Il quinto atto

Informazioni Evento

È la Sicilia, o meglio una piccola selezione di artisti siciliani, il fulcro di questa mostra, pensata non già come una micro-ricognizione territoriale, né come l’individuazione di un genius loci, di uno stile, di un’attitudine locale. 
Si tratta piuttosto di guardare al mondo, prendendo le mosse da uno “spirito del tempo” che ci connota e ci descrive.

Comunicato stampa

La Galleria Biagiotti inaugura un nuovo appuntamento espositivo dedicato a una specifica area geografica e al relativo contesto artistico. Dopo il viaggio nella complessa realtà urbana di Bangkok, si torna in Italia, stavolta scegliendo di confrontarsi con la condizione straordinaria e unica dell’insularità.
È la Sicilia, o meglio una piccola selezione di artisti siciliani, il fulcro di questa mostra, pensata non già come una micro-ricognizione territoriale, né come l’individuazione di un genius loci, di uno stile, di un’attitudine locale.
Si tratta piuttosto di guardare al mondo, prendendo le mosse da uno “spirito del tempo” che ci connota e ci descrive. Umori ed energie sotterranee scorrono lungo le arterie della contemporaneità, mentre un singolo territorio si fa specchio del presente, suo riflesso contiguo e differente. In un rimbalzo dialettico dal micro al macro.
Un’isola come spazio dell’exemplum, quinta teatrale in cui la Storia mette in scena - fatalmente – l’ultimo atto della tragedia.

“Oggi ci troviamo all’apice, là dove comincia il quinto atto. È l’ora delle decisioni ultime. La tragedia si conclude. Ogni civiltà superiore è una tragedia; la storia dell’uomo nel suo insieme è tragica”.
Il pensiero profetico di Oswald Spengler ipotizzava, già all’inizio degli anni Trenta, il tramonto della civiltà occidentale, un declino connesso all’estremo avanzare della tecnica, al depotenziamento delle facoltà creatrici dell’uomo contemporaneo e alla perdita del suo originario spirito faustiano. Ad attenderci ci sarebbe una violenta, lentissima, incontrastabile apocalisse. 
“Ormai usciti dall’interminabile tempo della postmodernità - che sembrava sospendere all’infinito l’idea del crollo – abitiamo dentro a una sorta di limbo etico, estetico, culturale. Si resta ancora più o meno immobili, nel tentativo di individuare la possibilità di un nuovo inizio, che segua la crisi e che dia senso all’ipotesi di una fine. Questa condizione di sospensione e di invocata germinazione non prescinde dal confronto con la possibilità del rischio. Un sistema di equilibri precari tiene la contemporaneità sull’orlo di un baratro: uno stare-sul-bordo che prelude al riscatto come pure alla caduta, alla risalita come alla disfatta”. (Helga Marsala)

Con la celebre affermazione “Là dove c’è il pericolo cresce anche ciò che salva”, Friedrich Hölderlin si pronunciava sull’importanza di accettare una situazione rischiosa, al fine di sperare in una qualche forma di salvezza. In sostanza, non esisterebbe rinascita senza assunzione della sfida. E rischio è - tragicamente – coltivare una relazione coraggiosa e intrinsecamente conflittuale con la morte, il sacro, la natura, il nulla, il fato, l'altro e la sua irriducibilità.
A tali spunti tematici fanno riferimento i lavori dei cinque artisti selezionati. Attraverso l’installazione, la performance, il disegno, il video, il suono, si prova a innescare una riflessione che tenga conto del perpetuo stato di disequilibrio in cui ci troviamo in questo momento storico. Da qui, un viaggio in cinque tappe attraverso i concetti di crisi, apocalisse, precarietà, rinascita, trasformazione, limite e sfida. Cinque interventi nello spazio, ognuno corrispondente a una diversa declinazione del “tema”: dai movimenti segreti del paesaggio (Marco Maria Giuseppe Scifo) ai micro-sistemi economici (/barbaragurrieri/group), dalla dimensione emotiva ed esistenziale (Silvia Giambrone) a quella intellettuale e creativa (Concetta Modica), giungendo a un’indagine articolata intorno all’estetica della distruzione (Loredana Longo).

.BIO

/barbaragurrieri/group sono Barbara Gurrieri (nata nel 1978 a Vittoria, Ragusa) ed Emanuele Tumminelli (nato nel 1977 a Vittoria, Ragusa). Vivono e lavorano a Vittoria.
Principali mostre personali: “Even if I use an umbrella, my shoes get wet just the same”, Bocs, Catania, Italia (2011); "Ci piace rimanere da soli, però alla fine ci raccontiamo sempre le solite favole”, Galleria Francesco Pantaleone, Palermo, Italia (2009); “Forgotten games project”, Neon FdV Gallery, Milano, Italia (2009).
Principali mostre collettive: “Paesaggio e popolo della Sicilia”, Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo, Italia (2010); “Others resident”, Fondazione Brodbeck, Catania, Italia (2010); “E-flux video rental”, Giovanni Giuliani Foundation, Roma, Italia (2009); “A camel is a horse designed by a committee (attempts at rewriting the wor(l)d)”, Bevilacqua La Masa Foundation, Venezia, Italia (2009).

