Il Presente non Basta

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA POGGIALI
via Garibaldi 8 , Pietrasanta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
18/08/2016

ore 19-24

Artisti
Roberto Barni, Adolfo Natalini
Generi
arte contemporanea, doppia personale

La Galleria Poggiali inaugura Il Presente non Basta un progetto appositamente pensato da Roberto Barni (Pistoia, 1939) e Adolfo Natalini (Pistoia, 1941), per la sede di Pietrasanta della galleria fiorentina.

Comunicato stampa

GALLERIA POGGIALI

Roberto Barni
Adolfo Natalini

IL PRESENTE NON BASTA

Inaugurazione giovedì 18 agosto 2016 ore 19-24
18 agosto 2016 – 2 settembre 2016
Via Garibaldi 8, Pietrasanta

La Galleria Poggiali inaugura giovedì 18 agosto 2016 Il Presente non Basta un progetto appositamente pensato da Roberto Barni (Pistoia, 1939) e Adolfo Natalini (Pistoia, 1941), per la sede di Pietrasanta della galleria fiorentina.
Il nuovo progetto dei due artisti toscani, insieme fondatori della scuola di Pistoia, li riporta ad esporre insieme a distanza di più di 30 anni dall’ultima mostra realizzata congiuntamente.
In mostra una serie di lavori su carta di Adolfo Natalini iniziatore nel 1966 del Superstudio nell’ambito dell’architettura radicale, dai primi anni ’70 ad oggi, due in particolare del 2016 mai esposti, ed una grande scultura, Remar contro, in bronzo di Roberto Barni.

In un momento di grande attenzione per le sperimentazioni del Superstudio, celebrate adesso al MAXXI di Roma ed al Pac di Milano, ma esposte già negli anni ’70 al Moma e in seguito al Pompidou, i lavori su carta di Adolfo Natalini esposti a Pietrasanta, a partire da un Monumento Continuo fino a lavori recenti, dialogano con la grande scultura Remar contro di Roberto Barni, reduce dalla mostra “Capogiri” a Madrid alla galleria Marlborough, a Beijing al Parkview Green Museum con “Challenging Beauty – Insights of Italian Contemporary Art” a cura di Lorand Heghy, e dal progetto ambientale Giri e Capogiri nelle Langhe presso la Fondazione Gallo.

In mostra a Pietrasanta troviamo un lavoro degli esordi di Natalini, Monumento Continuo su montagne (rivisitato anche in un’opera del 2015) che fa riferimento ad una dimensione distopica, portando alle estreme conseguenze un pensiero radicale che in qualche modo è premonitore ed ammonitore, tratteggiando una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista, una società fittizia nella quale le tendenze sono portate a estremi apocalittici.
Da tale assunto l’intreccio con l’opera Remar contro di Roberto Barni, nella quale una bagnarola, condannata all’immobilità per il remare contrario dei due occupanti, sintetizza la medesima condizione asfittica del presente: il passato rema contro il futuro, il futuro contro il passato, stritolando di fatto il presente, limitato ad una condizione di immobilismo.
Il presente medesimo, colto nel proprio arrancare trasposto in un’imbarcazione incerta, e nell’affannarsi perenne per affermare la sopravvivenza di sé stesso, non è altro che la fotografia tratteggiata con un’adeguata ironia degli accadimenti dei nostri giorni.

Di Adolfo Natalini, oltre a quello degli esordi, sono presenti in mostra lavori su carta del 2015 “Architetture dipinte da me medesimo”, tutte nel formato 55x75 centimetri, rivisitazione pittorica di architetture e pezzi di città costruite dai Natalini Architetti; Lo stesso Natalini afferma che “Se guardo le mie architetture dalla distanza in cui le hanno disposte il tempo e i luoghi, le guardo come paesaggi e posso tentare di dipingerle, come un dilettante appassionato”. In alcune, inoltre, esiste un ulteriore forte legame con l’opera di Barni, come le viste di Helmond e Doesburg in Olanda, luoghi che ospitano sculture monumentali di Roberto Barni.
Con la progressione cronologica, i lavori di Natalini recuperano dunque una concreta possibilità di affermazione vitale del presente nella loro reale emanazione dall’esistente.

ROBERTO BARNI
Roberto Barni è nato a Pistoia (Italia) nel 1939. Vive e lavora a Firenze. Ha cominciato a esporre nel 1960. Nel 1965 è invitato a Revort I. Documenti di arte oggettiva in Europa, la mostra della giovane avanguardia Europea, alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo. A partire dagli anni '60 e '70, la sua attività espositiva si evolve fino ad oggi attraverso mostre personali e collettive a livello internazionale. Di Barni vanno inoltre ricordate, oltre alla partecipazione alla Biennale di Venezia (1980, 1984 e 1988), l’invito al l’Hirschhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, al Los Angeles County Museum of Art di Los Angeles, al Cobra Museum di Amsterdam ed in tutte le maggiori rassegne internazionali dall’inizio degli anni ’80 ad oggi.
Nel 2015 ha realizzato il progetto ambientale Giri e Capogiri nelle Langhe presso la Fondazione Gallo. Nel 2016 ha esposto a Madrid alla galleria Marlborough e a Beijing al Parkview Green Museum, con la mostra “Challenging Beauty – Insights of Italian Contemporary Art” a cura di Lorand Heghy.

ADOLFO NATALINI
Adolfo Natalini è nato a Pistoia nel 1941. Dopo un’esperienza pittorica, che si rifletterà nel suo costante uso del disegno, si laurea in architettura a Firenze nel 1966 e fonda il Superstudio (con Cristiano Toraldo di Francia, Gian Piero Frassinelli, Roberto e Alessandro Magris, con Alessandro Poli tra il 1970 e il 1972) iniziatore della cosiddetta “architettura radicale”, una delle avanguardie più significative degli anni ‘60 e ‘70.
I progetti del Superstudio (1966-86) sono apparsi in pubblicazioni e mostre in tutto il mondo e sue opere fanno ora parte delle collezioni di musei come il Museum of Modern Art New York, Israel Museum Jerusalem, Deutsches Architekturtmuseum Frankfurt am Main, Centre Pompidou Paris.
Dal 1979 Adolfo Natalini ha iniziato una sua attività autonoma e si è concentrato sul progetto per i centri storici in Italia e in Europa, ricercando le tracce che il tempo lascia sugli oggetti e sui luoghi e proponendo una riconciliazione tra memoria collettiva e memoria privata. Professore ordinario presso la facoltà di Architettura di Firenze, membro onorario del BDA (Bund Deutscher Architekten) e del FAIA (Honorary Fellow American Institute of Architects), accademico dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia di San Luca. Nel 1991 inizia l’attività dei Natalini Architetti (studio di architettura al Salviatino, Firenze) con Fabrizio Natalini (omonimo ma non parente).
Tra il 2015 e il 2016 il Pac di Milano ha dedicato all’attività del Supestudio la mostra “Super superstudio. Arte e architettura radicale”. Nel 2016 Anche il MAXXI di Roma celebra il Superstudio con una mostra attualmente in corso intitolata “Superstudio 50”.