I Martedì Critici – Gianfranco Notargiacomo
Dopo essere stati accolti per due anni consecutivi al Chiostro del Bramante di Roma, I Martedì Critici ritornano nella prestigiosa e suggestiva sede dell’Auditorium di Mecenate, grazie ancora una volta all’associazione culturale Iter – Percorsi di cultura che ne aveva favorito l’ingresso tre anni fa. Ospite del secondo appuntamento stagionale sarà Gianfranco Notargiacomo (Roma, 1945).
Comunicato stampa
Dopo essere stati accolti per due anni consecutivi al Chiostro del Bramante di Roma, I Martedì Critici ritornano nella prestigiosa e suggestiva sede dell'Auditorium di Mecenate, grazie ancora una volta all'associazione culturale Iter - Percorsi di cultura che ne aveva favorito l'ingresso tre anni fa. Ospite del secondo appuntamento stagionale sarà Gianfranco Notargiacomo (Roma, 1945). Dopo la laurea in Filosofia e il diploma all'Istituto d'Arte, Notargiacomo esordisce con la performance Gianfranco Notargiacomo for Mara Coccia Rome alla Galleria Arco D'Alibert a Roma nel 1969. Nel 1971 espone la celebre installazione Le nostre divergenze alla Galleria La Tartaruga. A metà strada tra linguaggio scultoreo, pittura e operazione concettuale, l'installazione era composta da più di duecento omini di plastilina colorata che, dai vari spazi della galleria in cui erano disposti e orientati verso il suo ingresso, si rivolgevano agli spettatori. Dal 1973 Notargiacomo comincia a elaborare un personale linguaggio pittorico che, passando per gli Autoritratti presentati alla Galleria La Salita e la serie dei ritratti di filosofi esposta alla Galleria La Tartaruga, giunge all'astrazione. Nascono alla fine degli anni Settanta i Takète: grandi sculture dinamiche, dipinte ad acrilico su lamiera o legno, dalla forma aguzza, percorse da una linea spezzata che punta verso l'alto. Lo stesso segno vibrante si ritrova nei dipinti: bande azzurre, rosse o gialle attraversano e animano la superficie delle tele, trattenendo l'energia che le ha prodotte. Da allora, fino alla produzione più recente, la materia pittorica è veicolo dell'impeto del gesto, che si trasmette alle linee e alle forme.
Tra le numerose mostre personali di Gianfranco Notargiacomo ricordiamo quelle tenute a Castel Sant'Elmo a Napoli, 1981; Museo Diego Aragona Pignatelli, Napoli, 1983; Museo Laboratorio dell'Università La Sapienza, Roma, 1995; la mostra antologica a Palazzo Reale, Milano, 1998; Museo di Roma in Palazzo Braschi, 2004; Centro Cultural Borges, Buenos Aires, 2007; Le nostre divergenze 1971-2009, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 2009; A Grandi Linee, Forte Malatesta, Ascoli Piceno, 2013. Tra le mostre collettive ricordiamo: la VIII e la XI Biennale de Paris (1973 e 1980); Arte Critica, Galleria d'Arte Moderna, Roma, 1981 e poi Chicago;Arte Italiana 1960-1982, Hayward Gallery, Londra, 1982; La forma e l'informe, Galleria Civica, Bologna, 1983; Anniottanta, Galleria Civica, Bologna, 1985; Arte Italiana 1960-1985, Frankfurter Kunstverein, Francoforte, 1985; Arte Italiana, Museo di San Paolo del Brasile; Postastrazione, Rotonda della Besana, Milano, 1986; Biennale di Sydney, 1988; XIII Quadriennale d'Arte, Roma, 1999;Tirannicidi-Il disegno, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2000; Lavori in corso 10, MACRO, Roma, 2000; Arte Italiana 1968-2007. Pittura, Palazzo Reale, Milano, 2007. Ha esposto nel Padiglione Italia delle edizioni della Biennale di Venezia del 1982 e del 2011 e ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1986. Dal 1971 Notargiacomo ha insegnato all'Accademia di Belle Arti de L'Aquila; dal 1979 è titolare della cattedra di Pittura a Firenze e poi a Roma dal 1999.