Il mistero dell’origine. Miti Trasfigurazione

Informazioni Evento

Luogo
EX MUSEO CIVICO
Piazza Del Duomo (06049), Spoleto, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
01/07/2018
Patrocini

Enti promotori:

Fondazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto

Curatori
Quirino Conti
Generi
archeologia, arte antica, new media

La Fondazione Carla Fendi,nata per dare contributo e sostegno alla cultura, oggi – dopo la scomparsa della fondatrice e per sua volontà – sotto la guida di Maria Teresa Venturini Fendi, ha iniziato un nuovo percorso dedicato alla scienza: scienza come ricerca, intuizione, ma anche come forma d’Arte.

Comunicato stampa

La Fondazione Carla Fendi,nata per dare contributo e sostegno alla cultura, oggi – dopo la scomparsa della fondatrice e per sua volontà – sotto la guida di Maria Teresa Venturini Fendi, ha iniziato un nuovo percorso dedicato alla scienza: scienza come ricerca, intuizione, ma anche come forma d’Arte.
Tra le iniziative ideate e promosse dalla Fondazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto, domenica 1 luglio inaugura, nell’Armeria Lucrezia Borgia ex Museo Civico l’installazione IL MISTERO DELL’ORIGINE MITI TRASFIGURAZIONI, curata da Quirino Conti con la consulenza scientifica di Marco Galli, Sapienza Università di Roma, e di Laura Giuliano, Museo delle Civiltà di Roma, visitabile gratuitamente fino a domenica 15 luglio.

Lungo la Storia, attraverso secoli e geografie diverse, l’uomo ha sempre dimostrato un inesauribile bisogno di ricerca interiore, tra spiritualità e razionalità, misticismo e materialismo. L’installazione racconta questo impulso primario attraverso il racconto di quanto Oriente e Occidente, incontrandosi circa duemila anni fa, hanno saputo creare e costruire attorno all’aspirazione spiritualista e alla conoscenza. In una caverna atemporale, metafora suggestiva della conoscenza umana, trovano posto 23 opere: una serie di sculture e alcuni rilievi, di cui 14 antichi scisti orientali (II-IV sec. d.C.) provenienti dalla regione del Gandhāra insieme a 9 marmi classici occidentali (II sec. d.C.) di epoca greco-romana. Preziosi Buddha e Bodhisattva in meditazione, sui cui volti appare impressa la ricerca dell’Assoluto, assieme a creature mitiche o mitizzate di epoca greco-romana che raccontano quanto l’incontro di questi due mondi ha generato come patrimonio universale. Dentro questo racconto, attraverso le più diverse anime e spiritualità, in contesti culturali anche filosoficamente antitetici, un solo protagonista: il costante anelito dell’Essere verso il Vero e l’Assoluto.

«Di quel multiforme cosmo interiore, variamente interpretato dalle filosofie delle singole civiltà, ci giunge un’eco nelle opere di artisti classici e indiani, che così ci rivelano mondi diversissimi e al tempo stesso affini, il cui incontro nelle terre dell’antico Gandhāra ha generato un moderno senza fine. – spiega Quirino Conti – In quel luogo tra Occidente e Oriente, ove il volto di Apollo si è impresso su quello di Gautama Buddha, il pensiero greco ha dialogato con la dimensione estatica che affiora dagli scisti buddisti: tra logos e nirvāṇa, tra pensiero dialettico ed esperienza meditativa».

Nel percorso espositivo testimonianze e reperti provenienti da importanti musei e raccolte italiane: dall’ex Museo Nazionale d'Arte Orientale 'Giuseppe Tucci' di Roma (ora al Museo delle Civiltà), dal MAO (Museo di Arte Orientale) di Torino, dalle raccolte romane delle Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Parco archeologico del Colosseo, Centrale Montemartini.

MITI TRASFIGURAZIONI sarà inaugurata domenica 1 luglio insieme a una seconda installazione, LA SCIENZA (Chiesa della Manna d’Oro, 1-15 luglio), prodotta dalla Fondazione Carla Fendi in stretta collaborazione con INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare), che completa il discorso incentrato sul dualismo tra spiritualità e scienza iniziata con la mostra all’Armeria Lucrezia Borgia.