Il posto delle favole
Per tre settimane il piccolo comune reatino diventerà la scenografia per fiabe e favole, classiche o contemporanee, illustrate da ventidue artisti, italiani e stranieri, che esporranno le loro opere presso la Sala Consiliare del Comune di Rivodutri.
Comunicato stampa
Prosegue la prestigiosa programmazione di arti figurative promossa dal Comune di Rivodutri con IL POSTO DELLE FAVOLE, una mostra collettiva internazionale di illustrazione per l’infanzia, a cura di Barbara Pavan. Per tre settimane il piccolo comune reatino diventerà la scenografia per fiabe e favole, classiche o contemporanee, illustrate da ventidue artisti, italiani e stranieri, che esporranno le loro opere presso la Sala Consiliare del Comune di Rivodutri (Piazza del Municipio) a partire da sabato 10 agosto 2013 (inaugurazione dalle ore 18 alle ore 24) fino al 31 agosto.
Il progetto intende offrire al pubblico un panorama internazionale dell’illustrazione per bambini, mettendo a confronto le diverse tecniche espressive, dall’acquerello al disegno digitale. In mostra opere di: Maelle Delavaud-Couedel (Francia), Dalia Del Bue, Tamara Duran Salguero (Spagna), Marta Farina, Irene Fenollar (Spagna), Tesa Gonzales (Spagna), Fatemeh Haghnejad (Iran), Keziat, Ilaria Novelli, Ninon Pelletier (Canada), Enrica Pizzicori, Natalie Pudalov (Germania), Lucia Ricciardi, Cecilia Rinaldi, Andrea Rivola, Nooshin Safakhoo (Iran), Sonsenzansie, Luca Vannozzi, Julio Vanzeler (Portogallo), Carola Vergara (Cile), Valeria Zaccheddu, Catherine Zarip (Estonia).
‘Il posto delle favole – scrive Tatiana Rossi nell’introduzione alla mostra - è in ognuno di noi. È il luogo dell’anima in cui risiede la forza primaria dell’infanzia. E non importa chi siamo, quale sia il nostro tempo, o la nostra provenienza. Qualsiasi sia la nostra storia, c’era una volta e c’è ancora, in ciascuno di noi, il bambino che siamo, che siamo stati e che in qualche modo, coscientemente o no, continuiamo ad essere. Una mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia così intitolata - “Il Posto delle Favole”, per l’appunto – non può dunque che fare appello a questo comune terreno esperienziale, alimentando nel bambino di oggi o ridestando nel fanciullo di ieri un patrimonio emozionale originario e fondante della personalità. Lo si potrebbe concepire come un viaggio al principio dell’uomo, l’occasione per stimolare epifanie inaspettate, per risvegliare visioni, suoni, odori sedimentati, per attivare una comune percezione del mondo, pre e transculturale, anteriore ai condizionamenti sociali ed oltre la logica del contesto spaziotemporale. In questa chiave, trova ragione anche la scelta di collocare l’evento in un piccolo borgo immerso nel verde, defilato dall’ambiente e dalle dinamiche urbane. Un luogo in grado di mantenere maggiormente inalterato, rispetto all’habitat cittadino, il rapporto originario tra uomo e natura, di preservare l’immediatezza della loro connessione e l’affinità dei rispettivi ritmi vitali.(…)
(…)“Il Posto delle Favole” è occasione per un viaggio all’origine dell’uomo – come individuo, nel suo rapporto col mondo, nel suo significato di umanità – e per comprendere come, al di là dei destini personali e delle coordinate storico-culturali, non abbiamo mai smesso di essere ciò che siamo sempre stati.’