Il Pensiero Sotterraneo / Thinking Underground
Parking 095 presenta il progetto Il Pensiero Sotterraneo / Thinking Underground a cura di Katiuscia Pompili. Underground è lo spazio che ospiterà la mostra: tre stanze sotterranee in un grande capannone autogestito in cui convivono differenti nuclei associativi.
Comunicato stampa
Il pensiero sotterraneo/ Thinking Underground
a cura di Katiuscia Pompili
Il 25 gennaio 2014 l’associazione no profit Parking 095, in occasione di Art City White Night, presenta Il Pensiero Sotterraneo / Thinking Underground a cura di Katiuscia Pompili.
Il progetto espositivo verrà ospitato da Senza Filtro, ex fabbrica Samp Utensili, in via Stalingrado 59, struttura rigenerata e gestita dall’associazione Planimetrie Culturali.
Il Pensiero Sotterraneo / Thinking Underground è un omaggio alla fervente attività culturale che animò la città di Bologna durante gli anni di piombo, periodo di grandi sperimentazioni artistiche, musicali e critiche. L’ibridazione di più linguaggi e l’unione tra vita e arte promossero l’attività dei critici militanti, inaugurando un nuovo modo di fare cultura capace di unire alla pluralità di linguaggi artistici, il dialogo e l’impegno sociale.
Underground è sinonimo sia di controcultura, sia di “una vita che si sviluppa sottoterra, che riconverte le scorie del mondo di superficie in nuove aspettative comuni”.
Il termine underground designa anche lo spazio espositivo: la mostra si terrà nei sotterranei del capannone industriale e accoglierà l’opera di Ciro Vitale, il collettivo Fare Ala, Oblivious Artefacts [Ignazio Mortellaro], il progetto musicale Operatore e il collettivo VVVB.
Il 24 gennaio la preview della mostra si accompagnerà alla performance organizzata da Nosadelladue, To walk is easy. Just go. creata e messa in scena da Kyla Davis.
Il 25 alle ore 20.00 avrà luogo l’inaugurazione dell’esposizione in occasione della notte bianca, introdotta dalla performance sonora del gruppo Operatore, lavoro che si sviluppa sull’interazione casuale tra suoni e partecipanti.
La mostra sarà visitabile fino al 14 febbraio su prenotazione.
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On 25th January 2014 the non-profit organization Parking 095, on the occasion of Art City White Night, presents Il Pensiero Sotterraneo / Thinking Underground by Katiuscia Pompili.
The exhibition will be hosted by Senza Filtro, ex-factory Samp Utensili, via Stalingrado 59, a building restored and managed by the Planimetrie Culturali organization.
Il Pensiero Sotterraneo / Thinking Underground is a homage to the intense Bologna’s cultural activity between 1970s and 1980s, a period of big art, music and criticism experiences. The hybridization of more languages and the union between life and art promoted militant criticism, and introduced a new way of making culture that unite dialog and social commitment to the multiplicity of art languages.
Underground stands for both counterculture and “a life that evolves underground, that converts outside world scum into new common expectations”.
The word underground defines the exhibition area too. The exhibition will be held in the factory basement and will house Ciro Vitale work, Fare Ala group, Oblivious Artefacts [Ignazio Mortellaro], Operatore music project and VVVB group.
On 24th January, along with the exhibition preview, there will be To walk is easy. Just go performance organized by Nosadelladue, produced by Kyla Davis.
On 25th January, at 8pm, the exhibition will be inaugurated on the occasion of the Italian festival “notte bianca” and will be introduced by Operatore music performance based on the random interaction between sounds and participants.
You can visit the exhibition until 14th February with advance reservations.
Per info:
3280748210 e 3883296638
[email protected]
www.planimetrieculturali.org
www.artefiera.it
Ciro Vitale, classe 1975, vive e lavora a Scafati (Sa). Diplomato in Decorazione presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, nella sua attività espositiva annovera mostre personali e numerose partecipazioni a collettive e rassegne nazionali e internazionali. L’esperienza creativa dell’artista si è caratterizzata negli anni per un interesse costante verso temi sociali e politici di stringente attualità, ma anche sottratti a una storia prossima; sono temi che Vitale affronta ricucendoli attraverso un filtro memoriale grazie al quale il suo lavoro assume sovente toni di lirica evocazione. Nel 2008 è selezionato dalla Fondazione Antonio Ratti di Como, per partecipare alla 14° edizione del Corso Superiore di Arti Visive, con Yona Friedman come visiting professor. Il 2012 lo vede impegnato come ideatore e promotore del progetto Di.St.Urb. (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi) esperienza che intende indagare, attraverso il contributo di artisti, critici, filosofi, economisti e studiosi, l’impatto della crisi politico/finanziaria sulla società. Ha partecipato all’VIII edizione della Shiryaevo Biennale of Contemporary Art in Russia con il progetto Est Memoriale realizzato con Pierpaolo Patti.
Fare Ala è un collettivo transnazionale che nasce a Palermo nell’autunno del 2009 dall’incontro di artisti italiani, spagnoli e francesi accomunati dall’esigenza di creare un luogo di discussione e di confronto intorno alla questione relativa al rapporto tra pratiche artistiche e dimensione urbana e sociale. Intorno a questa riflessione confluiscono esperienze, percorsi ed orientamenti teorici anche molto differenti tra loro che conducono alla realizzazione di progetti artistici incentrati sulla valorizzazione delle diversità, l’apertura a continue collaborazioni e la moltiplicazione dei linguaggi espressivi. I membri del collettivo operano attualmente in varie città europee ed extraeuropee quali Murcia, Palermo, Lille e Córdoba (Argentina) e condividono modi operandi caratterizzati da una costante attenzione agli specifici aspetti storici, relazionali e politici dei contesti urbani a cui si riferiscono.
