I tre Giochi di Prestigio
Nel 2018 Hermès celebra il gioco attraverso il suo tema dell’anno: “È tempo di giocare!”. Per l’occasione, la designer matali crasset e il curatore d’arte contemporanea Stéphane Corréard sorprendono i visitatori con un’esperienza ludica e inedita.
Comunicato stampa
UNA CAPSULA DEL TEMPO ATTERRA DA HERMÈS, A ROMA IN VIA CONDOTTI 67
I TRE GIOCHI DI PRESTIGIO
un racconto scenografico creato da matali crasset & Stéphane Corréard
Nel 2018 Hermès celebra il gioco attraverso il suo tema dell’anno: «E’ tempo di giocare!». Per l’occasione, la designer matali crasset e il curatore d’arte contemporanea Stéphane Corréard sorprendono i visitatori con un’esperienza ludica e inedita. Per nove mesi, da marzo a dicembre 2018, e in tre tempi, l’ex boutique Hermès di via Condotti è trasformata in spazio temporaneo di vendita dove sono presentati gli oggetti della collezione Hermès nella loro trasversalità. Ani- mati dallo spirito ludico di tre inventori di ieri, i prodotti dialogano con oggetti della collezione Émile Hermès, del conservatorio della maison e con opere di artisti contemporanei.
Giochi di prestigio, magie illusionistiche e altre spettacolari attrazioni si avvicendano a bordo di una stravagante capsula del tempo. Essa ospita al suo interno, a turno e per tre mesi ciascuno, gli universi di Jean-Eugène Robert-Houdin, Georges Méliès e Raymond Roussel. Personaggi francesi del xix secolo e contemporanei di Émile Hermès, nipote del fondatore della maison, essi rappresentano i supereroi di una fantasia in tre tempi. Tre sequenze, tre temi (gli oggetti, la luce e le parole) e tre giochi di prestigio creano un viaggio attraverso oggetti in collezione, curio- sità, invenzioni, trucchi e bauli dei ricordi. Le opere delle artiste Louise Hervé e Chloé Maillet, Yves Netzhammer e Jean-Michel Alberola fanno eco agli universi di Robert-Houdin, Méliès e Roussel. Tutti prendonoparteaquestagioiosaricreazione, fra decorazioneetrompe-l’œil, teatro in miniatura, effetti ottici e casa mobile.
Il viaggio sarebbe iniziato nel marzo 1908 a Roma, con una proiezione cinematografica nei giardini di Villa Medici. Fantasia? Non si sa. Una sola certezza: in quell’occasione Émile Hermès, Georges Méliès e Raymond Roussel avrebbero potuto incontrarsi, chiacchierare, divertirsi…
Sequenza 1 : GLI OGGETTI - Jean-Eugène Robert-Houdin Dall’8 marzo al 18 maggio 2018
Attenzione, prestidigitazione! Tra levitazione, invenzione, oggetti che scompaiono, si trasfor- mano, guanti e cappelli animati, automi in azione, storie fantastiche da ascoltare ed enigmi da risolvere: tutto è illusione nella capsula che racconta l’universo del mago Jean-Eugène Robert-Houdin. Dall’orologio da taschino della collezione Émile Hermès all’orologio Arceau Le temps suspendu, da un nécessaire da viaggio allo skateboard o alla bicicletta Le Flâneur d’Hermès, humour e serietà vanno a braccetto. Le meraviglie si propagano fino alla Galleria del Prestigio, accanto alla capsula del tempo, occupata dalle artiste Louise Hervé e Chloé Maillet, ispirate dalla scienza e dalla finzione.
Sequenza 2 : LA LUCE - Georges Méliès Da maggio a settembre 2018
Il cineasta e illusionista Georges Méliès prende il posto di Jean-Eugène Robert-Houdin, del quale ha acquisito nel 1888 il teatro a lui intitolato. Si fa posto al cinema: giochi di luci e di carte da parati compongono il fondale, evocando le decorazioni sceniche che Méliès dipingeva da sé. Passato e presente si incontrano, tra l’ingegnosità di un fermaglio, accessori e oggetti esposti, composti, ricomposti. Una poesia, tinta di libertà e leggerezza, che invade anche la Galleria del Prestigio, dove le sculture, i video e i disegni firmati da Yves Netzhammer fanno eco ai film di Méliès.
Sequenza 3 : LE PAROLE - Raymond Roussel Da settembre a dicembre 2018
Ci si mette in viaggio in una capsula che assomiglia a una roulotte. Come quella concepita dallo scrittore, poeta e inventore Raymond Roussel, con cui partì nel 1925 per esplorare l’Alsazia e la Svizzera. Sedile, plaid, letto pieghevole, piatti, bauli… Non manca nulla per compiere questo viaggio immobile. Giochi di spirito, giochi di parole e parole d’ordine rendono omaggio a Raymond Roussel in un percorso che conduce alle creazioni luminose di Jean-Michel Alberola.