Il Museo Digitale Diffuso di Leonardo da Vinci
Verrà inaugurato il museo che raccoglie una collezione di progetti di Leonardo da Vinci, fruibili in digitale a grandezza naturale direttamente nel reticolo urbano della città di Gradisca d’Isonzo.
Comunicato stampa
Il 18 ottobre alle ore 17.30, presso il piazzale Unità d’Italia di Gradisca, verrà inaugurato il museo che raccoglie una collezione di progetti di Leonardo da Vinci, fruibili in digitale a grandezza naturale direttamente nel reticolo urbano della città di Gradisca d’Isonzo.
Sono programmate visite guidate gratuite anche con visori e tablet, sempre disponibili al banco dell’infopoint.
Momento centrale del progetto “Leonardo/Gradisca 1519/2019”, realizzato dal Comune di Gradisca e diversi partner, è rappresentato dall’apertura del Museo Digitale Diffuso di Leonardo, che vuole raccontare il modo in cui la mentalità progettante di da Vinci gli consentì di sviluppare al tempo idee all’avanguardia e offre oggi degli spunti di riflessione per lo sviluppo collettivo, potenziando le scienze urbanistiche e ingegneristiche della nostra contemporaneità.
Il Museo Digitale Diffuso di Leonardo da Vinci consente al pubblico di passeggiare nel centro cittadino di Gradisca d’Isonzo e, attraverso l’ausilio di un’applicazione da scaricare in modo gratuito sul proprio smartphone, disporre di una collezione dei progetti di Leonardo, fruibili in digitale a grandezza naturale direttamente nel reticolo urbano della città.
Un museo virtuale dedicato alle sperimentazioni artistico-scientifiche di Leonardo: un itinerario digitale che vuole riscoprire la sua presenza sul territorio, un museo a cielo aperto che permette l’esplorazione fisica delle opere mai costruite, rispettando e valorizzando l’assioma dell’idea immateriale e rendendo visibile l’estetica artistica dei progetti del maestro e il suo metodo di apprendimento per esperienza (pilastro del processo creativo).
Durante la fruizione del percorso museale (che cambia la sua faccia di giorno e di notte, con contenuti extra visibili nelle ore serali), emerge anche il tema del binomio centro – periferia, che ben si presta ad essere trattato in chiave storica e attuale essendo il territorio del Friuli Venezia Giulia luogo di confine riconosciuto a livello geografico e storico, e come tale divenne interesse di Leonardo e della sua committenza, che voleva assicurare la protezione di domini più centrali (nel caso specifico, Venezia) identificando in questi territori una barriera contro l’invasione Ottomana.
La potenza con cui riemerge nella riflessione contemporanea tale binomio rende di interesse attuale la discussione anche a partire dalla lettura storica del panorama leonardesco. Il museo interattivo coniuga la serietà della ricerca storica, con un potenziale nel campo dell’apprendimento: la possibilità di interagire con le opere, e soprattutto con le opere dell’ingegno, permette di incentivare un apprendimento stimolante.
Il progetto è stato sviluppato localmente, e un comitato scientifico d’eccezione è stato riunito per il processo di referaggio: la Dott.ssa Sara Taglialagamba (Ècole Pratique des Hautes Ètudes, Sorbonne e Museo Galileo Firenze), il Dott. Dario Donetti (The University of Chicago, ex Galleria degli Uffizi di Firenze), la Dott.ssa Emma Jacoba Grootveld (Universiteit Leiden), la Dott.ssa Stefania Lacedelli, esperta di museografia digitale partecipativa (University of Leicester) e il dott. Tancredi Artico (Seal of Excellence, Università degli Studi di Padova).