I libri che hanno fatto l’Europa
In mostra 180 libri-manoscritti latini e romanzi, greci, arabi ed ebraici.
Comunicato stampa
A grande richiesta e sulla scorta del grande successo ottenuto anche a livello internazionale di pubblico e media, riapre lunedì 12 settembre la mostra “I libri che hanno fatto l'Europa”. Se nella sua prima edizione l’Europa si stava interrogando in maniera profonda sulla propria identità culturale, in un periodo di grandi contraddizioni, caratterizzato dalla crisi economica, dall’instabilità politica, da guerre e flussi migratori, oggi più che mai, con l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione e le visioni isolazionistiche dell’Europa che si scontrano con altre più ampie e aperte, è necessario ribadire quanto la complessità della cultura europea, la sua natura aperta e non univoca, si riflette nella straordinaria pluralità di culture e di libri nei quali è stata trasmessa.
Scopo della mostra è rappresentare materialmente, attraverso alcune opere fondamentali e attraverso l’evoluzione della forma-libro, dalla riforma carolingia alla rivoluzione gutenberghiana, il comune percorso storico-culturale che ha portato dalla cultura e letteratura classico-cristiana e mediolatina a quella romanza e moderna e quindi alla cultura europea occidentale.
Nella mostra, curata da Roberto Antonelli, Michela Cecconi e Lorenzo Mainini, sono presentati 183 manoscritti e stampe, in gran parte della Biblioteca Corsiniana dell’Accademia dei Lincei e in parte in prestito da altre grandi Biblioteche pubbliche romane (Angelica, Casanatense, Nazionale, Vallicelliana), ora integrati, alla riapertura, anche da manoscritti delle Biblioteche Laurenziana e nazionale Centrale di Firenze. Accanto ai manoscritti latini e romanzi, sono esposti anche manoscritti greci, arabi ed ebraici, per illustrare le grandi tradizioni che hanno contribuito a formare la cultura europea.
La mostra, organizzata dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dal Dipartimento di Studi Europei, americani e interculturali di “Sapienza” Università di Roma, offre dunque l’occasione di far conoscere il patrimonio culturale delle biblioteche di Roma ai giovani e al più ampio pubblico, innanzitutto attraverso i libri che appunto, attraverso i secoli, “hanno fatto” gli Europei così come oggi sono.
I manoscritti, gli incunaboli e le cinquecentine saranno presentati attraverso 5 sezioni diacroniche, ulteriormente articolate al loro interno (I. La tradizione classico-cristiana: Trivio; Quadrivio; Bibbia; Auctores; I Padri fondatori; II. Verso la nuova cultura europea: Enciclopedie; Trattati di scienza; III. La nuova cultura europea: Diritto; Aristotelismo; Agiografia e letteratura didattica; Storiografia; Epica; Romanzo; Lirica; Laudari e sacre rappresentazioni; IV. Il primo canone: Dante; Petrarca; Boccaccio; V. Verso la Modernità). L’esposizione è accompagnata da testi, video, mappe e materiale mediatico che aiutano a collocare le opere nel loro contesto e nel loro percorso storico, oltre che da un prezioso volume che dà conto della mostra e non solo.
Progetto di allestimento: SNA, Susanna Nobili, Allegra Albani, Fabrizio Furiassi.