Il libro illeggibile Omaggio a Bruno Munari

Informazioni Evento

Luogo
VILLA FARSETTI
Via Roma 1, Santa Maria di Sala, Santa Maria di Sala, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal giovedì alla domenica : 16.00 – 20.00

Vernissage
02/06/2018

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Curatori
Luciana Zabarella, Adolfina de Stefani
Generi
arte contemporanea

Da giugno a settembre 2018 Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Venezia) diventerà il cuore pulsante dell’arte contemporanea ospitando i lavori di oltre 100 artisti internazionali provenienti da ben 9 paesi – dal Giappone alla Finlandia – tutti partecipanti per contribuire all’Archivio dell’Associazione Culturale Visioni Altre “Il Libro Illeggibile- Omaggio a Bruno Munari”, archivio nato nel 2016 e che già vede illustri acquisizioni.

Comunicato stampa

“Ogni libro è letto

ma ogni letto non è anche
un libro”
Bruno Munari

Da giugno a settembre 2018 Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Venezia) diventerà il cuore pulsante dell'arte contemporanea ospitando i lavori di oltre 100 artisti internazionali provenienti da ben 9 paesi - dal Giappone alla Finlandia – tutti partecipanti per contribuire all'Archivio dell'Associazione Culturale Visioni Altre “Il Libro Illeggibile- Omaggio a Bruno Munari”, archivio nato nel 2016 e che già vede illustri acquisizioni.
“Sabato 2 Giugno Villa Farsetti aprirà le porte ad un ambizioso progetto artistico-culturale che, ancora una volta, darà modo al nostro complesso monumentale di adempiere alle funzioni che aveva previsto per esso l’Abate Farsetti: realizzare una mostra d’arte contemporanea, valorizzata dalla presenza di artisti internazionali - spiega l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Luca Morosin – non può che dare lustro al nostro Comune, che da sempre si adopera per la promozione dell’arte come manifestazione culturale che testimonia l’intelletto e la creatività umani”
Il 2 giugno alle 18.00 a Villa Farsetti inaugura infatti “Il Libro Illeggibile. Omaggio a Bruno Munari”, omaggio all'eclettico artista e designer Bruno Munari ( Milano 1907 – Milano 1998 ). Trattandosi di un “omaggio” a un'opera estremamente attuale e specifica del Maestro Munari, le curatrici, con un'attenta ricognizione nel panorama contemporaneo, hanno invitato gli artisti che meglio rappresentano oggi l'arte chiedendo loro di realizzare un'opera che si ispirasse e omaggiasse “Il Libro Illeggibile”.
Ricordiamo che era il 1949 quando Munari progettò per la prima volta una serie di “libri illeggibili”, opere che definitivamente rinunciavano alla comunicazione testuale a favore della sola funzione estetica.
Il risultato è una straordinaria complessità di opere che continuano ancor oggi ad indagare, sovvertire e riflettere sul “nodo estetico- concettuale” proposto nel 1949 da Bruno Munari.
Questo “Archivio” è un progetto in progress, intenzione delle curatrici è quello infatti di farlo girare in più città italiane così come di continuare ad arricchirlo di opere che gravitino intorno al libro illeggibile.
L'anno scorso, ad esempio, nella Biblioteca di Spinea, furono esposte le prime pregevoli acquisizioni, che oggi si estendono a ben oltre 120 opere.
Molti gli artisti che conoscono e amano Bruno Munari, molti quelli che si sono messi in gioco, umanamente e artisticamente, per la realizzazione di manufatti che brillano per bellezza e autenticità.
