Informazioni Evento

Luogo
WHITELABS
Via Gerolamo Tiraboschi 2, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
03/07/2012

ore 18.30

Artisti
Alessandro Bertinetto, Carlo Migliaccio, Marco Vallora
Curatori
Nicola Davide Angerame
Generi
presentazione, incontro - conferenza

In che senso un brano musicale può essere allegro, triste, malinconico, irriverente? La musica ha una dimensione etica? Il libro discute, confronta e critica le risposte che le teorie oggi più accreditate danno a queste e ad altre domande. Dal confronto con i filosofi il lettore è così sollecitato a proporre soluzioni argomentate anche in base alle sue esperienze di pratica e di ascolto musicale.

Comunicato stampa

Il pensiero dei suoni
di Alessandro Bertinetto
Bruno Mondadori Editore
saggio di filosofia della musica
incontro con l’autore 3 luglio 2012, ore 18,30

incontro con l’autore e con Carlo Migliaccio e Marco Vallora
introduce Nicola Davide Angerame
ingresso libero
copie del libro disponibili
segue rinfresco
La musica seduce la nostra sensibilità, ma eccita anche la nostra attività intellettuale, offrendo alla filosofia un campo particolarmente ricco e stimolante su cui esercitare le proprie riflessioni. Alessandro Bertinetto si interroga su alcuni tra i principali temi dell’estetica musicale: che cos’è la musica? La musica è l’unica arte dei suoni? Qual è il rapporto tra la musica e le altre arti? La musica è un puro gioco di sensazioni sonore o può comunicare contenuti e significati? Si può parlare di rappresentazione e di narrazione musicale? In che senso un brano musicale può essere allegro, triste, malinconico, irriverente? La musica ha una dimensione etica? Il libro discute, confronta e critica le risposte che le teorie oggi più accreditate danno a queste e ad altre domande. Dal confronto con i filosofi il lettore è così sollecitato a proporre soluzioni argomentate anche in base alle sue esperienze di pratica e di ascolto musicale

Alessandro Bertinetto insegna Estetica e svolge attività di ricerca presso l’Università di Udine e la Freie Universität di Berlino. Ha pubblicato numerosi scritti in Italia e all’estero. Tra i volumi più recenti: Lineamenti di storia dell’estetica (con F. Vercellone e G. Garelli, il Mulino, Bologna 2008), Leggere Fichte (a c. di, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2009), La forza dell’immagine (Mimesis, Milano 2010).

Carlo Migliaccio (Lecco, 1959), laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, ha studiato Composizione sperimentale presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano con Niccolò Castiglioni e Luca Lombardi. Diplomato in Pianoforte principale presso lo stesso Conservatorio, dottore di ricerca in Filosofia all’Università di Tolosa, docente di ruolo in Storia e Filosofia, svolge attività di ricerca nel campo della filosofia della musica; dal 1993 collabora al Seminario permanente di Filosofia della musica, fondato da Giovanni Piana, presso l’Università degli Studi di Milano.

