I Martedì Critici 2018 – Gioacchino Pontrelli
Ospite del quarto appuntamento stagionale de «I Martedì Critici» sarà Gioacchino Pontrelli (Salerno,1966).
Comunicato stampa
Martedì 29 maggio avrà luogo il quarto appuntamento della stagione primaverile de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall'«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al nono anno di attività.
La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell'arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno in diverse sedi, l’Art Forum Würth Capena e l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Ospite del quarto appuntamento stagionale de «I Martedì Critici» sarà Gioacchino Pontrelli (Salerno,1966).
Gioacchino Pontrelli si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, città dove attualmente vive e lavora. Attento osservatore e fine pensatore, attraverso la pittura, Gioacchino Pontrelli indaga la realtà, scruta la società che ci circonda e capta le immagini che in essa predominano. Oggetti di valore per la collettività o importanti per il suo sentire si trasformano su una distesa di colore, per poi rivelarsi indifferentemente in forma figurativa o astratta. Dopo aver scelto le immagini e dopo aver tradotto la contemporaneità così come da lui percepita, tra emozione e concentrazione, Pontrelli si lascia andare alle colature di colore, libere, lente, fatte di gesti ripetuti e armonici. Nello spazio privato del pensiero, ogni oggetto reale si carica di valori, significati, accezioni differenti da quelle iniziali, diventando traccia di una riflessione, segno di un’emozione, manifestazione di una interiorizzazione. Che rivelino assenze o presenze, le immagini che Pontrelli trasferisce in pittura raccontano l’uomo e la realtà che questo vive, influenza e subisce. L’artista si abbandona agli stimoli, segue le forme, le luci, i colori, disegna e dipinge. Si affiancano o si sovrappongono figure iperrealiste e segni astratti, su una singola tela o in un dittico in grado di estendere lo spazio dell’opera e far incontrare pittura e realtà.
Decostruire, separare, ricongiungere, frammenti di immagini trovano il loro spazio sulla tela e tra i colori si incontrano fotografia, pittura, attimi di quotidianità. Un tempo che appare fermo è in verità in continuo scorrimento, nulla accade ma tutto è impercettibilmente in atto, proprio come nella vita reale. Con le sue opere, Pontrelli è in grado di innescare un dialogo intenso e costante con l’ambiente che lo circonda, sia esso la parete pulita di una galleria, di una casa abitata o lo studio in cui ogni lavoro è stato progettato e realizzato. Allo spettatore è lasciato sempre lo spazio della riflessione, dell’introspezione e dell’interpretazione.
Se prima l’artista era intento a portare nei suoi lavori idee, progetti, significati, valori, attualmente Pontrelli si dedica principalmente a trasformare in pittura le sensazioni e le emozioni che prova semplicemente nel vivere la vita e l’arte, e a muoversi secondo istinti irrazionali e liberi. In questa nuova fase della sua produzione artistica, Gioacchino Pontrelli pone al centro della sua azione pittorica la parte più emotiva e sentimentale del suo essere, trasferendo nei suoi lavori più recenti tutta la spontaneità del suo pensiero e dei sui gesti. Ai fruitori dei suoi lavori non chiede altro che lasciarsi andare, perdersi nel quadro, nei colori, nelle forme, senza cercare significati ulteriori, senza richiedere all’artista l’artificio delle sovrastrutture. Godere dell’arte, è il desiderio di Pontrelli, per sé quanto per i visitatori delle sue esposizioni, abbandonando l’idea che le opere debbano necessariamente essere campo per lunghe e talvolta improduttive analisi scientifiche.
Tra le principale mostre personali ricordiamo: Gioacchino Pontrelli. Memorie di ragazzi perbene, MAC, Lissone, 2018; Non chiedere, Francesca Antonini Arte Contemporanea, Roma, 2018; Gioacchino Pontrelli, Bernard Chauchet Contemporary Art, London, 2017; APPUNTI DI UNA GENERAZIONE #3. Gioacchino Pontrelli, Bedroom, MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma, 2016; Gioacchino Pontrelli, Tornabuoni Arte, Firenze, 2015; Quadreria Pontrelli, Galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea, Roma, 2014; Comportamento Emergente, Galleria OltreDimore, Bologna, 2012; Di quanti millimetri è fatto il mondo, Antonella Cattani Arte Contemporanea, Bolzano, 2011; Altre Stanze, CIAC, Genazzano, 2009.
Tra le collettive segnaliamo: Twiner #6. Liveliness, Centrale del Tennis, Roma, 2018; DE PROSPECTIVA PINGENDI. Nuovi scenari della pittura italiana, Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo e Palazzo del Vignola, Todi, 2018; Anthropocene, Galleria Riccardo Crespi, Milano, 2016; Dehors, Museo Capitolare, Cisterna Romana della Cattedrale di Atri (TE), 2016; Dodici stanze, CIAC - Castello Colonna, Genazzano, 2015; Close up, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto, 2015; Art is real. Una collezione impermanente, Piazza Pasquino 69, Roma, 2014; Dove l’acqua riposa, La Nuova Pesa, Centro per l’Arte Contemporanea, Roma, 2014; Nanjing International Art Exhibition, Cina, 2014; Towards which planet?, Canal05 Gallery, Bruxelles, 2014; Nell’acqua capisco 55. Biennale di Venezia, – Evento collaterale, Paratie Vecchie, Piazza San Marco e Ateneo Veneto, Venezia, 2013.