Tra le tante opere segnaliamo quelle degli artisti italiani Ruggero Maggi, Anna Boschi, Carmela Corsitto, Vittore Baroni nonché l'importante presenza di importanti artisti stranieri ( elenco a fondo pagina) a rendere omaggio al genio italiano.
Nelle grandi sale di Villa Farsetti troveranno quindi alloggio le opere degli oltre 100 artisti che hanno contribuito alla nascita dell’archivio Omaggio a Bruno Munari, mentre al primo e al secondo piano le curatrici hanno invece selezionato 22 artisti contemporanei ( nominativi contrassegnati in rosso) chiamati a testimoniare il loro recente percorso creativo.
Durante i tre mesi espositivi si alterneranno incontri con gli artisti, presentazioni critiche, performance, laboratori didattici e work shop.
 Il 2 giugno durante l'inaugurazione ufficiale della mostra la performance di Dimateria – Studiomorfico, azione. Corpi, strutture fisiche in continua evoluzione, sviluppo di combinazioni formali sospese, nell’eventualità di esprimere un’emozione. Dimateria propone una sorta di ‘nuovissimo realismo’ che si ricollega, formalmente, a istanze classiche, affrontate, tuttavia, con la piena consapevolezza delle acquisizioni e degli sviluppi dell’arte concettuale. Struttura, così, le proprie composizioni con corpi veri, “personnes-trouvées” ma rivelate e rifinite attraverso un lavoro rigoroso di ricerca sul movimento e sulle sue potenzialità. Dimateria tiene periodicamente laboratori e corsi di approfondimento e preparazione fisica rivolti a persone di qualunque provenienza e formazione.
Al piano terra durante tutta la durata della mostra “IL NOSTRO FILO ROSSO” diretto da Luciana Zabarella, esposizione di lavori dedicati al progetto OMAGGIO A BRUNO MUNARI di tutte le classi elementari di Santa Maria di Sala.
Per tutto il periodo espositivo nei fine settimana ( sabato e domenica) dalle ore 16.00 alle 18.30 saranno attivati laboratori gratuiti per bambini dai 5 - 12 anni con la presenza di artisti. Partecipazione previa iscrizione al numero +39 335 6933177
Dall'1 al 9 settembre 2018 esposizione e installazioni al piano terra di Villa Farsetti sul tema della guerra.
Durante il periodo espositivo saranno organizzati una serie di eventi e inaugurazioni:
8 giugno 2018 ore 18.00 inaugurazione della personale di Alessandro Ferrari e Angelo Muriotto a cura di Gaetano Salerno.
17 giugno ore 17.00 inaugurazione della personale di: Fausto Trevisan, Alberto Bortoluzzi, Fanny Zava, Grazia Zattarin, Gabriella Santuari a cura di Barbara Codogno.
17 giugno ore 21.00 nello spazio del teatro, lo spettacolo teatrale “L’amore per la rima mi ….consuma” scritto e diretto da Paolo Franciosi con Segio Marchesini alla fisarmonica e Paolo Valentini alla chitarra.
18 agosto 2018 ore 18.00 performance omaggio a Marina Abramovic di e con Sorella Jean Claude.
31 agosto – 2 settembre 2018 Dimateria Fisiomorfica – Presenze in Villa. Laboratorio di didattica della performance e intervento site-specific negli spazi di Villa Farsetti a Santa Maria di Sala a cura di Fabrizio Turetta. A conclusione del laboratorio sarà realizzato un intervento performativo aperto alla cittadinanza, frutto del lavoro svolto nei giorni precedenti.
13 ottobre 2018: il progetto Il libro illeggibile Omaggio a Bruno Munari sarà presente nella giornata del quattordicesimo anno del contemporaneo AMACI a Castel San Pietro Terme Bologna presso lo STUDIO D’ARTE FC di Via G. Tanari 1445/B e rimarrà esposto fino all’11 novembre 2018.

