Il Castelletto di Miramare. Nuovi scenari di restauro e riuso
Mostra dedicata ai progetti elaborati dagli studenti dello IUAV sul restauro e riutilizzo del Castelletto. Si tratta della prima occasione di riapertura delle serre dopo il restauro.
Comunicato stampa
Un centinaio di architetti del domani, studenti dello IUAV di Venezia, nei mesi scorsi ha elaborato circa trenta progetti di restauro e riutilizzo del Castelletto di Miramare che saranno esposti in una mostra alle serre nuove nel Parco, mai utilizzate dopo il recente restauro. Si tratta di esercitazioni progettuali, guidate dal professor Andrea Benedetti titolare del corso di restauro, che mettono in luce l’importanza dell’apporto creativo e pratico degli studenti per la ricerca di soluzioni che ne consentano un utilizzo complementare rispetto al contesto nel quale è inserito. Il Castelletto è infatti un piccolo gioiello architettonico, ora chiuso in attesa di una nuova destinazione, concepito a metà Ottocento come dimora temporanea per Massimiliano e Carlotta.
La nuova destinazione del Castelletto, che negli anni passati è stato anche sede dell’Area Marina Protetta, non è quindi ancora stata stabilita anche se il direttore Contessa, in fase di briefing agli studenti, aveva voluto dare qualche spunto da cui partire. Oltre a una destinazione museale, seppur con alcune criticità in termini di fruizione e accessibilità della struttura, era stata evidenziata anche l’opportunità di pensarlo come una risorsa, per ospitare nel prestigioso spazio piccoli convegni, eventi, attività didattiche o incontri istituzionali. Oltre alla “mission impossible” dell’accessibilità la seconda richiesta del direttore Contessa era stata quella di considerare il Castelletto non come edificio isolato, bensì come parte del complesso sistema del parterre superiore e delle serre.