Il Cantiere dei Poeti
Gli artisti, i letterati, gli studenti, i docenti e i cittadini dell’Esquilino per Piazza Dante, bene comune.
Comunicato stampa
Saranno i cittadini dell'Esquilino a celebrare per primi i 750 anni della nascita di Dante Alighieri.
Bellezza e poesia per l'Esquilino bene comune
Roma - Piazza Dante sottratta allo squallore di un cantiere che l’ha sequestrata. E pronta a illuminarsi di bellezza e di cultura. Sabato 17 gennaio alle 11 sarà inaugurato il “Cantiere dei Poeti”, nato per iniziativa di un gruppo di cittadini romani dell’Esquilino che ha deciso di reagire in maniera costruttiva all’occupazione della piazza determinata dalla ristrutturazione del palazzo della Cassa Depositi e Prestiti, dove troveranno sede i Servizi segreti. Il cantiere edile sarà "abbracciato" da enormi pannelli dipinti dai residenti del Rione e plotter che riproducono i lavori degli artisti e degli studenti realizzati negli ultimi due anni. Il cantiere dell’edificio è stato aperto nel 2011 ed è previsto che chiuda nel 2016: i lavori hanno comportato l'occupazione di gran parte del giardino, dove sono stati installati i macchinari e gli alloggi degli operai.
Il “Cantiere dei Poeti” è la risposta dell’ingegno e della fantasia all’altro cantiere: insegnanti, studenti, artisti e scrittori hanno promosso la riqualificazione della zona compresa tra viale Manzoni, piazza Vittorio e via Merulana, elaborando idee, suggestioni, visioni a partire dai testi dei poeti cui sono intitolate le strade di quel quadrante. I ragazzi del Liceo Classico “Pilo Albertelli” e della scuola media “Manin”, i bambini della scuola elementare “Di Donato” hanno partecipato a laboratori con artisti e scrittori del quartiere, realizzando lavori creativi che saranno riprodotti e affissi alle recinzioni in legno che nascondono il giardino di Piazza Dante. I temi che hanno guidato la scelta dei brani, tradotti in tre lingue (inglese, arabo e cinese), grazie alla collaborazione dell'Istituo Confucio e del Dipartimento di Studi orientali della Sapienza, sono stati “viaggio” ed “esilio”: temi ai quali l’Esquilino, con l’alta densità di migranti e abitanti stranieri che lo caratterizzano, è particolarmente sensibile. In particolare, Elena Stancanelli ha lavorato con gli studenti del Liceo sulle risonanze tra il Canto XXVI dell’Inferno di Dante e il libro Se questo è un uomo di Primo Levi; il lavoro è poi proseguito insieme all’artista Massimo Ruiu. Le elementari della “Di Donato” hanno lavorato sull’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e sulla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, mentre le medie hanno tratto ispirazione da testi di Giacomo Leopardi, Iosif Brodskij, John Keats e della poetessa Annelisa Alleva, che vive proprio in piazza Dante. I laboratori artistici dei bambini delle elementari sono stati condotti da Massimo Livadiotti e Ruggero Savinio; quelli delle medie da Beatrice Pasquet, Aurelio Bulzatti.