I reperti fantasma
Un cesto e altri oggetti in legno di 2000 anni fa. Esposti per la prima volta alcuni reperti dallo scavo di Piazza Marconi, recentemente restaurati e studiati da un’equipe quasi esclusivamente femminile.
Comunicato stampa
Dopo quasi tre anni dall'apertura, il Museo Archeologico si arricchisce di ulteriori testimonianze portate alla luce dallo scavo cittadino di piazza Marconi: si tratta di alcuni reperti in legno, eccezionalmente conservatisi grazie alle condizioni di giacitura, provenienti dai primi livelli di frequentazione del sito, databili tra il II e il I secolo a.C.
La fragilità di questi materiali ha reso necessario un lungo e delicato intervento di restauro, in particolare per quanto riguarda il pezzo principale, un cesto in vimini intrecciati, accompagnato da approfondite indagini scientifiche sui materiali costitutivi.
Il risultato non si limita dunque alla possibilità di esporre reperti estremamente rari -li abbiamo definiti ‘reperti fantasma' proprio perché spesso lasciano solo labili tracce della loro esistenza- ma consiste nel recupero di una quantità di dati importantissimi per la ricostruzione dell'ambiente, delle risorse naturali, e, non ultime, delle conoscenze artigianali dei nostri predecessori di oltre duemila anni fa.