I Martedì Critici – Cesare Pietroiusti
Ospite del terzo appuntamento del nuovo ciclo romano sarà Cesare Pietroiusti (Roma, 1955). Dopo gli studi di medicina, svolti con indirizzo psichiatrico, Pietroiusti comincia la sua ricerca artistica frequentando Sergio Lombardo, con cui nel 1977 fonda il centro studi Jartrakor, un vero e proprio laboratorio di sperimentazione dell’arte e del linguaggio.
Comunicato stampa
Martedì 7 ottobre avrà luogo il terzo appuntamento della stagione autunnale dei “Martedì Critici”, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’'Associazione culturale I Martedì Critici. Per la prima volta, gli Incontri, al quinto anno di programmazione, saranno ospitati al MAXXI B.A.S.E. (ore 18:00-19:30, ingresso libero fino a esaurimento posti), seguendo l’ormai consueta formula dell’intervista pubblica condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.
Ospite del terzo appuntamento del nuovo ciclo romano sarà Cesare Pietroiusti (Roma, 1955). Dopo gli studi di medicina, svolti con indirizzo psichiatrico, Pietroiusti comincia la sua ricerca artistica frequentando Sergio Lombardo, con cui nel 1977 fonda il centro studi Jartrakor, un vero e proprio laboratorio di sperimentazione dell’arte e del linguaggio. La collaborazione segna in particolare l'inizio di una riflessione sull’arte “eventualista”, che mette in discussione il concetto di rappresentazione, per un’idea di arte intesa come esperienza di un evento relazionale costruito in compartecipazione con un pubblico non più passivo. Queste ricerche sono state sviluppate nell'attività del cosiddetto Gruppo di Piombino (insieme a Salvatore Falci, Stefano Fontana, Pino Modica e Domenico Nardone), movimento che nella metà degli anni Ottanta opponeva al ritorno della pittura e dell'affermarsi del potere delle gallerie e del mercato l’arte relazionale, svolta in anticipo sulla sua stessa teorizzazione a metà anni Novanta. Per Pietroiusti l'atto artistico è un semplice stimolo, che coinvolge il pubblico, e che innesca dinamiche inusuali e pensieri imprevisti in un contesto ordinario, di cui indaga i risvolti paradossali. In Pensieri non funzionali, raccolta pubblicata nel 1997 e aggiornata sull'omonimo sito, l'artista descrive numerose semplicissime azioni, apparentemente senza senso, sotto forma di istruzioni da mettere in pratica e realizzabili da chiunque. Proprio questa semplicità concentra l'attenzione sull'atto in sé, trasformando ciò che sembra insignificante in un pretesto per un'analisi, una riflessione su se stessi e rivelando qualcosa di diverso nella nostra normale relazione con il mondo esterno. Negli ultimi anni il lavoro di Pietroiusti si è concentrato sul tema dello scambio e del consumo, evidenziando alcune situazioni paradossali dei sistemi economici. Nel 2007 ha fondato, in collaborazione con il collettivo Space di Bratislava, “Evolution de l’Art” la prima galleria d’arte contemporanea che tratta esclusivamente opere immateriali. Cesare Pietroiusti è stato fra gli iniziatori del progetto “Oreste” nel 1997. Invitato nel 1999 alla 48ª Biennale di Venezia, ha partecipato alla sezione Aperto della Biennale di Venezia del 1990. La sua opera è stata esposta presso: Serpentine Gallery, Londra (1992); Louisiana Museum, Humlebæk (1996,); Art in General, New York (2001); Ikon gallery, Birmingham (2007); Biennale di Atene (2009); MAXXI, Roma (2010); Moscow museum of modern art (2011). Dal 2004 è docente di Laboratorio delle tecniche e delle espressione artistiche presso lo IUAV di Venezia, e dal 2005 è Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Ratti di Como.