Iginio Iurilli – Petroleum
Iginio Iurilli presenta la sua mostra personale Petroleum, allestita negli spazi della CoArt Gallery di Corato (Ba) a cura di Isabella Battista e Alexander Larrarte, con il patrocinio di Legambiente Puglia.
Comunicato stampa
Iginio Iurilli segna la storia dell’arte pugliese e nella sua ricerca affronta e declina, dalla pittura alla scultura, le tematiche di carattere ecologico. La mostra racconta la volontà dell’artista di far emergere da un profondo “abisso” gli scheletri che il mare cela dentro di sé. “L'idea di riempire gli spazi di una galleria con i rifiuti di ogni genere, plastica, vetri e altro ancora che il mare gentilmente ci restituisce, la coltivavo da tempo – commenta lo stesso Iurilli - Perciò ho colto al volo l'opportunità offertomi da Alexander Larrarte e Isabella Battista di realizzare una personale su questo tema. Mi sono così collegato al referendum sulle trivellazioni del 17 aprile, per scongiurare con un semplice SI questo ennesimo sfregio verso la natura tout court. Con questa mostra intendo comunicare un messaggio di DENUNCIA ECOLOGICA, tematica che mi sta profondamente a cuore e che perseguo fin dai miei esordi nel campo delle arti figurative come pittore”.
Per Alexander Larrarte, curatore della mostra, Iginio Iurilli “mette in scena tracce di un degrado dettato dall’incoscienza, scarti e residui su fondali marini riemergono in un’installazione site specific. Lische, plastica, vetri, detriti e rifiuti di ogni genere poggiano su un fondale macchiato dal petrolio, è un vero e proprio letto di morte, l’atto di una drammaturgia che muove inquietudine negli astanti chiamati ad assistere veglianti. In netto contrasto, un’esplosione di colori dei piatti in terracotta smaltata, ed altri in terracotta e pigmento, impressi da lische di pesce, dove un ipotetico pasto viene consumato, in una dimensione senza spazio né tempo”. L’artista barese ha sempre amato coniugare la passione per la natura con l’estrema sintesi formale delle sue opere. “Sensibile alla natura, devastata e contaminata, non potendo modificare personalmente ciò che finora è stato deturpato dall’uomo, Iginio Iurilli ha sempre cercato di reinventare l’esistente, creando un nuovo mondo. Così, negli anni, ha manifestato un’attenzione particolare nei confronti della salvaguardia dell’ambiente”, racconta Isabella Battista, curatrice della mostra.