III episodio – Matteo Fato e Laurent Montaron
Matteo Fato presenterà un’installazione inedita ispirata al film Blue Velvet di David Lynch, accompagnata da un testo di Gianni Garrera. Di Laurent Montaron sarà proiettato un video del 2018 dal titolo Ecce.
Comunicato stampa
Il tempo regola l’atto giunge al suo terzo e conclusivo episodio che si terrà a partire dal 2 febbraio. A chiudere il cerchio di questo ciclo che ha interessato la programmazione della galleria durante l’ultimo mese mezzo e che ha visto dialogare in precedenza Elisa Montessori, Thomas Braida, Claudio Verna e Benedikt Hipp, sono due artisti che utilizzano i media con cui lavorano in maniera critica e analitica: Matteo Fato (Pescara, 1979) e Laurent Montaron (Verneuil-sur-Avre,France 1972)
Laurent Montaron nella sua pratica, che si divide tra film fotografia e installazioni, indaga la rappresentazione della realtà e la sua relazione con i mezzi utilizzati, che diventano elementi di interferenza tra i fatti e la nostra percezione visiva, ma che anche, trascendendone i confini, riescono a far luce su nuovi modi di comprendere il mondo. Il suo lavoro, stratificato di metafore, parte da una dicotomia tra un approccio ‘nostalgico’ ai media tradizionali e agli oggetti e strumenti analogici, e le nuove tecnologie e il potere dell'innovazione. Come la macchina fotografica non è sempre uno strumento oggettivo per catturare la realtà, così i nuovi media nell’analisi dell’artista, hanno permesso all’umanità di esplorare percepire il mondo in modo diverso, ma non necessariamente di averla portata più vicina alla verità. E’ di prossima pubblicazione con Mousse Publishing, un catalogo monografico di Laurent Montaron prodotto dal CAC di Tel Aviv.
In mostra a Monitor 'ecce' (2018) opera video che ha come titolo un termine latino, qui utilizzato nell’accezione di volgere lo sguardo e l’attenzione verso qualcosa,
Il film, girato in super 16mm presso la vetreria di Saint-Just in Francia, una delle ultime fabbriche di produzione ad utilizzare la tecnica tradizionale del vetro soffiato, segue il processo di realizzazione di una lastra di vetro. Ciò che è visibile per tutta la durata del video e che interessa la visione dello spettatore non è l’oggetto, risultato del processo produttivo, ma tutto ciò che vi ruota intorno. Dai movimenti degli operai, agli strumenti utilizzati e all’esperienza del ciclo della lastra di vetro, nel suo suggestivo passaggio dallo stato solido allo stato liquido al momento della soffiatura.
Nell’altra stanza della galleria, un’opera inedita di Matteo Fato che ci introduce ad un viaggio visionario tra cinema, pittura e sogno.
Anche Matteo Fato è un artista che si avvale di diversi media. L’artista utilizza disegno, pittura, incisione e video-animazione, per allargare progressivamente lo spettro dei media a scultura e installazione.
La ricerca pittorica di Matteo Fato è intrisa e percorsa di relazioni e dialoghi. Prima fra tutte la relazione tra immagine e linguaggio-approfondita attraverso lo studio del filosofo L. Wittgenstein. Come anche la relazione con lo spazio, il tempo e la storia. L’immagine dipinta e rappresentata dall’artista conduce il fruitore in una dimensione non solo frontale dell’osservazione, ma anche spaziale.
L’opera dal titolo ‘ho trovato un sentito dire in una Vita di Velluto Golosa (sognare di dipingere per ricordare i sogni)’, è un’installazione che si articola in più parti, realizzate in tempi diversi: un dipinto recente, un disegno che realizzato 5 anni fa e lo straccio per la pulitura dei pennelli intelaiato che ci riconduce al momento creativo e all’atto pittorico dell’artista. A questi elementi visivi si aggiunge anche un testo del filologo e traduttore Gianni Garrera. L’ispirazione di questo lavoro proviene da un’immagine filmica tratta dal controverso film Blue Velvet del visionario regista David Linch, quella in cui il protagonista trova per caso in un campo un orecchio umano. Immaginando che in questo caso l'orecchio sarebbe potuto appartenere a Van Gogh, le cui iniziali si rintracciano nelle maiuscole del titolo, l’artista muta una frase del pittore olandese che recita "Io sogno la mia pittura. Poi dipingo il mio sogno”.
‘Questo perchè la pittura oltre a essere vista ho sempre pensato che vada anche “ascoltata” nello e dallo spazio che occupa; Van Gogh mi ha insegnato ad ascoltare la vita attraverso la pittura; perchè io non ricordo mai i miei sogni; ricordo solo di doverli dipingere per vederli’ (Matteo Fato).
I momenti dell’osservazione delle cose, dello spazio e dell’analisi delineano in queste opere un particolare percorso nei linguaggi artistici e nei media di elezione di ciascuno degli artisti, che diventano la lente di ingrandimento e di comprensione della realtà. Realtà in cui l’oggetto reale della rappresentazione è spesso immaginato e trova la sua verità attraverso il mezzo della rappresentazione che lo cela e svela al contempo.
