Il Giappone artigiano

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA
Via Antonio Gramsci 74, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lun-ven 9-12.30/13.30-18.30 merc fino alle 17.30 sab 9.30-13

Vernissage
25/01/2013
Curatori
Kazuko Todate
Generi
arte etnica

La mostra presenta, attraverso i 92 esemplari proposti, le forme della migliore manualità del Giappone, principalmente quelle della tradizione assieme alle opere d’alto artigianato artistico più rappresentative del panorama giapponese .

Comunicato stampa

La mostra presenta, attraverso i 92 esemplari proposti, le forme della migliore manualità del Giappone, principalmente quelle della tradizione assieme alle opere d’alto artigianato artistico più rappresentative del panorama giapponese .
Ottimizzare le possibilità di ciascuna materia alla base di ogni arte artigianale – ceramica, tessile, metalli, lacca, legno, bambù, carta e altro – e impegnarsi nell’utilizzo della rispettiva tecnica più opportuna: queste le premesse comuni alle opere in mostra, tutte realizzate combinando praticità ed estetica.
Come per la Rivoluzione Industriale in Occidente, anche il Giappone si è confrontato con la modernizzazione dei processi produttivi durante l’epoca Meiji (1868-1912). Attraverso l’introduzione delle macchine, la maggior parte degli oggetti d’artigianato fu rimpiazzata da omologhi industriali prodotti in massa. Accanto all’industrializzazione, tuttavia, la produzione artigianale continuò in scala minore e a livello regionale e indipendente. Il sistema laboratoriale andò così affinando il livello artigianale generale, all’interno del quale si sono distinte personalità artistiche uniche e idiosincratiche.
Materiali e tecniche tradizionali, radicati nel clima e nel paesaggio di ciascuna regione del Giappone, prendono vita nelle arti decorative di uso quotidiano, designate “oggetti d’arte tradizionale” nell’ambito della legislazione governativa che tutela i manufatti artigianali del Giappone; parimenti, tale vis creativa pervade le opere dei più illustri artigiani (designati dal governo giapponese dentōkōgeishi, maestro d’arte tradizionale), anch’esse in mostra, creando interazioni e reciprocità tra maestro e operaio sullo sfondo di un ricco sostrato di industria e arte, all’insegna di qualità ed estetica.
In mostra, esemplari di: ceramiche Kasama, Bizen, Hagi, Imari/Arita, tessuti Ojiya Ramie e Yūki, Yūzen, Shuri Hanakura, lacche Takaoka e Wajima, metalli Nanbu e Tsubame, e Takaoka, lavorazione del legno Ōdate (curvatura) e Edo (falegnameria), Intarsio Hakone, Lavorazione del bamboo Suruga , vetreria Edo, carte artigianali Edo e Ecchū, ventagli Marugame, pennelli Nara e inchiostri Akama, provenienti dall’intero territorio del Giappone e divisi nelle sette sezioni a seguire.

I. CERAMICA
In Giappone la tavola è apparecchiata con stoviglie diverse per forma e colore, a seconda del gusto e dell’utilizzo specifico. La produzione di oggetti in terracotta risale a 13.000 anni fa , in un paese in cui il numero di ceramisti e dintorni è maggiore di quello degli artigiani di altri settori.

II TESSILE
La decorazione tessile può essere grossolanamente suddivisa in due tipologie: la tintura in filo, operazione precedente alla tessitura e la tintura in capo, ovvero la colorazione su tessuto eseguita con varie tecniche a partire dall’VIII secolo. Entrambe le lavorazioni hanno raggiunto nei secoli l’eccellenza qualitative ed estetica.

III LACCA
Come il termine inglese japanning (“laccare”) dimostra, la lacca è una forma di artigianato altamente rappresentativa del Giappone. Alla comparsa delle prime tecniche nell’VIII secolo, le basi degli oggetti erano realizzate in pelle, ricoperte poi da strati di lacca. Gradualmente si giunse all’utilizzo del legno, anch’esso rivestito da vari passaggi di lacca trasparente, in un processo che culminò con l’ideazione della tecnica makie, ovvero la decorazione con polveri d’oro o d’argento sulla superficie successivamente ricoperta con strati di lacca lustrata fino a trarne la migliore lucentezza.

IV METALLI
Attrezzi agricoli realizzati in ferro e bronzo vennero introdotti in Giappone dall’Asia continentale tra il IV secolo a.c. e il III d.c. , quando l’agricoltura si diffuse nelle isole. Il ferro era utilizzato per scopi agricoli, mentre il bronzo era riservato agli arredi sacri.

V LEGNO E BAMBÙ
La storia dell’artigianato del legno e del bamboo è antica; i più antichi ritrovamenti datano IV secolo a.c. (period Jōmon).

VI VETRO
Gemme di vetro sono prodotte in Giappone dall’VIII secolo ma solo dalla seconda metà del XVI, le tecniche introdotte dall’Europa si tradussero in bicchieri e contenitori di vario genere. Nagasaki è il primo centro produttore, cui si aggiunsero Osaka ed Edo, e gradualmente tutti gli altri siti sul territorio.

VII CARTA, ACCESSORI PER LA CALLIGRAFIA
La produzione cartaria in Giappone è stata introdotta dal continente prima del VI secolo, conoscendo ampia diffusione nell’VIII.