Iacopo Castellani – Thanatos
Thanatos è un lavoro sulle stanze interne. Un confronto che è diventato necessario quando ho deciso di esplorarle, sono stanze dimenticate, vuote, deserte, ma solo all’apparenza, immagini fatte durante visite in luoghi abbandonati per poi trasporle e farle diventare luoghi dell’inconscio.
Comunicato stampa
Domenica 15 marzo alle ore 17.30, verrà inaugurata la mostra di Iacopo Castellani, Thanatos.
Thanatos è un lavoro sulle stanze interne. Un confronto che è diventato necessario quando ho deciso di esplorarle. Sono stanze dimenticate, vuote, deserte, ma solo all'apparenza. E' una richiesta d'aiuto che è stata ascoltata e che ho voluto raccontare, l'inizio di una storia d'amore. Quasi sempre è presente un punto di fuga prospettico, che è diventato la mia via di fuga, l'uscita forse. Inconsciamente ho lavorato alla mia guarigione, credo. Me ne sono reso conto solo dopo. Thanatos prende spunto da immagini fatte durante visite in luoghi abbandonati per poi trasporle e farle diventare luoghi dell'inconscio, stanze interne appunto. Luoghi che diventano la casa di thanatos, l'impulso di distruzione in psicoanalisi, contrapposto ad eros, la pulsione di vita, che è presente in ognuno di noi.
Ho visto queste stanze abbandonate, chiuse, lasciate a se stesse nella speranza di poterle dimenticare con l'impossibilità di poterle distruggere. Stanze dove non si vorrebbe entrare. Tecnicamente ho usato delle macchine fotografiche digitali compatte ed economiche, con poche elaborazioni al pc su colori , luci e prospettiva. Ho stampato su pvc e montato tutto su legno. Sono convinto che un'alta qualità nella realizzazione delle immagini e della stampa non avrebbe aggiunto nulla al messaggio; mi piace avere un approccio punk ai miei lavori in questo periodo. Ho avvolto tutto con del fil di ferro.
Lo considero un modo per riportare all'astrazione un lavoro che ha avuto bisogno di immagini reali.