Ida Tursic & Wilfried Mille – Pasta al nero di seppia

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Piazzetta Nilo 7 80134 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì - venerdì ore 10-20

Vernissage
11/06/2015

ore 19,30

Artisti
Ida Tursic, Wilfried Mille
Generi
arte contemporanea, personale

Per la prima volta, la galleria Alfonso Artiaco ospita i nuovi lavori, dieci tele e dodici carte, del duo artistico Ida Tursic & Wilfried Mille.

Comunicato stampa

La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra di Ida Tursic & Wilfried Mille, giovedì 11 giugno 2015, alle ore 19,30, in presenza degli artisti.

Per la prima volta, la galleria Alfonso Artiaco ospita i nuovi lavori, dieci tele e dodici carte, del duo artistico Ida Tursic & Wilfried Mille.
Entrambi classe 1974, lei serba e lui francese, hanno scelto Dijon, in Francia, come città in cui vivere e lavorare.
“Quanti giovani artisti sono ancora rapiti dalla modalità con cui Manet dipingeva un pagliaio o Cezanne realizzava una mela?” Eric Troncy.
Ida Tursic e Wilfried Mille, mossi da un atteggiamento quasi controcorrente rispetto alla generazione di artisti a loro coetani, condividono una profonda passione per la tradizione pittorica. Partendo da un database, pazientemente creato nel corso degli anni, di 140.000 immagini (per lo più provenienti da Internet) divise per argomento, gli artisti mescolano tradizione e contemporaneità con un’interessante e sempre varia miscela di tecniche e soggetti. Quello di Ida e Wilfried è un genere difficilmente etichettabile.
Astratto e figurativo si mescolano perfino nella stesura di uno stesso soggetto lasciando cosi lo spettatore libero di soffermarsi su ogni singolo dettaglio come fosse parte a se stante di una storia più ampia e complessa. Gli artisti invitano ad avvicinarsi ai dipinti e ad avventurarsi nei particolari: ritratto, paesaggio, astrazione, forme geometriche ed esperimenti optical si mescolano di continuo.
La bellezza di questi quadri deriva proprio dall’incontro tra il più grandioso classicismo del dipinto come media, all’assoluta contemporaneità delle immagini scelte di rappresentare. In un mondo in cui le immagini scorrono veloci, decidere di soffermarsi su qualcosa che siamo solitamente abituati a vedere ma in modo differente, diventa un’esperienza strana e quasi sconcertante. Così come nel caso dei quadri in mostra “Pasta la nero di seppia” o “Barboncino bianco, barboncino nero”, un'immagine presa da riviste patinate o di moda, è resa quasi surreale grazie all'esagerazione dei particolari che ne cambiano la percezione. Il soggetto scompare per dare spazio solo all'osservazione e alla contemplazione dell'esecuzione tecnica del dipinto.
Le altre opere, su tela esposte in questa occasione sono dipinti astratti. Riproducono i fogli di carta che Ida e Wilfried usano per provare i colori, suggeriscono il caso e l'accidentale, entrambi evocatori della grande tradizione dell’astrattismo.