Il mondo in una stanza / L’eredità italiana nella Repubblica Dominicana
Due esposizioni temporanee dedicate alle collezioni extraeuropee dell’Università di Torino e ai loro rapporti con la Repubblica Dominicana.
Comunicato stampa
Il 7 ottobre 2021 aprono al pubblico due esposizioni temporanee dedicate alle collezioni extraeuropee dell’Università di Torino e ai loro rapporti con la Repubblica Dominicana, che il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude ha voluto ospitare per promuovere e valorizzare un prezioso patrimonio culturale del territorio altrimenti non fruibile per il pubblico.
Le esposizioni sono:
Il mondo in una stanza. Preziose testimonianze di culture extraeuropee dalle collezioni dell’Università di Torino, a cura di Cecilia Pennacini, e L’eredità italiana nella Repubblica Dominicana, a cura di Andrea Canepari.
Il mondo in una stanza. Preziose testimonianze di culture extraeuropee dalle collezioni dell’Università di Torino, espone presso l’Atelier delle Sale delle Arti una scelta di oggetti del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino (MAET), le cui complesse biografie evocano alcuni momenti cruciali della storia del mondo: la scoperta, la colonizzazione e l’evangelizzazione delle società indigene, la violenza, lo sfruttamento ma anche l’incontro tra culture e l’emergere di nuovi scenari globali.
Al centro del percorso due Zemí, antichi oggetti sacri risalenti al XIII e XV secolo dei Taíno che accolsero Colombo nell’isola da lui battezzata Hispaniola (oggi suddivisa tra Haiti e la Repubblica Dominicana) prima di estinguersi nell’arco di pochi decenni. Utilizzati nei rituali, gli zemí venivano realizzati in forme e materiali diversi. Quello in cotone del MAET è unico al mondo nel suo genere, l'altro è scolpito in legno.
La seconda sezione della mostra propone le antiche civiltà dell’Africa sub-sahariana, rappresentate da una scelta di statuette e manufatti congolesi acquisiti nel contesto coloniale, segnato da violenza e prevaricazione ma anche dalla scoperta di tradizioni artistiche straordinarie che hanno contribuito a rinnovare l’arte contemporanea.
C’è poi una terza sezione di ornamenti, diademi e armi cerimoniali dei Bororo del Mato Grosso, decorati con piume dai colori vivaci, testimonianza di una straordinaria tradizione artistica. Raccolti dai missionari, questi oggetti evocano anche i profondi mutamenti innescati dall’evangelizzazione.
Mostra a cura di Cecilia Pennacini
Enti promotori della mostra: UNITO e Sistema Museale di Ateneo
In collaborazione con il Ministero della Cultura della Repubblica Dominicana e l’Ambasciata Dominicana in Italia
Con la collaborazione del Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale