Il piacere di collezionare
Le opere della collezione Khalil Nahoul saranno in dialogo con le opere della collezione di Antonio Calderara.
Comunicato stampa
Inaugura sabato 5 luglio nell’ambito della decima edizione di Studi Aperti la mostra “Il piacere di collezionare” curata da Gilbert Perlein, alla Fondazione Calderara di Vacciago in collaborazione con il Museo MAMAC di Nizza, con il supporto organizzativo dell’associazione Asilo Bianco di Ameno. Fino al 5 ottobre opere della collezione Khalil Nahoul saranno in dialogo con le opere della collezione di Antonio Calderara. Presenti artisti come Pierre Soulages, Hans Hartung, Frédric Benrath, Francis Bacon, Ernest Pignon-Ernest, Vladimir Vélickovic, René Laubiès, Joan Mirò, per una selezione di opere che meglio creano un legame con lo spirito del luogo.
Le opere della donazione Nahoul trovano infatti un interessante dialogo con i lavori della Fondazione Calderara condividendone periodo storico (anni ’60-‘70), formato (generalmente piccole dimensioni) e scelte stilistiche. In entrambe le collezioni – quella di Antonio Calderara e quella di Nizza - sono presenti pitture, incisioni, litografie, stampe e acquerelli di grande intimità, raffinato valore estetico e commovente lirismo.
La mostra nasce da una nuova collaborazione tra i due spazi espositivi, resa possibile grazie al sostegno della Fondazione CRT per il progetto Dialoghi Internazionali.
Nell’ambito di questo scambio, è in programma una mostra a Nizza nel 2015 con opere del gruppo Zero della Fondazione di Vacciago.
Gilbert Perlein, Direttore del Mamac, precisa così la collaborazione per questa mostra: “Da sempre il MAMAC sottolinea il legame privilegiato che unisce la regione di Nizza e l’Italia del nord. Numerose esposizioni sono state la dimostrazione dell’intenso momento che l’Arte Povera ha rappresentato sulla scena artistica degli anni ’60. Insieme ad artisti del tenore di Giovanni Anselmo, Gilberto Zorio, Pier Paolo Calzolari, Michelangelo Pistoletto, Janis Kouneliis e Giulio Paolini ma anche Mimmo Rotella o Enrico Baj, anche la giovane creazione italiana è allo stesso modo rappresentata: Luigi Stosia, Botto e Bruno, Alfredo Romano, Enrica Borghi, Luca Pignatelli e Paola Risoli. In parallelo il museo sviluppa una politica di prestito d’opere internazionale che trova da ormai qualche anno una particolare risonanza in Italia, con l’esposizione di opere maggiori di Arman, Niki de Saint Phalle, Warhol e César, specialmente presso la Fondazione Novara Sviluppo, a Palazzo Bricherasio a Torino, al Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) a Milano, così come alla Triennale di Milano. Il progetto con la Fondazione Calderara porta avanti questo dialogo transfrontaliero”.
Il pittore Antonio Calderara fu un autorevole rappresentante del nuovo astrattismo degli anni '50 e '60. Costituì la sua collezione mediante scambi con artisti suoi contemporanei e volle allestirla in forma di museo aprendo al pubblico la sua casa-studio di Vacciago sulla sponda orientale del Lago d'Orta. Nel complesso delle opere esposte affiancò a 56 sue opere altre 271 di 133 diversi artisti ai quali era stato accomunato da rapporti di amicizia o di affinità di ricerca. Un raro esempio di collezione, rigorosa e coerente, costruita sullo scambio e sul dono. La Fondazione Calderara opera dal 1979, tra gli artisti esposti: Lucio Fontana, Piero Manzoni, Yves Klein, Max Bill, Victor Vasarely, Arnaldo Pomodoro.
Khalil Nahoul è un amatore d'arte per il piacere di collezionare. Abita a Parigi, a Nizza e in Libano. Ha recentemente donato al Museo d’arte contemporanea di Nizza (Mamac) un insieme di 94 opere di pittura, disegni e stampe tra cui Francis Bacon, Hans Hartung, Pierre Soulages, Mark Tobey ed Ernest PignonErnest, solo per citarne alcuni. Questo importante corpo di opere del dopoguerra completa la collezione del Mamac dedicato all'astrazione lirica e alla pittura figurativa.