Artisti presenti:

ITALIA
Alberto Bortoluzzi, Adolfina De Stefani, Agustina Perez Pellegrini, Alessandra Borsetti Venier, Alessandro Ferrari, Alessandra Gusso e Mauro Fornasier, Alessandro Rigato, Andrea Dal Broi, Andreina Argiolas |Angelo Muriotto | Anna Boschi | Anna Maria Addamo | Antonio De Marchi - Gherini| Antonella Sirignano |Antonio Manganiello, Antonello Mantovani | Antonio Pugliese | Antonio Picardi |
Armando Riva | Ascanio Francese | Betty Zola | Carlo Iacomucci | Carmela Corsitto | Concetta Palmitesta |Claudio Grandinetti | Claudio Romeo | Diana Isa Vallini | Elisabetta Gomirato | Emily Jo |Elisabetta Mariuzzo| Emilio Morandi | Enzo Angiuoni Fabio Adani | Fanny Zava | Fausto Trevisan | Franco Ballabeni| Francesco Giraldi | Fulgor Silvi | Gabriele d’Acunto |Gabriella Santuari |Generoso Vella | Giacinto Fantin | Giancarlo Pucci | Giacinto Fantin | Gianni Rossi | Gianni Sandonà |Gian Paolo Lucato | Giorgio Nalon | Giorgio Trinciarelli, Giovanni Pinosio Giovanni and Renata Strada | Giuliano Mammoli | Gruppo Sinestetico | Irene Semenzato | Ivana Parisi | Lamberto Caravita | Libera Carraro | Liceo Artistico Mannucci Jesi |coordinamento prof.ssa Maria Cristina Ponzetti : Agnese Mentuccia | Alessia De Simone | Alice Salta | Eleonora Amantini | Giada Dalla Flora |Gioia Amico | Ilenia Montironi | Nadine Vecchi | Valentina Rossini | Liceo Artistico Padova| Luciana Zabarella |Luana Parisi Luciana Mascia e Carlo Cottone | Luciano Orlandini | Mariella Costa Marilena Martinelli | Marilena Simionato | Mirko Celegato | Mirta Caccaro, Monica Michelotti, Nadia Lolletti, Nelli Cordioli, Oronzo Liuzzi Paola Volpato, Patrizia Nicolini, Pier Roberto Bassi, Pierpaolo Limongelli, Ricardo Albiero, Roberto Cannata, Roberto Scala, Rossana Bucci, Rossella Ricci, Rubina Giorgi Ruggero Maggi | Sabina Romanin | Sandra Marzorati |Silvano Pertone Sergio Marchioro | Tiziana Baracchi |Veronique Pozzi Painè | Vincenzo Francese Vittore Baroni |Walter Pennacchi | Grazia Zattarin. Scuola primaria Carlo Goldoni – Antonio Vivaldi – Anna Frank - Ippolito Nievo coordinati da Luciana Zabarella

BELGIO : Iyallola Tillieu | INGHILTERRA : Secta Muller | SPAGNA |Pedro Bericat
Daniel de Culla | NORVEGIA : Jaromir Svozilik | FILANDIA: Anja Mattila – Tolvanen | Helinä Hukkataival GIAPPONE: Ryosuke Cohen | GERMANIA:
Andrew Maximilian Niss |Armand de Bussy | SVIZZERA: John Doing.

La mostra, visitabile fino a domenica 9 settembre 2018, è organizzata da VISIONI ALTRE con il patrocinio del Comune di Santa Maria di Sala (VE).

Il Libro Illeggibile - Omaggio a Bruno Munari. Testo critico di Adolfina de Stefani:

“Da sempre, il bisogno di comunicare, ha indotto l’uomo a tradurre in forme visive il proprio pensiero e questa necessità ha imposto fin dagli esordi la ricerca dei supporti su cui esercitare tutte le forme d’espressione. Prendendo spunto dalla creatività del grande maestro e design Bruno Munari, "uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del XX secolo" il quale ha dato contributi fondamentali in diversi campi dell'espressione visiva e non visiva, con una ricerca poliedrica sul tema del libro illeggibile e dello sviluppo della creatività e della fantasia attraverso il gioco visivo, sono stati invitati artisti da tutto il mondo a produrre un’opera di piccole dimensioni e creare una rete di contatti in comunicazione tra loro attraverso un archivio creato appositamente per questo evento. La mostra si propone come un’esperienza di senso e una riflessione sulla vitalità della forma/libro in un momento in cui un diluvio di immagini e di parole testimonia proprio la difficoltà del comunicare, l’usura degli strumenti tradizionali e dei linguaggi”.

“Un libro è un libro è un libro è un libro”. Testo critico di Barbara Codogno:

