Il giardino libernautico

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE BARUCHELLO
Via del Vascello 35, 00152 , Roma , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/06/2022

ore 17,30

Patrocini

Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico "Estate Romana 2020 – 2021 – 2022" curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Curatori
Elena Bellantoni
Generi
arte contemporanea

Con la mostra “Il giardino libernautico” la Fondazione Baruchello inaugura la sesta edizione del progetto Summer Show, organizzata all’interno della manifestazione Estate Romana.

Comunicato stampa

Con la mostra “Il giardino libernautico” la Fondazione Baruchello inaugura la sesta edizione del progetto Summer Show, organizzata all'interno della manifestazione Estate Romana.
Dopo il successo dello scorso anno, la Fondazione invita nuovamente un artista, per questa edizione Elena Bellantoni, a ideare e curare un progetto espositivo.“Il giardino libernautico”, curata in collaborazione con Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti, invitati dall’artista, è una mostra collettiva che si sviluppa intorno a questioni che è sempre più urgente considerare: il rapporto con la natura, il paesaggio e la cura come azione responsabile nei confronti dell’ecosistema.

Il progetto parte dal confronto diretto con la progettualità della Fondazione e in particolare con Agricola Cornelia S.p.A. la lunga azione che impegnò Gianfranco Baruchello dal 1973 al 1981 e con il suo libro Io sono un Albero (Arsial, 2000), nel quale l’artista si riferisce con queste parole al giardino della Fondazione che un tempo ospitava l’Agricola Cornelia: “Consegnavo a questo spazio-giardino il mio stesso cervello, i sentimenti. Vedersi crescere come erba, come alberi o cespugli era un processo di identificazione totale: la mente usciva all’esterno e io la osservavo come un testimone silenzioso, ma attento” (Baruchello).

Gli artisti Sara Basta, John Cascone, il duo Grossi Maglioni e Jacopo Natoli si sono confrontati in una fase preparatoria della mostra, tra aprile e maggio, con il giardino, il bosco e gli spazi esterni della Fondazione in via di Santa Cornelia in diversi appuntamenti e residenze, raffrontando idee, ipotesi, sollecitazioni. Come spiega la curatrice Elena Bellantoni: “Tutti questi artisti utilizzano il corpo come strumento di interazione con lo spazio, l’elemento performativo è una costante delle loro ricerche attraverso azioni relazionali e partecipative. La dimensione processuale è stata la metodologia che ha costituito l’elemento principale per far crescere Il giardino libernautico. Il gioco, il nonsense, la libera associazione sono state le chiavi per iniziare a correre su questo prato, su questa superficie mentale”. Il titolo della mostra, infatti, nasce da un gioco fatto tra curatori e artisti che prevedeva il montaggio di sillabe e frammenti di parole: così è nata la parola “liber – nautico”.

Gli artisti restituiscono in mostra gli esiti della loro ricerca, con la produzione di opere inedite e site-specific, realizzate a partire proprio dalla residenza presso gli spazi e il giardino della Fondazione.

I libernauti sono quindi gli artisti che hanno affrontato questo viaggio in un’eterotopia: il giardino rappresenta un elemento chiave per la lettura del rapporto con lo spazio, per comprendere la capacità dell’uomo di creare e ricreare i propri spazi, un luogo in cui natura e cultura esprimono appieno la loro dissonanza o consonanza. Il giardino quindi come luogo di condivisione, attraverso cui leggere la tradizione estetica ma anche la modalità di rapportarsi allo spazio da parte di culture altre.

Un Public Program di incontri e visite guidate accompagnerà il progetto espositivo.