I sensi della Pittura
Mostra collettiva
Comunicato stampa
“i sensi della Pittura”
Ho voluto fortemente questa mostra, ci penso da più di un anno, e credo che sia eticamente giusta e indispensabile in un mondo, in una società riempita di troppo rumore, di pochezza e di pancia spicciola. Forse c'è bisogno di fermarsi un po': di riaffidarsi allo sguardo, al pensiero e di riconciliarsi con delle profondità capaci di dare struttura alla vita e di elevarla.
Queste profondità le può offrire anche, e credo in una maniera forte, la pittura.
La pittura ha la capacità di riconciliare a quella dimensione di sguardo, di pensiero, di senso con anime e mondi sensibili.
Fabio Bonanni, Nicola Maria Martino e Angelo Mosca, i tre pittori scelti per questa mostra, vengono da esperienze diverse; hanno generazioni diverse.
Ognuno di loro in questi anni ha agito con rigore verso la materia trattata, a volte con clamore ma sempre nel solco e nel problema della pittura, a volte impalpabile per sua natura, per il suo intrinseco processo. È una mostra sì dedicata alla pittura, ma anche al silenzio che essa contiene.
Richiede un'attenzione, uno sguardo ampio, un respiro lungo, e credo che la mostra “i sensi della Pittura” abbia questa cifra di lettura e di ricerca. Gli artisti vengono da mondi d'indagine diversi come lo sguardo sulla pittura si nutre di diversità avendo in comune solo il segno, lo spazio, il colore.
La pittura riesce a contenere ancora il gesto antico e vitale dell'uomo, questa necessità che nel suo attuarsi è unica, tesa a spingersi sempre oltre, a cercare quelle forme, quelle linee, aree di pensiero, spazi e visione, a volte parole che tentano di racchiuderla. Eppure non sono mai sufficienti.
Una mostra sulla pittura perché credo che abbiamo bisogno della pittura. La pittura è quella cosa che ci riconcilia ai gesti necessari dell'uomo, a questo scrutare continuo, profondo, lento, svelto: a volte immersi o con estremo distacco, vagare con lo sguardo cercando di prendere l'immagine per riconsegnarla; per fare questo gesto c'è bisogno della totalità, di tutta la struttura dell'uomo, della sua sensibilità e della sua cultura.
Quindi credo che questa mostra sulla pittura, una mostra silenziosa sulla pittura, è come restituire, in questo momento poco decoroso, un cibo prelibato importante che dà senso e respiro alle nostre vite.
C'è un filo rosso tra questi tre artisti ed è insito in quello che fanno, nella tensione costante di affrontare la pittura, e nessuno di loro potrebbe fare altro se non dipingere. Quindi se questo fare diventa un'ossessione con cui un'artista si cimenta ogni giorno significa che questo lavoro è possibile se continuo e se ci si sposta in varie direzioni: il loro “sguardo” di indagine è diverso e le cose che coltivano uniche.
“i sensi della Pittura” non vuole presentarsi come esaustiva o presuntuosa, ma vuole contribuire ad una riflessione, ad un nutrimento fuori dai clamori, in un luogo come il Museolaboratorio che per sua natura cerca di privilegiare il tempo lento, il tempo che richiede un viaggio, un piccolo sacrificio, una disponibilità del proprio tempo, un tempo dedicato a noi stessi.
Il tempo dello sguardo, il tempo che richiede la pittura, il tempo di una creatura umana.
e.d.l.