Icona Callas – Marina Abramovic / Archivio Storico Ricordi / Publifoto / Vanna Vinci
Quattro mostre inedite allestite per ICONA CALLAS, il palinsesto di iniziative organizzato dall’Università di Torino nell’ambito del progetto UniVerso per celebrare il centenario della nascita del soprano Maria Callas.
Comunicato stampa
Maria Callas
Offstage
Ritratti dall’Archivio Publifoto
Intesa Sanpaolo
La mostra presenta una selezione di dieci fotografie realizzate dall’Agenzia Publifoto,
che ritraggono Maria Callas in occasioni pubbliche e private, in un arco cronologico
che segue gli anni più significativi della sua carriera. Le immagini, proposte con
scenografici ingrandimenti che dialogano con le architetture del cortile del Rettorato,
sono state scelte tra le numerose – negativi e stampe vintage – che l’Archivio Publifoto
Intesa Sanpaolo conserva alle Gallerie d’Italia di Torino.
Una produzione Università di Torino - Universo
In collaborazione con Archivio Storico Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia.
Callas/Medea. Storia di un disco
La mostra “Callas/Medea. Storia di un disco”, prodotta da UniVerso insieme
all’Archivio Storico Ricordi - ricostruisce la storia della Medea di Luigi Cherubini,
un disco leggendario non solo per l’importanza e la qualità degli artisti e delle
professionalità che concorsero alla sua realizzazione, ma anche per il ruolo che
questa incisione ebbe nel sancire l’ingresso di Casa Ricordi nel mondo della
discografia come Dischi Ricordi, l’etichetta che pochi anni dopo avrebbe dato
vita al fenomeno dei “cantautori”.
In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla Fondazione di Casa Ricordi,
si pensò a un concorso per un’opera prima e alla realizzazione di un disco, da
registrare con l’apporto dell’orchestra e del coro del Teatro alla Scala nello
stesso teatro: la Medea di Luigi Cherubini con Maria Callas come protagonista
e il Maestro Tullio Serafin come direttore d’orchestra. Registrato tra il 31 agosto
e il 3 settembre 1957, il disco riscosse un enorme successo tanto che quello che
doveva essere un omaggio straordinario all’anniversario della Casa musicale
divenne l’avvio di una nuova attività. Ricordi si lanciò infatti nella nuova
avventura discografica: il 24 dicembre 1957 viene depositato in Italia il marchio
Dischi Ricordi.
Callas/Medea. Storia di un disco
Una produzione
Università di Torino-UniVerso
In collaborazione con
Archivio Storico Ricordi
A cura di
Giulia Carluccio e Pierluigi Ledda
Selezione a cura di Barbara Costa
Ricerca iconografica a cura di Serena Berno
Chi era Maria Callas quando si rinchiudeva nella
solitudine della propria camera?
Questa è la domanda - suscitata da una dichia-
razione del direttore d’orchestra Carlo Maria
Giulini - che ha ispirato Vanna Vinci nella realiz-
zazione della biografia a fumetti sulla Divina,
Io sono Maria Callas, un viaggio nell’universo in-
timo e spesso tragico di colei che è stata definita
«genio» dall’amico Franco Zeffirelli.
Dalla nascita all’apice del successo fino al suo
declino psicologico, Callas ha trasformato la sua
stessa vita in una tragedia, genere letterario che
Vanna Vinci ha utilizzato per delineare l’ossatura
della sua opera. Si parte dal prologo, passando
al parodo, per poi addentrarsi nei diversi episodi
della sua vita, intervallati dai molti stasimi - canti
corali in cui si assiepano i commenti e le opinioni
di amici, conoscenti e di uomini d’altri tempi - fino
a giungere all’esodo. Il tutto mantenendo sempre
in primo piano la potente voce di Callas.
Maria Callas con grande determinazione riuscì
a trasformare i propri difetti in pregi, in primis
la sua voce graffiante e ruvida, per cui era stata
molto criticata all’inizio della sua carriera, fino al
fisico robusto, che proprio a causa delle nume-
rose offese - e non con poche sofferenze - riuscì
a modificare, dimagrendo drasticamente e im-
ponendosi come vera e propria icona di stile ed
eleganza.
Maria Callas era anche una donna dai modi
aggraziati che interpretò con empatia e profon-
dità le molte eroine da lei incarnate, personaggi
sempre ricchi di pathos e di tormento: si pensi a
Medea o a Norma, donne da lei amate partico-
larmente e che riusciva a trasmettere con in-
commensurabile forza espressiva allo spettatore,
travolgendolo con la sua potente voce.