* In conformità con le linee guida dell’attuale D.P.C.M e per evitare assembramenti, l’apertura di ogni ciclo di mostre non prevede una serata di opening. La mostra sarà aperta al pubblico a partire dalla data indicata e visitabile secondo gli orari consueti di apertura della galleria (mar - ven ore 13.00-19.00). Per visitare la mostra non è richiesta prenotazione, ma le entrate saranno contingentate e si potrà accedere solo se muniti di mascherina propria.
MATTEO FATO Pescara 1979
SOLO EXHIBITIONS: 2021 Double solo Il tempo regola l’Atto –III Monitor, Rome; 2020 Fiamma d’Amore Viva (il cielo e la terra non appartengono alla parola), a cura di Adele Cappelli, assunto di Gianni Garrera, Acquaviva Picena; 2019 Immagine è somiglianza (come il ritratto sia parte della pittura), curated by Simone Ciglia, Monitor Roma, Pereto; Scena sotturna sul mare, curated by Marcello Smarrelli, Fondazione Pescheria Pesaro, Pesaro, IT; Il presentimento di altre possibilitù, curated by Sabino Frassa, Museo Messina, Milano, IT; 2018 (Elogio al Florilegio), a cura di Umberto Palestini, Galleria Nazionale delle Marche, Spazio K, Sotterranei di Palazzo Ducale, Urbino; 2017 (SOMERSAULT), curated by Alfredo Cramerotti, assunto / hypothesis Gianni Garrera, Galleria Michela Rizzo, Venezia, Italy; Autoritratto (del) Blu di Prussia, curated by Simone Ciglia, Istituto Italiano di Cultura, Lisbona, Portogallo; 2015 KRINEIN (LA) CRISI, curated by Gianni Garrera e Alberto Zanchetta, MAC – Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, Italy; (SECRèTA), curated by Carlo Sala, TRA – Treviso Ricerca Arte, Treviso, Italy; 2014 (parentesi), curated by Sara Fontana, Spazio SanPaolo Invest / Museo Civico, Treviglio , Italy; Personale, with Alberto Zanchetta, Cart Contemporary Art, Monza / ARTcore, Bari, Italy; 2012 Impersonale, Istituto Italiano di Cultura, Strasburgo, France, COSE NATURALI, Jerome Zodo Contemporary, Milano, Italy; 2011 Vidéos_Dessins, Dena Foundation for Contemporary Art / Centre Int. des Récollets, Paris, France, Italy; Matteo Fato (osservando la parola), curated by Umberto Palestini, Casa natale di Raffaello/Bottega, Giovanni Santi, Urbino, Italy; 2010 Il senso dell’ ordine, curated by Stefania Portinari, AB23, Vicenza, Italy; Italy; Ingrafica09, Church of San Andrés, Cuenca, Spain; 2008 Matteo Fato, Warehouse, Teramo, Italy; 2007 Videosegnando, curated by Simone Ciglia, MLAC, Roma, Italy; 2006 Matteo Fato in China, Galleria Cesare Manzo, Pescara, Italy
SELECTED GROUP EXHIBITIONS: 2019 VIEW/ Openwork a focus on painting, curated by Simone Camerlengo, Monitor, Rome; Hortus Conclusus, curated by Federico Piccari, Fondazione 107, Turin; 2018 Graffiare il Presente, curated by DanieleCapra and Giuseppe Frangi, Casa Testori, Milan; Iscariotes, curated by Alberto Zanchetta, Casa Testori, Milan, IT; Straperetana, curated by Saverio Verini, Pereto, IT; 2017 Minima Silloge, curated by Alberto Zanchetta, MAC – Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, Italy; Straperetana, curated by Saverio Verini, Pereto, Italy; ALT al PALATINO: da DUCHAMP a CATTELAN, 100 opere di grandi artisti della raccolta Tullio Leggeri, curated by Alberto Fiz, Foro Palatino, Roma, Italy; La Fine del Nuovo cap. 13°, curated by Paolo Toffoluti, Mestrovic Pavilion, Zagabria, Croazia; The Independent. Una Vetrina, project by Hou Hanru, curated by Giulia Ferracci e Elena Motisi, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, Italy; 2016 16° Quadriennale d’Arte, curated by Simone Ciglia, Luigia Lonardelli, Palazzo delle Esposizioni, Roma, Italy; La Solitudine dei Monumenti, curated by Marta Silvi, Palazzo Candiotti – Sede Ente Autonomo Giostra della Quintana, Foligno, Italy; Analoghìa, curated by Lorenzo Madaro, Castello Carlo V, Lecce, Italy; STILLS OF PEACE AND EVERY DAY LIFE III edizione – DEHORS, curated by Claudio Libero Pisano, Museo Capitolare Di Atri, Cisterna Romana Della Cattedrale, Atri, Italy; 2015 DE SCULPTURA: SUMMA SUMMARUM, curated by Alberto Zanchetta, MAC – Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, Italy; Le Stanze