Il Moretto
Esposizione dell’Adorazione del Bambino restaurata grazie alla Fondazione Credito Bergamasco, prima di essere restituita alla parrocchia di Sant’Alessandro della Croce.
Comunicato stampa
Grazie alla Fondazione Credito Bergamasco è stato ultimato il restauro dell’Adorazione del Bambino di Alessandro Bonvicino detto “Il Moretto”. Prima di essere restituita alla parrocchia di Sant’Alessandro della Croce in Bergamo l’opera sarà esposta presso il Palazzo del Credito Bergamasco, dal 1° al 15 febbraio.
Alessandro Bonvicino detto “Il Moretto” è, assieme a Gerolamo da Romano detto “Il Romanino”, il maggiore pittore del Cinquecento a Brescia. Maestro di Giovan Battista Moroni, è giudicato tra i principali ispiratori di Caravaggio e della sua rivoluzione pittorica.
Le opere del Moretto sono conservate nei principali musei del mondo, dalla National Gallery di Londra al Metropolitan Museum of Art di New York. Lorenzo Lotto lo considerava “come un fratello”, suggerendolo, nel 1528, all’esigentissima committenza bergamasca della Misericordia Maggiore. È molto probabile che, prima di quella data, il pittore avesse già lavorato per Bergamo. Infatti l’Adorazione del Bambino è databile all’inizio degli anni ’20 del Cinquecento. Le delicate operazioni di restauro sono state condotte da Minerva Tramonti Maggi e da Alberto Sangalli - grazie al contributo della Fondazione Credito Bergamasco - sotto la direzione della dott.ssa Amalia Pacia, della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Milano.
“Sono numerose le novità emerse dopo l’intervento” - dichiara Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Creberg - “ma la principale è la luce. Il colore ha acquistato una lucentezza metallica impressionante. I grigi del Moretto sono celebrati nella letteratura artistica: nell’osservare il dipinto di Sant’Alessandro della Croce si assiste ad una vera sinfonia di grigi”.
Prima che torni in Sant’Alessandro della Croce il dipinto sarà visibile in Bergamo dal 1° al 15 febbraio, durante gli orari di apertura della filiale di Porta Nuova dell’Istituto di Credito; il pubblico dei visitatori - che aveva seguito numeroso l’iter dei lavori di restauro durante le mostre effettuate a ottobre e novembre 2011 - potrà pertanto ammirare l’opera nel suo pieno splendore.