Il fascino dell’antico
La mostra è una carrellata scelta sull’influsso che la riscoperta dell’antichità ebbe sull’arte decorativa dei secoli XVIII e XIX.
Comunicato stampa
Verrà presentata, sabato 29 marzo alle ore 17.00, nella Sala degli Stemmi del Palazzo Municipale, la mostra “Il fascino dell'antico. Dall'Accademia ercolanese a Gio Ponti passando per Antonio Canova”. Dopo la presentazione, seguirà il taglio del nastro alla Galleria d'arte moderna "Carlo Rizzarda" alla presenza delle autorità. L'esposizione, proposta dal Comitato scientifico dei Musei Civici e allestita dall'Architetto Ferruccio Franzoia, è una carrellata scelta sull'influsso che la riscoperta dell'antichità ebbe sull'arte decorativa dei secoli XVIII e XIX. Infatti, in seguito al fortuito ritrovamento dei siti vesuviani di Ercolano, Pompei e Stabia, le affascinanti suggestioni dell'antico, alimentate anche dai racconti del Grand Tour, cominciarono a contrapporsi al ridondante stile ornamentale del rococò. Si diffusero così testi teorici e, soprattutto, raccolte di disegni e incisioni che contribuirono a veicolare temi e motivi. Per questo, fra le opere in mostra, ci sarà il secondo volume dell'opera di Jean Claude Richard di Saint-Non, il Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile, assieme ad una selezione di acqueforti e acquetinte dello stesso autore. Sarà presente anche un'altra importante opera del tempo, Le Antichità di Ercolano esposte (1757-1792) con i primi tre tomi appartenuti ad Antonio Canova e, ispirata dalle pagine di questi volumi, una superba serie di tempere di fine Settecento, attribuite a Michelangelo Maestri. I motivi "pompeiani" comparvero anche nelle decorazioni delle pareti e dei mobili delle dimore di lusso italiane e straniere, persino oltreoceano. Nelle ceramiche, il fascino delle figure ispirate agli affreschi campani permane per oltre un secolo, fino alle creazioni di Gio Ponti per Richard Ginori, di cui alcuni esempi concludono il percorso della mostra. Tra le varie proposte, spicca una sezione dedicata al massimo interprete del neoclassicismo italiano, Antonio Canova, con delle tempere dell'artista ispirate alle ripetute visite ad Ercolano e Pompei.
Le opere in mostra provengono da importanti realtà museali quali il Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno, il Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa, il Museo Richard Ginori della Ceramica di Doccia e la Collezione d’Arte Villa Cagnola di Gazzada (Va). Grazie alla collaborazione con il Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno i visitatori che presentino il biglietto di ingresso a tali strutture avranno diritto al biglietto ridotto alla mostra “Il fascino dell'antico”. L'esposizione è corredata da un approfondito catalogo curato dalla Conservatrice dei Musei Civici, Tiziana Casagrande.
L'iniziativa è stata realizzata nell’ambito dell’accordo di Programma Regione del Veneto-Comune di Feltre ed è stata possibile anche grazie ai contributi di ENEL Green power, del Rotary Club di Feltre, della Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, della Fondazione Bracco di Milano e del Gruppo Argenta. Ci si avvale inoltre della fondamentale collaborazione della Soprintendenza BSAE per le province di VE BL PD e TV e della Società Cooperativa Fenice. Si ricorda, infine, che Domenica 30 marzo, alle ore 16, nella sala Guarnieri della Galleria Rizzarda, il gruppo vocale SINTAGMA terrà un concerto in onore dell'esposizione “Il fascino dell'antico”, al quale potrannno assistere i visitatori della mostra medesima. I posti disponibili sono limitati a 50.