In questa mostra sono presentate le tavole ori-
ginali che compongo il libro, per lo più in bianco
e nero, interrotte da ben calibrate apparizioni di
colore dei toni del rosso - dalle labbra di Maria
Callas al velluto del sipario. Il tratto deciso e
spesso permette al visitatore di addentrarsi nella
vita del soprano con tatto e sensibilità, seguendo-
la dalla nascita alla dispersione delle sue ceneri
nel mar Egeo e passando per i momenti più sa-
lienti della sua biografia e carriera.
L’infanzia divisa tra Grecia e Stati Uniti, l’arrivo a
Verona e il debutto sulla scena, il matrimonio e il
rapido divorzio, il successo alla Scala di Milano e
quello sui tabloid che diventeranno sempre più
invadenti quando la Callas stringerà una relazio-
ne con l’armatore greco Aristotele Onassis, lunga
passione dalla cui fine Callas non si riprenderà
mai totalmente. E ancora l’abbandono del palco-
scenico, l’amicizia con Pasolini e l’interpretazione
della sua Medea, fino alla conclusione dei suoi
ultimi anni segnati dal dolore per le molte perdite
e un’autoimposta segregazione.
Attraverso queste tavole Vanna Vinci ci restitui-
sce in modo profondo, attento e mai voyeuristico
le molte sfaccettature di una delle più grandi
artiste ed icone del Novecento.
Vanna Vinci è nata nella fenicio-punica Cagliari.
Lavora nel mondo del fumetto dal 1990. I suoi libri
sono stati pubblicati da Sergio Bonelli Editore,
Feltrinelli Comics, 24 Ore Cultura, Bao Publishing,
Dargaud, Rizzoli Lizard, Hachette, Planeta,
Kodansha, Mimesis, Teatro Nazionale di Varsavia,
Kappa Edizioni, Granata Press. Le sue storie sono
tradotte in Italia, Francia, Spagna, Germania,
Regno Unito, Corea. Frida, Operetta amorale a
fumetti è il suo successo più grande, venduto
in più di quarantamila copie, tra ristampe, nuo-
ve edizioni e traduzioni all’estero. Lavora anche
come illustratrice e autrice per ragazzi. L’ultimo
libro pubblicato è il primo volume della miniserie
Viaggio Notturno per la Sergio Bonelli Editore.
Vive e lavora tra Bologna, Milano e Cagliari.
La bambina filosofica è il suo personaggio più
ribelle e sulfureo.
Io sono
Maria Callas
di Vanna Vinci
Tavole di Vanna Vinci realizzate a inchiostro e acquarello
Tratte dal libro di Vanna Vinci, Io sono Maria Callas,
Feltrinelli Editore, 2018
Marina Abramović
in 7 Deaths of Maria Callas
Quando la giovane Marina Abramović incontra
la voce unica di Maria Callas ne resta subito
folgorata. Con il passare degli anni la passione
per la sua voce si mescola a un profondo
sentimento di empatia per la drammatica
esistenza del soprano. La stessa morte solitaria
di Callas diventa allora materia artistica e fonte
di ispirazione per Abramović, che la ripensa
attraverso la lente delle tragiche morti di alcune
celebri eroine del melodramma da lei interpretate
in scena.
Seven Deaths propone un’esperienza
cinematografica immersiva in cui teatro e
cinema si fondono. Mettendosi al centro della
scena Abramović diventa Callas ma anche
ognuna delle eroine da lei incarnate, mentre
la colonna sonora composta da sette assoli
del soprano la accompagna attraverso nuove
narrazioni e nuove interpretazioni. Desdemona
viene strangolata da un serpente invece che
dalle mani di Otello. Tosca non si lancia nel vuoto
dal parapetto del castello ma dal grattacielo di
una città contemporanea. Il suicidio rituale di
Madame Butterfly viene sostituito da un gesto
simbolico dell’artista che si spoglia di una tuta
antigas esponendosi all’avvelenamento da
radiazioni. L’omicidio di Carmen è inscenato
grazie alla partecipazione di Willem Dafoe,
che pugnala violentemente Abramović avvolta
in un completo da torero maschio.
Le morti delle protagoniste di Carmen, Tosca,
Otello, Lucia di Lammermoor, Norma, Madama
Butterfly e La traviata riecheggiano così la
drammaticità della vita di Callas stessa
e coincidono con i temi e le scelte di
rappresentazione adottate da Abramović
in 7 Deaths of Maria Callas, l’opera live action
che, dopo la prima del 2020 alla Bayerische
Staatsoper di Monaco di Baviera, ha fatto tappa
all’Opéra National de Paris (1-4 settembre 2021),
all’Opera Nazionale Greca di Atene
(24-29 settembre 2021), alla Deutsche Oper di
Berlino (8-10 aprile 2022), al Real Teatro San
Carlo di Napoli (13-15 maggio 2022), alla English
National Opera (3-11 novembre 2023).