IED Roma – Bubbles of fashion
Ogni progetto è un microcosmo, un mondo in miniatura poiché le sue strutture ripetono in piccolo quelle dell’immaginario unico ed indivisibile, un dialogo tra la visione e l’oggetto creativo.
Comunicato stampa
Bubbles of Fashion. Ogni progetto è un microcosmo, un mondo in miniatura poiché le
sue strutture ripetono in piccolo quelle dell’immaginario unico ed indivisibile, un dialogo tra
la visione e l’oggetto creativo.
La commissione di esperti rappresentata dalla talent scout Simonetta Gianfelici, la PR
Michela Bonafoni e il designer Marco Grisolia ha selezionato tra gli studenti di IED Moda
Roma i progetti di eccellenza e d’innovazione di Emilia Biscuso, Sergio Campese, Italo
Marseglia, Valeria Panci, Matteo Stani, Mario Gallo.
Emilia Biscuso per il progetto Innocent Purity trae ispirazione dalle linee pulite e minimali
del Sanatorio di Paimio dell'architetto finlandese Alvar Aalto, uno dei più celebri esempi di
architettura organica, che promuove l'armonia tra ambiente artificiale e ambiente naturale.
L’essenzialità dei volumi ha ispirato un meticoloso lavoro di pulizia partendo dal recupero
di vecchi colletti della bisnonna trasformati utilizzando materiali artificiali come pvc, tessuti
gommati, neoprene e intrecci in plastica e intervenendo con lavorazioni di spalmatura e
sfumatura di colore e l’inserimento di pieghe e trasparenze.
Sergio Campese esprime attraverso intuizioni improvvise, esplosioni di energia, acute
percezioni, slanci appassionati una donna “immortale” che attraverso le proprie radici si
rigenera e rinasce per mantenere il proprio spirito. Un progetto che attraverso una ricerca
materica e cromatica plasma forme dinamiche che sprigionano un movimento naturale.
Italo Marseglia in un’ambientazione rarefatta, onirica tra “i meravigliosi edifici
dell’impalpabile” (La zuppa e le nuvole di Charles Baudelaire), veste il corpo di nuove
forme, drappeggi, pieghe, pieni e vuoti che si alternano nella silhouette, frutto di uno
studio matematico della forma. Partendo dall’ipotesi di Reimann, spostando centri e vertici
e distorcendo gli angoli e i lati della figura, il progetto prende forma tridimensionale
modificando l’andamento e l’incedere della donna.
Valeria Panci presenta Silent Evolution, ispirato all’artista Jason de Caires Taylor.
Reinterpretando la materia organica marina ridefinisce le superfici e le forme,
enfatizzandone i concetti di leggerezza, galleggiamento e liquidità presenti nelle opere
dell'artista. Abiti dalle linee curve e organiche, colori tenui, tessuti trasparenti
caratterizzati da lavorazioni, drappeggi e ricami, creano superfici e volumi che
enfatizzano le forme del corpo femminile.
Matteo Stani in Id ego es io trae ispirazione dai tre strati della personalità enunciati
da Freud nell’opera L'interpretazione dei sogni. Progetta una donna che si sente
continuamente fuori luogo, "spogliata" dallo sguardo esterno dello spettatore. Una
donna romantica, a tratti virginale e infantile, ma in maniera quasi perversa, mossa da
una sensualità sussurrata, mai esplicitamente espressa, che quasi stranisce l'uomo che
la guarda.
Con Gazpacho Boom! Mario Gallo presenta un progetto di styling ispirato alla movida
spagnola ed all’immaginario femminile di Pedro Almodóvar e della sua filmografia .
Costruisce immagini attraverso elaborazioni grafiche e contrasti cromatici in cui la donna
dallo stato di sottomissione si sublima attraversando tre fasi: la violenza subita,
l’emancipazione da uno stato di dipendenza maschile, l’elevazione a “Donna Agrado”.
L’opening sarà inaugurato con un DJ set di Filippo Manni, coordinatore del corso di Sound
Design, che accompagnerà la serata.
Ufficio