denis Smalley alla City University di Londra. La sua musica, caratterizzata da una continua attenzione al suono sintetico e alle esperienze uditive complesse, drammatizza le nozioni di interiorità, liminalità ed esterno. Ha ricevuto commissioni da BBC, Distractfold, Ensemble Adapter, Galeria Duarte Sequeira e Royal Academy, ottenendo premi e riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il Luigi Russolo Grand Prize nel 2013. La sua musica è stata pubblicata da Entr’acte (2014), Ge-stell (2018), ETAT (2024) e Cripta747 (2024), quest’ultima abbinata alla raccolta di saggi Ghost Semantics.
Federico Pozuelo (Madrid, 1992) è un artista visivo che esplora l'estetizzazione della violenza politica e la teatralizzazione delle narrazioni culturali e degli eventi storici attraverso il linguaggio del cinema. Pozuelo ha conseguito la laurea in Belle Arti presso l'Universidad Complutense di Madrid (2014) e un Master in Filosofia Teoretica presso l'UNED di Madrid (2023). I suoi progetti sono stati prodotti da enti come Artissima (Torino), CAM (Madrid), il Ministero della Cultura spagnolo e Giulietta Basel (Basilea). Ha collaborato con varie istituzioni, tra cui W139 (Amsterdam), DeAppel (Amsterdam), PAV (Torino), Careof (Milano), Sala Amadís (Madrid), CASTRO (Roma), Cripta747 (Torino) e Fondazione Pistoletto (Biella).
HEITH è lo pseudonimo dell'artista e musicista Daniele Guerrini. Nella sua pratica, si intersecano musica, performance e arti visive. Fondatore dell'etichetta musicale Haunter Records, il suo lavoro esplora i confini della comunicabilità del linguaggio e della sua ibridazione, mantenendo uno spiccato interesse per i concetti di ‘realtà’ e ‘world-building’, è attivo principalmente attraverso il suo progetto musicale Heith con il quale ha pubblicato musica sull'etichetta tedesca PAN e ha presentato il suo lavoro in festival, istituzioni e teatri, tra cui ICA London, Volksbühne Berlin, Unsound Krakow, MACRO Roma, CTM Festival Berlin.
VISIO è lo pseudonimo del musicista e artista visivo Nicola Tirabasso, di base a Londra. Sia nella musica che nei lavori visivi, la sua produzione indaga ed esplora le arcane tangenti tra realtà e inspiegabile. Proprio come un moderno antiquario, trae ispirazione da una vasta gamma di immaginari fittizi, riproponendoli in una musica intricata, decostruita e malinconicamente infestata.
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Cripta747 Residency Programme è una residenza aperta ad artistз, curatorз e ricercatorз in qualsiasi ambito della cultura contemporanea che mostrano una ricerca forte, coerente e riconoscibile nella produzione sia materiale che concettuale. Ogni anno offre borse di ricerca che danno la possibilità allз residentз di vivere e lavorare a Torino, sviluppando nuovi progetti e immergendosi nell’ambiente creativo della città. L’atmosfera indipendente e lo spirito di apertura che da sempre caratterizzano Cripta747, incoraggiano la crescita, la sperimentazione e lo scambio tra artistз locali e stranierз, professionistз dell’arte e pubblico facilitando la nascita e il consolidamento di relazioni a lungo termine. Cripta747 Residency Programme è realizzato con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte e Fondazione CRT.
Cripta747 è un’organizzazione non-profit per l’arte nata a Torino nel 2008, un luogo di ricerca, scambio e produzione, dove le pratiche artistiche si confrontano con il dibattito in corso. Attraverso un programma di mostre, workshop, screening ed eventi, Cripta747 indaga nuovi linguaggi e forme della contemporaneità.