Il fascino discreto dell’oggetto
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La mostra-percorso Il fascino discreto dell’oggetto. Figura 2: Natura Morta costituisce la seconda fase di quella già in corso dal 18 febbraio. Negli stessi spazi, e in dialogo con le opere del primo Novecento, si inseriscono lavori di artisti contemporanei dedicati a questo tema e selezionati da Cecilia Canziani e Ilaria Gianni.
Comunicato stampa
Il 7 maggio 2013 alle ore 18,00 inaugurerà la mostra-percorso Il fascino discreto dell’oggetto. Figura 2: Natura Morta che costituisce la seconda fase di quella già in corso dal 18 febbraio. Negli stessi spazi, e in dialogo con le opere del primo Novecento, si inseriscono lavori di artisti contemporanei dedicati a questo tema e selezionati da Cecilia Canziani e Ilaria Gianni.
Le curatrici spiegano così l’origine di questo evento espositivo:
“Abbiamo iniziato un percorso di ricerca sui generi, e ci siamo date dieci anni di tempo per portarlo avanti attraverso una serie di quattro mostre, che abbiamo immaginato una diversa dall’altra e ciascuna come una riflessione su un genere specifico, attraverso la relazione tra le opere, e tra le opere e il contesto che le avrebbe ospitate. Dopo il primo episodio dedicato al paesaggio e disseminato in diverse sedi a Pistoia e nei suoi immediati dintorni – Uscita Pistoia, NextSpazioA, SpazioA, Mac.n, Villa La Magia, Fattoria di Celle – è arrivato l’invito a riflettere sulla natura morta in un contesto due volte significativo per questo progetto: un museo che ospita collezioni di arte moderna e contemporanea, istituito nel 1883, inevitabilmente legato alle vicende della storia del nostro paese, e una mostra dedicata alla natura morta con opere dalle sue raccolte, che attualmente occupa quattro sale della Gnam. Se il genere, come pensiamo, è tuttora un termine ineludibile di confronto per mettere a fuoco lo stato dell’arte nel suo definirsi nella contemporaneità, è proprio nella natura morta che questa ricerca si fa più evidente, e è impossibile non pensare alle nature morte di Picasso e di Severini, certo, ma anche all’opposto e testardo indugiare su questo – esattamente questo - genere di Morandi e De Pisis.
La natura morta è anche il genere apparentemente più assimilato, quello con cui ci sappiamo rapportare, a prima vista, in maniera meno mediata, eppure è in grado di registrare esattamente lo spirito del tempo. In fondo si tratta di composizione: di porre un oggetto accanto a un altro, o di presenza: un oggetto offerto alla contemplazione, o ancora di simbolo: un oggetto che sta per qualcos’altro. In breve, la natura morta ha a che fare ancora molto con l’arte contemporanea e con il suo definirsi.”
Gli artisti invitati a partecipare sono: Luca Bertolo, Chiara Camoni, Isabelle Cornaro, Marcelline Delbecq, Tomaso De Luca, Luca Francesconi, Alessandro Piangiamore, Haim Steinbach, Wolfgang Tillmans, Italo Zuffi.
Si ringraziano gli artisti e i prestatori che hanno reso possibile questa mostra.
Esprimiamo particolare gratitudine alle gallerie: Fluxia, Milano; Magazzino, Roma; Monitor, Roma; Pinksummer, Genova; SpazioA, Pistoia.