Idill’io Romano – Baldo Diodato / Niba

Informazioni Evento

Luogo
PIOMONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazza Mattei 18 - 00186 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lun. 15:00-20:00 / Mart.-Sab. 12:00-20:00

Vernissage
13/12/2017

ore 18

Artisti
Niba, Baldo Diodato
Generi
arte contemporanea, doppia personale

La galleria PIOMONTI arte contemporanea è lieta di presentare Idill’io Romano Baldo Diodato e Niba, la mostra dedicata a Giacomo Leopardi che collega il concept di Idill’io, la “vetrina” di Recanati dedicata soprattutto al Poeta marchigiano, allo spazio romano.

Comunicato stampa

La galleria PIOMONTI arte contemporanea è lieta di presentare Idill’io Romano Baldo Diodato e Niba, la mostra dedicata a Giacomo Leopardi che collega il concept di Idill’io, la “vetrina” di Recanati dedicata soprattutto al Poeta marchigiano, allo spazio romano. Il Poeta durante il suo primo soggiorno a Roma, dal novembre del 1822 sino all’aprile del 1823, è stato ospite dello zio Carlo Antici a palazzo Mattei, nello stesso edificio dove oggi si trova la galleria. Nasce da qui il desiderio del gallerista di materializzare la sua visione e ri-vedere Leopardi camminare per le strade della città eterna.
Nel suo scritto in catalogo Nikla Cingolani scrive: “Con l’opera di Niba (Michela Nibaldi), una scultura d’oro di Giacomo Leopardi, e con i sampietrini-frottage di Baldo Diodato, lo spazio si trasforma in un crogiolo alchemico capace di contenere e trasformare i vari materiali in vibrazioni di luce (…) Legate dalla grandezza del tempo, nello spazio assoluto della galleria, le opere sintetizzano l’unione tra la tensione verticale simbolo di trascendenza e spiritualità (Niba), e quella orizzontale legata all’esperienza e alla stratificazione sociale (Diodato), che per l’occasione si trasforma in tappeto “lunare” dove il divino Leopardi cammina verso l’eternità”
L’installazione, a partire dallo sfondo azzurro della parete fino ad espandersi all’esterno verso la Fontana delle Tartarughe, rappresenta un universo in relazione circolare con tutti gli elementi, dominato dalla nozione di infinito.
Scrive nel suo testo Laura Cherubini: “Così il giovane Giacomo prosegue il suo veramente internazionale grand tour tra i libri, riprende il viaggio iniziato nei meandri della biblioteca del padre Monaldo, continua la sua passeggiata sullo scomodo sentiero romano, come su un tapis roulant che scorre nel tempo, nell’esigua luce di un giorno che muore giovane, quello dedicato a Lucia, la Santa a cui hanno tolto gli occhi per vedere.”
R.R. Roma – Recanati: la prima una gabbia da cui Leopardi voleva uscire, l’altra la sua illusione di felicità presto svanita, per l’occasione diventano itinerari d’arte “leopardiani”, dove il piacere della sosta vive nella percezione di un tempo sospeso nell’incontro con l’opera.