Ibro Hasanović – Stories
Stories è una mostra inedita, dal taglio originale, che presenta al pubblico italiano l’installazione “Instructions for gold hunter”, la serie fotografica “Conditioned Air” e il cortometraggio “A short story”, in cui l’artista interpreta la storia del proprio Paese attraverso un linguaggio asciutto e disincantato.
Comunicato stampa
A+A | Centro Espositivo Sloveno riprende la sua attività con Stories, mostra personale dell’artista bosniaco Ibro Hasanović vincitore del Premio Speciale della 5. edizione del Premio Arte Laguna di Venezia con l’opera video "the name of the film is… i cannot remember the name".
La mostra è curata da Aurora Fonda e Claudia Zini e sarà aperta al pubblico da lunedì 7 a domenica 27 novembre 2011.
Stories è una mostra inedita, dal taglio originale, che presenta al pubblico italiano l’installazione "Instructions for gold hunter", la serie fotografica "Conditioned Air" e il cortometraggio "A short story", in cui l’artista interpreta la storia del proprio Paese attraverso un linguaggio asciutto e disincantato.
"A short story" vede protagonista un giovane che racconta concitatamente a un gruppo di bambini raccolti intorno lui un’antica profezia fatta nel lontano 1941 dal vecchio Imam Sejfo in un piccolo villaggio bosniaco e basata sul testo mistico “Kasida”. Il libro avrebbe previsto le grandi tragedie avvenute nella seconda metà del ventesimo secolo nell’ex Jugoslavia, la sua dissoluzione e le guerre sanguinose degli anni Novanta. Il film è basato sui ricordi dell’artista cui uno zio raccontava questa storia da piccolo, a sua volta trasmessa per generazioni dalla gente del villaggio dove è nata la famiglia Hasanović. L’intento dell’artista è di sottolineare l’importanza della tradizione orale, dei miti e delle leggende. Il cortometraggio sintetizza in maniera efficace il carattere fatalista e superstizioso delle genti balcaniche, ma proprio per questo anche ricco e consapevole della propria tradizione e memoria storica.
La serie fotografica "Conditioned Air" riflette sul paradigma esotico comunemente associato all’Albania, dove l’artista ha vissuto per alcuni anni. Pochi scatti in bianco e nero che riescono a catturare la realtà di un “Paese in transizione” e caratterizzati da un’essenzialità di cui la civiltà del benessere sembra aver perso completamente traccia e che tende ad archiviare con parole come povertà, degrado, sottosviluppo. Hasanović tenta di costruire una narrazione alternativa al luogo comune dominante: i suoi soggetti appaiono semplicemente sospesi nel loro presente, quasi anonimi nella loro ordinarietà e liberi da pregiudizi.
Nato nel 1981 a Ljubovija, nell’ex Jugoslavia, e diplomatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Sarajevo, Ibro Hasanović vive e lavora in Francia. Appartiene a una generazione d’artisti cresciuti durante la guerra in Bosnia-Erzegovina (1992-1995) che ha influito enormemente sulla sua crescita e formazione e ne ha determinato la pratica artistica. L’opera d’arte non è l’obiettivo finale, ma il mezzo più efficace per raccontare e condividere la propria esperienza e per compiere un percorso a ritroso tra i ricordi, alla ricerca dell’identità perduta e di un passato che è stato distrutto. Nel 2009 partecipa alla mostra “Il Padiglione Immaginario della Bosnia-Erzegovina” presso la Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti di Verona. Nel 2011 espone alla Brot Kunsthall di Vienna e presso il Salone di Belgrado.
Informazioni biografiche
Aurora Fonda è dal 2003 la direttrice di A+A. Curatrice indipendente, lavora tra la Slovenia e l’Italia. Realizza numerosi interventi esterni come: Paura nel 1996 con Fabrica; La casa vestita nel 1999 dell’artista sloveno Matej Andraž Vogrinčič e Autoritratti italiani sempre nel 1999. Nel 2001 è curatrice del padiglione sloveno alla Biennale di Venezia con il progetto Absolute One. Dal 2008 cura la sezione D’Est, nell’ambito della Fiera ArtVerona.
Claudia Zini è una curatrice indipendente. Ha co-curato la mostra Il Padiglione Immaginario della Bosnia-Erzegovina allestita presso la Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti (Verona, settembre 2009) e il progetto artistico New York Memories (Venezia, dicembre 2009). Nel 2011 ha ottenuto la laurea magistrale presso l’Università di Ca’ Foscari a Venezia con una tesi dal titolo “L’arte contemporanea in Bosnia-Erzegovina”. Si occupa anche di comunicazione nel settore artistico e culturale.