“Nel 1949 Munari ( Milano 1907 – Milano 1998) progetta per la prima volta una serie di “libri illeggibili”, opere che definitivamente rinunciano alla comunicazione testuale a favore della sola funzione o fruizione estetica. O meglio, trascendendo la comunicazione del segno e del senso (l'alfabeto e le parole che si formano usandolo) Munari sceglie la comunicazione della materia.
Perché la carta comunica indipendentemente da quello che ci abbiamo scritto sopra. La carta, così come qualsiasi altro materiale, comunica il proprio messaggio attraverso la propria forma, il colore, la durezza, l'odore, la sua storia fatta di crepe, muffe.
Parlo della carta perché Munari, abilissimo in questi giochi logici di prestigio, si chiede: come faccio a fare un libro? E invece di rispondersi con le regole classiche: individuo una trama, dei personaggi, un'ambientazione, etc, Munari usa l'incontrovertibilità logica e alla domanda risponde con esattezza: per fare un libro ci vuole la carta; la tagli, ne fai delle pagine, le unisci insieme.
Ecco che Munari “ha fatto” il libro. Concretamente.
Ma è diventato un libro non libro, cioè un libro che non serve in quanto “libro”, perché è illeggibile. Questo però non significa che non sia “un libro”, Munari ce l'ha appena dimostrato!
Certo, in questi libri si omettono gli elementi formali che costituiscono il libro tradizionale, come il colophon o il frontespizio, e la lettura diventa pura lettura estetica: ora un taglio, ora una piega, ora un diverso timbro di spessore.
Munari, animo fanciullo, sembra rispondere in maniera giocosa e ironica a quei genitori e a quegli insegnanti che spesso rimproverano i bambini: Ma cosa fai? Studi o guardi il libro?
Sì, il libro si guarda.
Un'infrazione concettuale e strutturale questa, che nasce in seno a un pensiero logico estremante rigoroso, inflessibile. La logica di Munari on fa una piega.
Sembra di essere di fronte a quel genio del linguaggio che era Ludwig Wittgenstein quando analizzava il ruolo dell’immagine e della sua “struttura” nel descrivere la realtà (e il suo senso connesso alla possibilità di essere vera o falsa). Nel suo celebre “Tractatus” la proposizione linguistica è descritta come “l’espressione simbolica” di un fatto della realtà e il nome come “segno primitivo”.
Se adottiamo questo parametro per analizzare il libro illeggibile di Munari allora approdiamo anche noi al libro primitivo o al pre-libro ipotizzato anche da Maria Montessori.
Il libro è uno strumento di conoscenza, che alimenta la curiosità, aiuta a capire e per questo spinge a nuove letture.
Non è sempre però un rapporto facile, quello tra i bambini e i libri: spesso l'incontro avviene in un contesto di obbligo, in cui non si è liberi di scegliere quale libro leggere, in quanto tempo, per quante volte.
Al contrario, al lettore bisogna riconoscere alcuni diritti fondamentali, come ci ricordano Gianni Rodari o Daniel Pennac e tra questi diritti c'è anche quello di non leggere o di leggere ciò che si vuole, anche saltando le pagine.
Bruno Munari si chiedeva: “Il libro come oggetto, indipendentemente dalle parole stampate, può comunicare qualcosa?” (Bruno Munari, Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale, Laterza, 1981.
Se rispondiamo a questa domanda il libro illeggibile di Munari diventa allora anche un'interessante proposta didattica. Perché prima ancora delle storie, prima ancora delle parole, i bambini possono scoprire cos'è un libro giocando con i suoi materiali.
Munari sovverte la morale che premia il contenuto a scapito del contenitore.
Con i suoi libri illeggibili il libro contenitore è solo apparentemente privo di contenuto, in realtà è un contenitore in grado di ospitare tutti i contenuti che la nostra fantasia saprà riservargli.
Citando l’artista stesso, “è un libro di comunicazione plurisensoriale, oltre che visiva. Fu così che nacquero i “libri illeggibili”, così chiamati perché non c’è niente da leggere ma molto da conoscere attraverso i sensi” (Bruno Munari, Libri senza parole, in R. Pittarello, Per fare un libro, Milano, edizioni Sonda, 1993).
Nel segno della rarefazione visiva e della sperimentazione dei materiali, la produzione di “libri illeggibili” continua per Munari lungo tutto l’arco della propria vita. Nel 1955 alcuni suoi esemplari vengono esposti al MoMA di New York, dove nella Design Collection a tutt'oggi sono tuttora conservati 9 “libri illeggibili”.
Così come Gertrude Stein evocava la pluralità delle immagini che un solo nome evocava in chi lo leggeva nella celebre poesia che recita: “Una rosa è una rosa è una rosa”, allo stesso modo Munari col suo libro illeggibile ci parla di: un libro è un libro è un libro è un libro.
Mettendoci di fronte alle infinite possibilità che abbiamo noi tutti di dare senso e vita alle cose grazie al nostro sentire, alla nostra immaginazione, alla nostra creatività, andando contro corrente, ribaltando, se necessario, il senso comune. Ci basta un libro per farlo”.