Silvia Giambrone è nata ad Agrigento nel 1981. Vive e lavora a Roma.
Principali mostre personali: “Poetica della relazione – Silvia Giambrone e Liliana Moro” - Paolo Maria Deanesi Gallery, Rovereto (2011); “Dichiarazione d’amore / Giornata del contemporaneo”, Museo Riso, Palermo (2011); “Ottobrata”, Galleria Bonomo, Bari (2010); “Invito all’opera”, Galleria Il ponte contemporanea, Roma (2010).
Principali mostre collettive: “Ente Comunale di Consumo”, Complesso del Vittoriano, Roma (2011); “Protest!”, Careof, Milano (2011); “Qui vive”, Moscow International Biennale for Young Art (2010); “A camel is a horse designed by a committee (attempts at rewriting the wor(l)d)”, Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia (2009); “Pandora’s boxes”, BAC!10.0, Centre de cultura contemporanea de Barcelona (2009); “Eurasia. Dissolvenze geografiche dell’arte”, MART, Rovereto (2008); “Spazi incorretti”, Pastificio Cerere (2007).

Loredana Longo è nata a Catania, nel 1967. Vive e lavora a Catania, Italia.
Principali mostre personali: 2011- “Neither here nor there”, Temporary Museum e Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, Italia; 2010- “Cages”, Artecontemporanea Bruxelles, Belgio, a cura di Antonio Arevalo; 2008 - “Explosion#17 Happy New Year, Napoli. Teatro Festival Italia, Real Albergo dei Poveri, Napoli, Italia.
Principali mostre collettive: 2011 - “Wunsch und Ordnung”, Ausstelungsraum Klingental, Basilea, Svizzera; “Wonder Art”, MLAC- Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, a cura del collettivo Curatorial Mlac; “Biennale dell’umorismo - Tra il sublime l’idiota”,Sale Napoleoniche Palazzo Parisani Bezzi , Tolentino (MC) a cura di Luca Beatrice ; 2010 - “Follia”, Festival di Ravello, Italia, a cura di Achille Bonito Oliva; 2009 - “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre”, Museo Palazzo Riso, Palermo (I), a cura di Paolo Falcone e Valentina Bruschi; AIM, International Biennale”, Marrakech, Marocco, a cura di Abdellah Karroum; “INNMOTION 2009 FESTIVAL”, CCCB, Centro de Cultura Contemporanea de Barcelona, Spagna; 2008 - “TINA B.- The Prague Contemporary Art Festival”, Laterna Magika Theatre, Praga, Repubblica Ceca.

Concetta Modica è nata a Modica nel 1969. Vive e lavora a Milano.
Ha partecipato a mostre in spazi pubblici e privati tra cui: Galleria klerkx a Milano, Vanessa Quang a Parigi, Fondazione Pistoletto a Biella, Fondazione Ratti a Como, Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo, SerrOne a Monza, Botkyrka Konsthall a Stoccolma, Museo Riso a Palermo, Placentia Arte con cui ha installato un’opera permanente nei giardini Margherita di Piacenza. Ha esposto in una personale alla Gamec di Bergamo e alla Galleria Umberto di Marino con cui collabora.
E’ stata scelta come artist resident nel programma di Raumars a Rauma in Finlandia nel 2009. Partecipa a progetti di Artist Run Space come MARS Milano e BRINK Londra.
E’ tra i finalisti di “Qui l’arte è di casa” concorso di arte pubblica indetto dalla Gamec e dal Comune di Bergamo.

Marco Maria Giuseppe Scifo è nato ad Augusta (SR) nel 1977, vive e lavora a Milano, Italia.
Principali mostre personali: “Running Glance” (a cura di Antonello Tolve), Z2O Galleria Sara Zanin, Roma, Italia (2011); “Eye Run”, (a cura di Antonello Tolve), Gallerie du Centre Culturel Français de Milan - Palazzo delle Stelline,Milano, Italia (2010); “Apicoltura”, Gallerie du Tableau, Marsiglia, Francia (2007); Galleria Unorossodue, Milano, Italia (2005).
Principali mostre collettive: “SHOWTIME” (a cura di Antonello Tolve), Galleria ZAK, Monteriggioni SI, Italia (2011); “54˚ Esposizione Internazionale d’arte di Venezia Illuminazioni – Padiglione Italia - Accademie” (a cura di Vittorio Sgarbi), Arsenale – Tese di San Cristoforo, Venezia, Italia (2011); “Open 13”Esposizione Internazionale di Scultura (a cura di Paolo De Grandis), Venezia, Lido, Isola di San Servolo, Italia (2010); “Seconda edizione del Concorso Internazionale per Giovani Scultori” Fondazione Arnaldo Pomodoro (Vincitore del premio acquisto UniCredit Group), Milano, Italia (2008); “Pericoloso Sporgersi” (a cura di Stefania Meazza e Catherine Macchi) l'Atelier Soardi, Nizza, Francia (2008); Museo Gennaro Pérez, Cordoba, Argentina (2008).

