Il Piedistallo Vuoto. Fantasmi dall’Est Europa

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO
Via Dell'archiginnasio 2, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì - Domenica 10.00 - 18.30
Lunedì 27 Gennaio apertura straordinaria

Vernissage
23/01/2014

ore 20 su invito

Contatti
Email: mca@comune.bologna.it
Artisti
Kateřina Šedá, Mircea Cantor, Ciprian Mureșan, Goran Trbuljak, Marina Abramovic, Ion Grigorescu, Said Atabekov, Yerbossyn Meldibekov, Gintaras Didžiapetris, Roman Ondak, Monika Sosnowska, Adrian Paci
Curatori
Marco Scotini
Generi
arte contemporanea, collettiva

Le opere esposte documentano la grande vitalità delle ricerche artistiche dei paesi dell’Est europeo, in un arco temporale che va dal decennio che si conclude con la caduta del Muro di Berlino fino a oggi, mentre la scelta degli artisti va dai protagonisti degli anni Settanta fino agli operatori più giovani, ormai noti in tutto il mondo.

Comunicato stampa

La mostra Il Piedistallo Vuoto, dedicata agli artisti dell’Est europeo, è il modo con cui Arte Fiera vuole testimoniare concretamente il ruolo essenziale che il collezionismo dei privati ha svolto e svolge nel sistema dell’arte italiano, consentendo con i prestiti la realizzazione di mostre temporanee e la creazione di collezioni permanenti in numerosi musei.
Questa mostra nasce grazie alla partnership che Arte Fiera ha realizzato con alcuni fra i più importanti collezionisti privati italiani, che sentiamo di dover ringraziare per il grande spirito di collaborazione dimostrato, nonché per la lungimiranza delle loro scelte.

Collezioni italiane e artisti internazionali mettono in scena i fantasmi dell’Est Europa e i presagi dalla sua storia recente. A Bologna, dal 24 gennaio al 16 marzo prossimi nei suggestivi spazi del quattrocentesco Museo Civico Archeologico, Arte Fiera presenta Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa, una grande rassegna sulla scena artistica dell’area post-sovietica contemporanea.

“Ma non sarà una mostra sulla nostalgia del passato – sottolinea il curatore Marco Scotini che da anni segue con interesse i rappresentanti di questa congiuntura artistica con esposizioni di ricerca e di successo internazionale – sarà invece una mostra che già dal titolo racconta un mondo ancora vivente, una potenzialità”. Allo stesso tempo, spiega il curatore, allude a un momento di attesa e di passaggio, ai fantasmi che lo popolano, a qualcosa che ritorna ma ancora non c’è stato.

Così Il Piedistallo vuoto riunisce una costellazione di più di 40 artisti di 20 Paesi dell'Est Europa e dell'ex URSS, per un totale di 100 opere: a partire dagli anni Settanta e intorno a due importanti assi temporali: il 1989 con la caduta del muro di Berlino e il 1991 quando si dissolsero l'Unione Sovietica e il Patto di Varsavia. A vent’anni anni di distanza, video, performances, installazioni, fotografie, disegni e lavori pittorici di molti degli artisti che non avevano trovato spazio all’interno della cultura socialista come di quelli della giovane generazione che ha riscosso un ampio riconoscimento internazionale saranno al centro di questo grande evento espositivo.

Questi gli artisti: Marina Abramovic, Vyatscheslav Akhunov, Victor Alimpiev, Pawel Althamer, Evgeny Antufiev, Janis Avotins, Said Atabekov, Miroslav Balka, Mircea Cantor, Gintaras Didžiapetris, Thea Djordjadze, Petra Feriancova, Yona Friedman, Dmitry Gutov, Ion Grigorescu, Igor Grubic, Petrit Halilaj, Lukáš Jasanský e Martin Polák, Ilya e Emilia Kabakov, Július Koller, Jiri Kovanda, Elena Kovylina, Robert Kuśmirowski, Armando Lulaj, David Maljkovic, Vlado Martek, Yerbossyn Meldibekov, Ivan Mikhailov, MoAA (Dorothy Miller), Ciprian Muresan, Deimantas Narkevicius, Roman Ondak, Adrian Paci, Tobias Putrih, Anri Sala, Kateřina Šedá, Nedko Solakov, Monika Sosnowska, Tamas St. Auby, Miroslav Tichý, Jaan Toomik, Victor Man, David Ter-Oganian e Alexandra Galkina, Goran Trbuljak, Artur Zmjewski.

In mostra le collezioni più autorevoli, tra cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Nicola Trussardi, la Collezione Enea Righi, Collezione La Gaia di Torino, Collezione Maramotti, Collezione Unicredit, Collezione Gemma Testa, Collezione Consolandi, Collezione Agiverona, Fondazione Morra-Greco, Collezione Cotroneo, Collezione Vittorio Gaddi, Fondazione Videoinsight.