I have a dream too
Alessandro Marena aveva un sogno, o forse più di uno. Sicuramente l’arte occupava un posto speciale nella classifica dei suoi desideri. Questa kermesse, che dà voce ai suoi colleghi e amici, ne è la prova.
Comunicato stampa
L’associazione Alessandro Marena
presenta
“I have a dream too”
Tributo artistico al gallerista Alessandro Marena
Artisti in mostra:
Giovanni Agosta, Francesca Arsì, Maura Banfo, Diego Bonelli, Claudio Cassano, Corpicrudi, Francesca Forcella, Daniel Gonzalez, Paolo Leonardo, Kalle Kataila, Davide Le Grazie, Titti Garelli, Paolo Maggis, Maurizio Modena, Barbara Nati, Monica Papagna, Leonardo Pivi, Nathan Sinai Rayman, Sarah Revoltella, Paolo Schmidlin, Francesco Sena, José Luis Serzo, Victoria Stoian
a cura di Monica Trigona
Vernissage sabato 9 novembre 2013 dalle ore 21 alle ore 23, via dei Mille 40/a
Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 fino al 23 dicembre 2013
Sono passati quattro mesi da quando il gallerista Alessandro Marena è scomparso lasciando il mondo dell’arte afflitto per la perdita così improvvisa di un giovane intraprendente ed entusiasta.
Alessandro, o come tutti lo chiamavano Ale, è stato per molti un compagno con cui condividere sogni e progetti, non solo nel campo dell’arte, ma anche in quello dell’imprenditoria in generale.
Non di rado si poteva scorgerlo seduto in uno dei tavolini della Maison, accogliente bistrot antistante la galleria da lui ideato, intento a parlare con curatori o creativi degli ambiti più disparati, per mettere a punto un evento culturale o di entertainment.
Per circa sei anni la Marena Rooms Gallery e l’Alessandro Marena Project di Torino sono state le realtà espositive a cui egli si è dedicato con tutte le sue energie.
Prima di esse c’era stata la parentesi come direttore presso una nota galleria milanese, dove Alessandro “si era fatto le ossa” senza tralasciare, nel tempo libero, il piacere di visitare musei e fiere alla ricerca di artisti e di idee.
Tornato nel capoluogo sabaudo, con il suo bagaglio di relazioni ed esperienze, con la madre Franca Pastore Marena, ha dato vita a una serie di mostre che, dai nomi più conosciuti alle giovani promesse, avevano reso il civico 40/a di Via dei Mille un punto di riferimento per collezionisti, artisti, art addicted, ma anche neofiti della materia e semplici curiosi.
Da Franko B a Leonardo Pivi, da Alessandro Bazan a Paolo Maggis, passando dagli stranieri Trevor Gould e José Luis Serzo, gli appuntamenti alla Marena Rooms hanno segnato un capitolo di grande interesse nella storia delle gallerie torinesi. A queste, poi, si è aggiunta anche l’Alessandro Marena Project, ambizioso concept che includeva esposizioni itineranti e partecipazione di talenti del panorama straniero come Tanja Boukal, Daniel Gonzàlez, Luis Vidal, Kalle Kataila, Nathan Sinai Rayman, ma anche Claudio Cassano e Sarah Revoltella, non tralasciando le nuove generazioni nostrane fresche d’Accademia.
Della sua incessante e vivace attività oggi rimane un ricordo indelebile nella mente di chi quelle iniziative le ha vissute da spettatore o da artefice in prima persona, con Alessandro, di momenti all’insegna della qualità e delle proposte ricercate.
Oggi gli artisti, che hanno avuto il piacere di collaborare con lui, sono riuniti in un’unica mostra dedicata al “loro gallerista” in segno di quella stima reciproca che è stata alla base dei loro rapporti e con il proposito che quel percorso vissuto assieme non vada dimenticato ma anzi dia sempre frutti nuovi e attualissimi.
Alessandro Marena aveva un sogno, o forse più di uno. Sicuramente l’arte occupava un posto speciale nella classifica dei suoi desideri. Questa kermesse, che dà voce ai suoi colleghi e amici, ne è la prova.