Oblivious Artefacts [Ignazio Mortellaro] è un progetto di sperimentazione visiva, un collettivo di artisti composto da Ignazio Mortellaro, Marco Morici, José Florentino e Luca Mortellaro. Il collettivo sviluppa una ricerca che verte sull’individuazione delle interazioni tra uomo e spazio, tra paesaggio naturale e ambiente costruito. Questa ricerca li porterà a utilizzare inizialmente il video come strumento di indagine dell’ambiente per poi ampliare i propri confini professionali e sviluppare uno studio vero e proprio sulla percezione della realtà e sull’immagine nelle sue svariate forme, oggettiva, iconica, onirica etc. Una sorta di paziente ricerca sulle cose, piccole e grandi, sull’anatomia umana e sui paesaggi. Oblivious Artefacts è anche un'etichetta visiva che ha lavorato con molte etichette underground di musica elettronica tra cui, Prologue, Edit Select, Ear to Ground, Meerestief , Lineal Records. Il 2009 vede inoltre entrare Oblivious nella famiglia della Stroboscopic Artefacts, etichetta di musica techno con base a Berlino, per la quale realizza i teaser di ogni release, i visuals per gli showcase e l'intero progetto grafico.
Operatore nasce nel 2012 agisce esclusivamente su macchine che diano la possibilità dell'errore:
synth, strumenti elettronici autocostruit, giocattoli sonori e circuit bending. l'interazione col pubblico, durante le performance, è il suo fine ultimo poiché la musica è del tutto accidentale e non prevede operazioni preliminari di alcun genere, men che meno una forma, sia pure embrionale, di arrangiamento e composizione. Operatore viene prodotto e distribuito da Officina Ortopedica, etichetta noise-industrial che recupera e trasforma vecchie musicassette.
VVVB nasce a Bologna nel 2011 come gruppo di artisti anonimi. Alla base di quest’idea vi è la necessità di creare un sodalizio intellettuale, senza una connotazione ideologica specifica, tra persone che lavorano nel campo dell’arte. Di conseguenza VVVB è un gruppo aperto, che accoglie di volta in volta le proposte e i progetti di diversi artisti e curatori. Questo modus operandi consente sia di rispettare le personali ricerche artistiche di chi aderisce al gruppo, sia di creare operazioni stilisticamente ibride e libere dall’esigenza (spesso imposta) della “riconoscibilità”. A suo modo VVVB rivendica la possibilità che l’arte venga percepita e vissuta a prescindere dalle etichette, inoltre promuove lo scambio e il confronto tra le idee.
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Ciro Vitale, born in 1975, lives and works in Scafati (SA). He graduated in Decoration at Naples Academy of Fine Arts. Among his experiences he includes solo exhibitions and several participations at group exhibitions and national and international shows. His creative experience is characterized by a constant interest towards present and coming social and political subjects that Vitale deals with by reducing them through a memory filter. Thanks to this his work acquires an evocative tone. In 2008 Como’s Antonio Ratti foundation selected him to participate to the 14th edition of “Corso Superiore di Arti Visive” (Superior course of visual arts), with Yona Friedman as visiting professor. In 2012 he created and promoted Di.St.Urb. project that, with the contribution of artists, critics, philosophers, economists and scholars, examines the impact of the financial and political crisis on the society. He participated to the 8th edition of Shiryaevo Biennale of Contemporary Art in Russia with the Est Memoriale project realized with Pierpaolo Patti.
Fare Ala is a cross-border group that arises in Palermo in Autumn 2009 and is a union of Italian, Spanish and French artists that want to create a discussion and comparison situation about the relationship between art experiences and social and urban dimension. This project unites different experiences, paths and theoretical orientations that value diversity, continuous partnerships and growth of expressive languages. The members of this group work in several European and non-European cities as Murcia, Palermo, Lille and Cordoba (Argentina) and they focus on the historical, political and relationship perspectives of their urban contexts.
Oblivious Artefacts [Ignazio Mortellaro] is a visual experimentation project, a group of four artists, Ignazio Mortellaro, Marco Morici, José Florentino and Luca Mortellaro. They want to identify interactions between man and space, natural and unnatural environment. At the beginning they used images as study instrument but then they realized a real research on reality perception and images in their several forms as objective, iconic, oneiric, etc. A research on small and big things, human anatomy and landscapes. Oblivious Artefacts also is a visual company that worked with several electronic music record companies such as Prologue, Edit Select, Ear to Ground, Meerestief and Lineal Records. In 2009 Oblivious joined Stoboscopic Artefacts, a Berlin techno music company.
Operatore is born in 2012 and operates only on machines that allow errors: synth, self-made electronic tools, sound toys and circuit bending. Its aim is the interaction with public since music is completely accidental and doesn’t have arrangement and composition. Operatore is produced and distributed by Officina Ortopedica, a noise-industrial company that recycles old tape cassettes.
VVVB is born in Bologna in 2011 and is a group of anonymous artists. It wants to create an intellectual partnership, without a particular ideological feature, among people who work in the art field. It is an open group that respects the personal art research of the participants and creates hybrid and free experiences. VVVB wants that art is perceived beyond labels and promotes ideas exchange and comparison.