Marco Vallora è nato il primo gennaio del 1953 a Torino, dove ha lavorato come critico cinematografico, come storico dell’arte e consulente editoriale presso la casa editrice Einaudi. Si è laureato con dignità di stampa, relatore Gianni Vattimo, Claudio Magris, Gianni Rondolino e Lionello Sozzi, con una tesi sul Metaromanzo e l’autorispecchiamento nelle arti.
Ha tradotto e prefato (Barthes, Truffaut) libri di cinema e di semiotica, di letteratura e di arte, collaborato a diverse riviste, tra cui Paragone, La Rivista di Estetica, Nuovi Argomenti, L’Indice, Liberal, Leggere. Oppure riviste specializzate in arte, come Art Dossier, il Terzo Occhio, ecc.
Collabora e ha collaborato a quotidiani e settimanali: tra questi La Repubblica, La Stampa, Panorama, L’Europeo, gli inserti culturali del Giornale e di Il Sole Ventiquattrore, e curato molte trasmissioni, su Radio Tre e Radio Svizzera, Rai Sat e Rai Tre. Ha diretto una rivista di cinema,
Essai. Ha dedicato saggi a Barthes, Proust, Butor, Picasso e le avanguardie, Ejzensejn, Balasz, Godard, Roberto Longhi, Giovanni Arcangeli, Gianni Testori, Schnitzler, Gide, Cocteau, Simenon, Pasolini, Zavattini, Palazzeschi, Paul Morand, Malerba, Valery Larbaud, Paul Léautaud, Lalla Romano ed altri.
Si è occupato di fenomenologia degli stili e del problema estetico del rapporto tra le varie arti: la pittura e la scrittura, la musica e la pittura, il cinema e il romanzo, l’architettura, le arti figurative e il cinema. Ha curato mostre o presentato, in catalogo, artisti come Salvator Rosa, Cézanne, Manet, Monet, Giacometti, Vallotton, Soutine, Schoenberg pittore, Carrà, Casorati, De Chirico, Savinio, De Pisis, Maccari, Manzù, Burri, Arturo Martini, Sutherland, Ferroni, Clerici, Carol Rama, Guccione, Mattioli, Congdon, Afro, Marca-Relli, Vallorz, Vignozzi, Pericoli, Giancarlo Vitali, Forgioli, Mitsouchi, Music, Ruggeri, Francese, Zigaina, Tom Corey, Armodio, Zavattini, e tenuto a battesimo alcuni giovani pittori, come Velasco, Papetti, Pignatelli, La Casella, La Cognata, Frangi, Martinelli, Guida e molti altri.
Ha scritto con Gae Aulenti un volume sulle strutture del melodramma: Il Quartetto della Maledizione, edito da Ubu Libri, e si occupa di musica classica e regia d’opera lirica per riviste specializzate, come Musica Viva, Opera Londra, Amadeus. E’ spesso convocato come giurato in
concorsi di pittura e scultura, tra gli altri all’Accademia Albertina di Torino, del Museo di Arte Moderna di La Spezia, per il premio Felice Casorati di Torino o quello Costantino Nivola di Scultura.
Ha curato e introdotto per Einaudi il volume di epistolario di Truffaut , Autoritratto, e per la Longanesi un volume sulla letteraura e la pittura di Leo Longanesi, insieme a Giuseppe Appella.
Ha scritto testi sulla fotografia, su Sophie Calle, Claude Cahun e una monografia su Nadar per la Longanesi. E molte prefazioni a cataloghi di fotografia, Cottinelli, Bruna Biamino, Lanzardo ecc.
Ha curato gli Scritti sull’arte e su Manet di Mallarmé, presso l’editore Medusa.
Ha fornito la voce Arte del Novecento per l’Enciclopedia Utet del Novecento. Ha scritto la voce La scenografia degli artisti, per la Storia del Teatro, a cura di Guido Davico Bonino, editore Einaudi. E diverse voci monografiche (Michaux, Barthes, Valery L.) per il Dizionario dei Personaggi della Letteratura Francese della Utet e della Storia della Letteratura Italiana Giunti, a cura di Enzo
Siciliano.
Tiene abitualmente conferenze e presentazioni di libri e di mostre, tra cui una serie di conferenze sulla storia dell’arte contemporanea per l’ACI (Associazione Culturale Italiana) o di storia dell’opera lirica, per vari enti musicali, per cui cura i programmi di sala. Tra questi La Scala, il Regio di Torino, la Fenice, l’Opera di Roma, il Maggio Musicale di Firenze o il Massimo di Palermo.
Attualmente è critico d’arte per La Stampa e lo Specchio. Insegna Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Urbino ed è stato chiamato dal professor Bruno Adorni per tenere un corso di storia dell’arte e storia della critica alla Facoltà di Architettura di Parma. Al Politecnico di Milano tiene corsi di Estetica dal 2003.