Il grande vento

3 giorni d’arte interdipendente. L’asilo/comunita’ dei lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale invita tutti gli artisti in citta’ a partecipare al Grande Vento di fine dicembre.

Comunicato stampa

cos’è Grande Vento?

GV è un’idea dell’asilo volta a coinvolgere il maggior numero possibile di artisti nella costruzione di tre giorni di arti visive, musica, teatro e danza su basi di cooperazione, mutualismo e coworking.
GV è innanzitutto un pretesto di incontro e di sperimentazione di pratiche artistiche e politiche
GV non ha una direzione artistica
GV prenderà forma dai desideri degli artisti che vi parteciperanno e si strutturerà su base assembleare.
GV è, in sostanza, organizzato dagli stessi artisti che vi prendono parte
GV si alimenta da sè, è autorganizzato ed interdipendente

Perché l’interdipendenza?

Preferiamo parlare di interdipendenza e non d’indipendenza perché siamo convinti che una comunità sia assolutamente dipendente dalla capacità collaborativa degli individui che in essa si riconoscono
essere interdipendenti significa riconoscere la gioia e la potenza del fare collettivo, creare ed coltivare nuovi spazi di incontro, espressione, costruzione.
Come funziona GV?

PRIMA FASE: incontro / condivisione dei progetti / scelta degli spazi
I progetti vengono presentati e discussi durante gli incontri organizzativi di martedì 10 e giovedì 19 dicembre all’asilo.
Gli spazi espositivi / performativi saranno scelti di comune accordo in base alle esigenze e alle possibilità.
Gli spazi non saranno suddivisi in base alle singole discipline artistiche, ma si prediligeranno promiscuità e creazione collettiva.

SECONDA FASE: allestimento
L’allestimento sarà responsabilità degli artisti stessi, sarà pianificato in base alle esigenze e alle possibilità e realizzato in forma collaborativa.
L’asilo mette a disposizione degli artisti i suoi mezzi di produzione e cura la comunicazione del GV.
Autofinanziamento:
durante i tre giorni di GV sarà chiesta una sottoscrizione volontaria e non vincolante ai visitatori per coprire le spese sostenute e continuare a dotare lo spazio di mezzi di produzione, in linea con la pratica di autogoverno dell’ex asilo Filangieri.