Il Presepe sfolgorante di Giulia Napoleone
In occasione della mostra antologica che la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dedica a Giulia Napoleone nella Sala Aldrovandi, all’ingresso che si apre nel Salone delle Colonne, per la prima volta nella storia dell’importante istituzione, un grande presepe d’artista accoglie il visitatore.
Comunicato stampa
In occasione della mostra antologica che la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dedica a Giulia Napoleone nella Sala Aldrovandi, all’ingresso che si apre nel Salone delle Colonne, per la prima volta nella storia dell’importante istituzione, un grande presepe d’artista accoglie il visitatore. È “Il Presepe sfolgorante di Giulia Napoleone”, del 2010, concesso, per la circostanza, dal Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” di Castronuovo Sant’Andrea (PZ), uno dei quattro paesi lucani del Sistema Museale ACAMM. La serata ha il Patrocinio della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon.
Il grande cielo di Giulia Napoleone splende all’improvviso e si fa tutt’uno con la terra. È un istante felice, una gioia nuova, simile a un lago di stelle che cinge il globo, inonda l’anima di chi guarda, attonito, e si fa assorbire dal grande gorgo nel quale trova requie la lenta onda del cuore.
Un segno dopo l’altro, un raggio di luce incastonato in mille barlumi indirizzati verso la parte più intima della scena dove un sole sfolgorante – Gesù Bambino – assorbe, filtra e restituisce i guizzi che attraversano la Madonna, S. Giuseppe, il bue e l’asino, personaggi trasparenti eppure reali, mille volte ingranditi da uno specchio circolare, lo spazio, che abbraccia l’universo.
Il Bambino, all’epicentro della imponente spirale che si aggomitola in una immota sfera, mostra così il suo ruolo di Salvator Mundi, quanto sia insieme un punto di arrivo e di partenza al quale Giulia Napoleone, prima di tutti noi, perviene dalle musicali e estenuate ragioni di una linea che è idillio e nostalgia del tempo perduto, reiterato equilibrio che esprime da sé la ricerca dell’assoluto nella bellezza. Fa da guida al presepe un volumetto pubblicato dalle Edizioni della Cometa, con una nota di Giuseppe Appella e una Preghiera al Bambino Gesù di Giulia Napoleone.
Accompagnerà la serata:
'Ensemble Seicentonovecento"
diretto da Flavio Colusso
Musiche di Giacomo Carissimi e Flavio Colusso
Voci, violini e clavicembalo.
Flavio Colusso è compositore e direttore dell’Ensemble Seicentonovecento. Ha registrato oltre 50 CD di sue opere e inediti del passato per EMI classics, Brilliant, Bongiovanni e MR. È impegnato fin dal 1983 nell'esecuzione e pubblicazione delle opere di Giacomo Carissimi del quale ha registrato tutti gli Oratori e tutti i mottetti di Arion Romanus. Fra le sue composizioni: Das Zauberfon!; Notturno con Bram Stoker; Il Lauro del Gianicolo: morte di Riccardo Wagner a Venezia; Missa de Tempore in Aevum (con José Carreras); Te Deum per l’Anno di Puccini 2008; Le Opere di Misericordia per il Museo del Pio Monte Museum di Napoli. È presente in teatri e istituzioni come: RAI, ZDF, WDR, ARTE, MEZZO, Liceu di Barcellona (Norma con Joan Sutherland), Palais des Beaux Arts di Bruxelles, La Maestranza di Siviglia, Académie de France, Teatro dell’Opera di Roma, S. Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, La Fenice di Venezia, Spoleto Festival, Festival di Granada, Bratislava Music Festival, Puccini Festival di Torre del Lago, Tianjin May Festival. Con Georg Brintrup ha realizzato il film Palestrina Princeps Musicae per ZDF/ARTE e Santini’s Netzwerk per WDR con cui ha dato vita al progetto italo-tedesco “La via dell’Anima” incentrato sui manoscritti della Collezione Santini di Münster. È Maestro di cappella e direttore della Cappella Musicale Theatina, della Cappella Musicale di S. Maria dell’Anima e della Cappella Musicale di S.Giacomo. È presidente della Sibelius Society Italia. È Accademico dei Virtuosi al Pantheon.