Igor Hofbauer – F**K-HOF
Tekè Gallery è lieta di presentare F**K-HOF, la personale del grande illustratore e fumettista croato Igor Hofbauer all’interno dello splendido Spazio Cerere, inserito nel contesto dell’antico Pastificio Cerere di Roma.
Comunicato stampa
F**K-HOF
Good morning Mister Morgen
Personale di Igor Hofbauer
A cura di Marco Cirillo Pedri
Con testi di Vittore Baroni, Jonathan Bousfield, Stefano Dazzi Dvořák, Alessandra Ioalé
Vernissage venerdì 6 aprile ore 18
Spazio Cerere
Via degli Ausoni 3, Roma
Dal 6 al 28 aprile 2018
Venerdì 6 aprile, Tekè Gallery è lieta di presentare F**K-HOF, la personale del grande illustratore e fumettista croato Igor Hofbauer all’interno dello splendido Spazio Cerere, inserito nel contesto dell’antico Pastificio Cerere di Roma, con una ricca serie di lavori inediti su carta, tra opere preparatorie, tavole originali e le serigrafie a colori in tiratura limitata dei manifesti cult realizzati negli ultimi anni dall’autore per uno tra i più importanti club di Zagabria, il Močvara club, come la serigrafia dell’unica edizione del manifesto “Teho Teardo & Blixa Bargeld” realizzato per il concerto dei due grandi musicisti a febbraio del 2017. Sarà inoltre esposta la scultura “Good Morning Mister Morgen” di Mattia Dorici realizzata per Tekè Gallery, di cui ne sono stati realizzati dei multipli in scala in resina ecologica e dipinti a mano da Hofbauer.
Ricavatasi un posto speciale nel panorama dell’arte contemporanea in Italia per la promozione e la diffusione della conoscenza di personalità importanti e rappresentative dell’arte underground internazionale, Teké Gallery porta per la prima volta in esposizione a Roma una delle figure più dirompenti, affascinanti e rappresentative della cultura e dell’arte balcanica. Classe ’74, Igor Hofbauer muove i suoi primi passi nel campo dell’illustrazione e delle arti visive all’interno del collettivo di fumetti underground Komikaze. Con il suo stile ha restituito narrazioni surreali, ispirate alla sua città, contenute in una sola pagina, quella del manifesto pubblicitario, che dal 1999 al 2011 è stato oggetto d’interesse e soggetto della sua ricerca artistica. Un mix di citazioni dall’arte contemporanea del secolo scorso e rielaborazione personale di icone pop di manifesti cult, in stretto rapporto con la tradizione grafica croata, configura l’estetica originale, fresca, riconoscibile e senza tempo del Maestro croato.
Attraverso l’esposizione di oltre cento pezzi, ripercorrono la traiettoria di ricerca artistica dell’autore, costellata da meravigliose produzioni, permettendo di ammirarne lo sviluppo. Dal manifesto come mezzo espressivo con cui raccontare il suo tempo legandolo alla comunicazione pubblicitaria, tra libera creazione e compromesso commerciale, alla creazione di narrazioni più complesse a fumetto. Il percorso della mostra seguirà l’ordine cronologico di realizzazione delle opere mettendo in relazione disegni, schizzi e bozzetti alle rispettive serie di opere definitive, da cui ne derivano, come le serigrafie dei poster pubblicitari e le tavole originali tratte dai libri a fumetto, insieme ad altre opere pittoriche indipendenti come i tre grandi acquarelli su carta. Dalle illustrazioni per i manifesti del "Močvara" club di Zagabria a quelle per i libri di Edo Popović, fino alle tavole dei graphic novel realizzati negli ultimi anni, come “Crimson Lagoon” del 2015, “Ispektor Gürtel” e “Mister Morgen” del 2016. Da quest’ultimo è tratta la scultura “Good Morning Mister Morgen” in resina ecologica eseguita dallo scultore Mattia Dorici e dipinta a mano da Igor Hofbaur. Opere che hanno consacrato l’autore croato Maestro dell’estetica grottesca balcanica e alternativo rappresentante visivo della città di Zagabria, distinguendosi non solo come illustratore nell’arte del manifesto pubblicitario, ma anche come fumettista nel grande e variegato panorama del graphic novel europeo.
I suoi poster sono piccoli universi narrativi ispirati, nelle composizioni, alle silouette urbane della capitale. Scenari grotteschi popolati da creature mostruose e personaggi tratti dalla realtà quotidiana, che accolgono in nuce il successivo sviluppo narrativo dell’arte di Hofbauer. Per questa sua naturale evoluzione nell’arte del fumetto, l’autore si ispirerà alla classica estetica delle comic strips underground americane degli anni ’80, in particolar modo guarda a Charles Burns della rivista RAW di Spiegelman. Nelle sue opere narrative a fumetto ritroviamo anche una bellissima e ben riuscita collaborazione e rielaborazione estetica del Costruttivismo russo, per quanto riguarda la costruzione dell’impianto compositivo delle scene, sintetiche e geometriche, e dell’Espressionismo tedesco, per quanto concerne invece la caratterizzazione dei personaggi, rendendo il suo stile drammatico, urgente e di grande impatto. Storie imprevedibili e transdimensionali popolate da disadattati sociali, emarginati, creature deformi e forme di vita post-decadenti. Umanoidi subnormali insoliti, la cui presenza rende surreale l’atmosfera del racconto, al cui sviluppo narrativo l’autore aggiunge quel giusto nonsense da creare mistero, dubbio e suscitare incertezza, a volte anche sconcerto e shock, nel lettore.
Intense note estetiche e complessi elementi compositivi concorrono alla costruzione di quell’atmosfera angosciante e asfissiante, ma al tempo stesso maledettamente affascinante, specchio dello stato di paranoica ossessione della società metropolitana a lui contemporanea. Caratteristiche costanti che distinguono e rendono uniche le opere di Hofbauer, il quale dimostra senso di appartenenza alla propria cultura e al sistema sociale in cui vive e si esprime. Attenzione alla rilettura dei Maestri nella traduzione del proprio immaginario. Dimostra di saper accogliere la tradizione visiva croata e coglierne gli ingredienti da poter rielaborare e sviluppare per renderla ancora attuale nella trasmissione di nuovi messaggi a una comunità in continuo cambiamento. Una comunità di cui l’autore ne delinea e ne porta alla ribalta stati d’animo e costumi, angosce e desideri, anomalie ed eccessi, oggi sulle pagine del graphic novel, e prima ancora su quelle pubblicitarie dei manifesti che hanno ridefinito l’identità visiva del "Močvara" club di Zagabria icona della cultura underground croata.
Disponibile la monografia illustrata a colori, corredata da un apparato critico a cura di Stefano Dazzi Dvořák, Alessandra Ioalé, Marco Cirillo Pedri, Jonathan Bousfield; da un’intervista esclusiva di Vittore Baroni, curatore dell’apparato biografico, bibliografico e discografico dell’autore; e con la riproduzione di tutte le opere grafiche e pittoriche del Maestro croato, che ne ripercorrono esaustivamente la traiettoria di ricerca artistica, costellata da meravigliose produzioni.