Il lavorio dell’anima
Sei artisti ci raccontano diverse modalità di appartenenza ad un territorio attraverso un unico medium: la pittura.
Comunicato stampa
Sei artisti ci raccontano diverse modalità di appartenenza ad un territorio attraverso un unico medium : la pittura.
“Il lavorio dell’anima” rappresentava, per Socrate, l’obiettivo cui gli artisti del suo tempo dovevano tendere nella produzione dell’opera d’arte. Secondo il filosofo infatti bisognava rappresentare “ i travagli dell’anima” osservando in che modo “ i sentimenti influenzino il corpo in azione”. Bandite le espressioni facciali, che imbruttivano i lineamenti e le espressioni del volto, era importante trasmettere le emozioni umane mediante le posture della membra. In questa aspirazione, oggi difficile anche solo da comprendere, è interessante individuare due aspetti importanti. Innanzitutto l’aspettativa “profetica” che da sempre si ha nei confronti degli artisti, simili a cartine tornasole di un momento culturale e di un modo di visione che normalmente sfugge dalle mani e dagli sguardi. Secondariamente trovo oggi plausibile interpretare “il lavorio dell’anima” non solo come abilità di rappresentazione da parte dell’artista di una realtà esterna, ma anche come opzione riflessiva legata ad una lettura interiore.
La pittura in questo senso rappresenta il medium più adatto, proprio per la sua intrinseca sincerità.
La mostra inoltre vorrebbe attivare una riflessione ad ampio respiro: è possibile parlare di regionalismo artistico in un periodo storico come quello attuale in cui l’essere sempre connessi è presupposto per la “sopravvivenza”, almeno quella artistica/lavorativa?. Gli stessi curricula degli artisti presenti in mostra dimostrano che oggi è sempre più raro nascere e formarsi in modo esclusivo in un territorio, bensì siamo tutti frutto di contaminazioni.
L’esposizione alla Galleria Cart si propone dunque come un raccoglitore di pensieri e di identità che coniugano bene il concetto di glocalizzazione. Introdotto dal sociologo Bauman, è un termine che individua la necessaria connivenza di locale e globale nei sistemi societari odierni.
I numerosi studi sugli effetti del globale nelle comunità locali di modeste dimensioni dimostrerebbero che la globalizzazione, pur apportando un notevole cambiamento, non sradica tradizioni e culture legate al territorio.
Ugualmente i sei protagonisti de “il lavorio dell’anima- passaggi di pittura a nordest” sono in grado di riflettere il piccolo universo che in qualche modo rappresentano, pur senza privarsi di uno sguardo trasversale e internazionale.
Il lavorio dell’anima – passaggi di pittura a nordest -
antonio bardino – thomas braida – valerio nicolai – ludovica virginia roncallo – kristian sturi – aleksader veliscek –