D’aragona – Capitolo III – Pratiche pittoriche in Italia all’alba del nuovo millennio, curated by Andrea Bruciati, Helga Marsala, Villino Favaloro Palermo, Italy; Praestigium Contemporary Artists from Italy / Imago Mundi – Luciano Benetton Collection, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, Italy; 2014 Matteo Fato – Senza titolo con Fiamma, On view at GAMeC as artist selected in the project Level 0 – ArtVerona, GAMeC, Bergamo, Italy; Biennale d’Arte Giovani 2014, curated by Gianfranco Ferlisi, Renzo Margonari, MAM – Museo D’arte Moderna E Contemporanea, Gazoldo Degli Ippoliti, Italy; Vita Activa – Figure del lavoro nell’arte contemporanea, curated by Simone Ciglia, Palazzetto Albanese, Pescara, Italy; CIÒ CHE L’APPARIRE LASCIA TRASPARIRE, curated by Alberto Zanchetta, MAC, Lissone, Italy; 2013; Biennale Giovani Monza 2013, Serrone della Villa Reale, Monza, Italy; 1986 – 2013 / En kunstner som samler kunst, curated by Morten Viskum, Vestfossen Kunstlaboratorium, Vestfossen, Norway; 2012 Come una bestia feroce, curated by A. Bruciati, D. Capra, F. Mazzonelli, A. Banchetta, BonelliLAB, Canneto sull’Oglio (Mn), Italy; 2011 Italy 54° Venice Biennale,
LAURENT MONTARON (Verneuil-sur-Avre,France 1972)
SOLO EXHIBITIONS: 2021 Double solo Il tempo regola l’Atto –III Monitor, Rome; 2020 Solo exhibition, Monitor, Lisbon; 2018 Replica, The Center for Contemporary Art Tel Aviv; 2016 Dioramas, curated by Lorenzo Benedetti, Fondation d’Entreprise Ricard, Paris Solo show, Triple V, Paris; 2014 Everything is accidental, Galerie Schleicher Lange, Berlin (D) Everything is accidental, Mercer Union, Toronto (CA); Everything we see could be something else, Monitor, Rome (IT) Le origini del film, Palazzo Grassi | Francois Pinault Foundation, Venice (IT)
2013 Pigna Project Space, Rome (IT); Prospective Cinema: Laurent Montaron, Centre Pompidou, Paris (FR); 2012 galerie schleicher + lange, Berlin (D); 2011 galerie schleicher + lange, Paris (D); 2010 PACE, Kunsthaus Baselland, Basel (CH); Will there be a sea battle tomorrow?, Centre Clark, Montreal (CA); 2009 Iac - Institut d’Art Contemporaine, Villeurbanne - Lyon (FR); AYYLU, FRAC Champagne-Ardenne, Reims (FR); 2008 galerie schleicher + lange, Paris (D); Kunstverein, Freiburg (D); 2006 galerie schleicher + lange, Paris (FR); LMAKprojects, Chealsea, New York USA); 2005 La Galerie, Centre d’Art Contemporaine de Noisy-le-Sec (FR); The last generation, Apexart, New York (USA); I STILL BELIVE IN MIRACLES, ARC / Musée d’Art
GROUP SHOW (selected): 2016 Inauguration au 5 Rue du mail, Triple V, Paris (FR) 2015 Anatomie de l’Automate, La Panacée, Centre de Culture Contemporaine, Montpellier (FR) Eppur si muove, MUDAM, Luxembourg (LUX) 2014 Open Museum/Open City, MAXXI, Rome (IT) Helicotrema, Recorded audio Festival – Documentation;19th Biennale of Sydney : You Imagine What You Desire, Sydney 2013 LA BIENNALE DI VENEZIA 55th International Art Exhibition, Venice; 2012 Open End, Sammlung Goetz Collection, Haus der Kunst, München Lost in LA, Los Angeles Municipal Art Gallery, Barnsdall Art Park, Los Angeles curator : Marc-olivier Wahlerm, Oh, you mean cellophane and all that crap, , New York (US) curator : Victoria Brooks; Un nouveau Festival, Centre Pompidou, Paris; 2011 Homo Ludens – Act II Motive Gallery, Amsterdam ; Performa 11-Performa, New York City, NY, Les amis de mes amis sont mes amis, hommage à Ján Mančuška – Galerie Jocelyn Wolff, Paris; 2010 Prospective XXIè siècle » Le Plateau, FRAC Ile de France, Paris, Collection’10 » IAC – Institut d’art Contemporain, Villeurbanne – Lyon; 2009 Ce que j’ai sous les yeux», Musée d’art moderne de la ville de Paris, Paris New Acquisitions; 2008 SOUND OF MUSIC », Collection FRAC Nord-Pas de Calais, Tri Postal, Lille, Translation Video Works from the Public Collections of France – Moscow museum of modern art – MMOMA, Moscow; 2007 I am a future melancholic» (screening), Tate Modern, London; 2006 L’usage du monde», Museum of Modern and Contemporary Art Mali Salon, Rijka, Dormir, Rêver…et autres nuits », CAPC, Musée d’art contemporain, Bordeaux.