Il Gelso: l’albero dimenticato nel paesaggio agrario piemontese
Le testimonianze e i documenti in mostra non sono una lode del “bel tempo antico”, ma vogliono essere uno stimolo di riflessione per trovare nuove forme di valorizzazione di questa pianta in chiave moderna.
Comunicato stampa
Domenica 1 marzo, alle ore 16.00, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Castellazzo Bormida (AL), sarà inaugurata la mostra “Il Gelso: l’albero dimenticato nel paesaggio agrario piemontese”, che resterà aperta fino al 26 aprile 2015.
L’esposizione, che nasce dalla collaborazione tra il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università degli Studi di Torino, è articolata in cinque sezioni: Coltivazione, Bachicoltura, Utilizzo, Paesaggio e Il gelso nel mondo. Ognuna delle sezioni racconta e ricorda come la coltura del gelso e l'allevamento del baco da seta furono per lungo tempo ragione di orgoglio per l'agricoltura subalpina. Quel particolare e caratterizzante paesaggio agrario è scomparso: per questo i segni lasciati costituiscono un vero e proprio "archivio della storia", che va riqualificato e tutelato per concorrere al miglioramento del territorio, oltre che a ricollegare i frammenti di un mondo di cultura e lavoro ormai lontani.
Le testimonianze e i documenti in mostra non sono una lode del "bel tempo antico", ma vogliono essere uno stimolo di riflessione per trovare nuove forme di valorizzazione di questa pianta in chiave moderna.