I Manzù della Galleria nazionale e dintorni
Scultura italiana del novecento (dalle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna).
Comunicato stampa
Per l’estate 2011, nell’anno di celebrazioni legate alla ricorrenza del ventennale della scomparsa di Giacomo Manzù (Bergamo 1908, Ardea 1991), è prevista presso la Raccolta Manzù di Ardea l’inaugurazione della mostra I Manzù della Galleria nazionale e “dintorni”. Scultura italiana del novecento, incentrata sulla presentazione, nel museo “collegato”, dell’importantissimo nucleo di opere in bronzo di proprietà della Galleria nazionale d’arte moderna. Da un lato la “Raccolta”offre la più vasta panoramica sulla produzione degli anni 1955-1970, mentre in Galleria s’incentrano le testimonianze dell’altissimo impegno etico di Manzù all’approssimarsi della seconda guerra mondiale, coincidente con l’inizio della sterminata notorietà e fortuna critica dell’artista, oggetto, dalla fine degli anni trenta, dell’attenzione costante di critici del calibro di Cesare Brandi. La mostra include infatti tre dei cinque bassorilievi delle collezioni GNAM appartenenti alla celeberrima serie di Crocifissioni e Deposizioni del 1939-1941, esposte per la prima volta alla Galleria Barbaroux di Milano nel medesimo biennio. Presenti inoltre altre opere a tema religioso(Cardinale e Grande Pietà, sempre tra anni trenta e quaranta, e due piccole sculture più recenti appartenenti alla Donazione Brandi-Rubiu del 2002). Intenzione dell’iniziativa è quindi, tra l’altro, la proposta di temporanea ricomposizione di un nucleo di visione unitario, riassuntivo dei “Manzù della Galleria” più quelli della Raccolta di Ardea, senz’altro molto più esaustivo dal punto di vista cronologico di quanto non sia, individualmente considerata, ciascuna delle due pur eccelse collezioni. I “dintorni” cui si accenna nel titolo sono invece rappresentati - sempre dalle collezioni della GNAM e quale corollario ai numerosi incontri dedicati dal 2009 ad oggi alla scultura del novecento italiano nell’ambito del programma culturale della Raccolta, Manzù. L’Arte e il Territorio - da poche ma estremamente rappresentative opere in bronzo di scultori di spicco del nostro novecento, ritenute particolarmente relazionabili, dal punto di vista iconografico nonché cronologico, con alcune sculture della Raccolta Manzù, rafforzando così ulteriormente la proposta di “ponte” tra le due istituzioni museali. Di Francesco Messina, Ragazzo al mare, bronzo del 1934 esposto alla II Quadriennale romana del 1935 e successivamente acquistato dalla Galleria nazionale; di Marino Marini, Giocoliere, bronzo del 1946, acquistato dalla GNAM alla XXVI Biennale di Venezia del ’52. Di Emilio Greco, infine, la monumentale Grande Bagnante del 1956, esposta alla XXVIII Biennale di Venezia dello stesso anno, dove vinse il premio per la scultura essendo successivamente acquistata dalla Galleria nazionale.
A cura di Marcella Cossu; allestimento di Alessandro M.Liguori,
Per l’occasione verrà inoltre presentato il DVD dal titolo Inaugurazione ufficiale della Raccolta Amici di Manzù 22 maggio 1969 Ardea realizzato a cura della Fondazione Manzù di Ardea.