IL QUINTO ATTO
Curated by Helga Marsala
opening: Friday 16 December 2011 h. 6 pm

/barbaragurrieri/group

Silvia Giambrone

Loredana Longo

Concetta Modica

Marco Maria Giuseppe Scifo

The Biagiotti Gallery opens a new show dedicated to a specific geographical area and to its artistic context. After the survey of the complex reality of the Bangkok urban area, it is time to come back to Italy choosing to deal with the extraordinary and unique condition of insularity. It is Sicily, or more precisely a selection of Sicilian artists, the topic of the exhibition, conceived neither as a micro territorial survey, nor as an identification of a genius locis, a style, a local attitude. It is rather a way to look at the world, starting from a "spirit of the times" that defines and describes us. Moods and underground energies flow along the arteries of the contemporary, while a single area becomes a mirror of the present, a contiguous and different reflection in a dialectical rebound from micro to macro. The island is conceived as a model (exemplum), a side scene where history fatally stages the last act of the tragedy.

"Today we stand at the apex, where the fifth act begins. It is the hour of final decisions. The tragedy comes to an end. Every advanced civilization is a tragedy. Human history as a whole is tragic."
Yet at the beginning of the Thirties, Oswald Spengler’s prophetic thought speculated on the decline of Western civilization. A decline that was related to the extreme progress of technique, the weakening of the creative abilities of modern man and the loss of its original Faustian spirit. Before us a violent, slow, incontestable apocalypse.
We came out of the endless time of post modernity - that seemed to suspend indefinitely the idea of collapse - we live in a kind of ethical, aesthetic, cultural limbo.
We still remain more or less motionless, in the attempt to identify the possibility of a new beginning, which follows the crisis and gives meaning to the hypothesis of an end. This condition of suspension and invoked germination implies the acceptance of a possible risk. A system of precarious balances keep the contemporary on the edge of an abyss: a stay-on-the edge as a prelude to redemption as well as fall, to rise as well as defeat. "(Helga Marsala)
With his famous statement, "Wherever there is danger, what saves also grows", Friedrich Hölderlin stated the importance of accepting a risky situation, in order to hope for some form of salvation. Essentially, there would be no revival without taking the challenge. Tragically, risk is cultivating a brave and inherently conflictual relationship with death, sacred, nature, nothingness, fate, others and its irreducibility.
The works of the five selected artists refer to these thematic issues. Through installation, performance, design, video and sound, it is drawn a reflection that takes in consideration the perpetual state of disequilibrium in which we find ourselves in this historical moment. It is a journey in five stages through the concepts of crisis, apocalypse, insecurity, rebirth, transformation, limit and challenge. Five woks in the space that correspond to a different variation of the "subject": from the secret movements of the landscape (Giuseppe Marco Maria Scifo) to the micro-economic systems (/ barbaragurrieri / group), from the emotional and existential dimension (Silvia Giambrone) to the intellectual and creative investigation (Concetta Modica), leading to a research built around the aesthetics of distruction (Loredana Longo).

.BIO

/ barbaragurrieri / group are Barbara Gurrieri (born in 1978 in Vittoria, Ragusa) and Emanuele Tumminelli (born in 1977 in Vittoria, Ragusa). They live and work in Vittoria.
Selected solo shows: "Even if I use an umbrella, my shoes get wet just the same", BOCS, Catania, Italy (2011); "Ci piace rimanere da soli, però alla fine ci raccontiamo sempre le solite favole”, Francesco Pantaleone Gallery, Palermo, Italy (2009); "Forgotten games project," FdV Neon Gallery, Milan, Italy (2009).
Selected group shows: "Paesaggio e popolo della Sicila”," Riso- Museum of Contemporary Art of Sicily, Palermo, Italy (2010); "Resident Others," Brodbeck Foundation, Catania, Italy (2010); "E-flux video rental”, Giuliani Foundation, Rome, Italy (2009);" A camel is a horse designed by a committee (Attempts at rewriting the wor (l) d) ", Bevilacqua La Masa Foundation, Venice, Italy (2009).

Silvia Giambrone was born in Agrigento in 1981. She lives and works in Rome.
Selected solo shows: “Poetica della relazione – Silvia Giambrone and Liliana Moro” - Paolo Maria Deanesi Gallery, Rovereto (2011); “Dichiarazione d’amore / Giornata del contemporaneo”, Riso Museum, Palermo (2011); “Ottobrata”, Bonomo Gallery, Bari (2010); “Invito all’opera”, Il ponte Contemporanea Gallery, Rome (2010).
Selected group shows: “Ente Comunale di Consumo”, Complesso del Vittoriano, Rome (2011); “Protest!”, Careof, Milano (2011); “Qui vive”, Moscow International Biennale for Young Art (2010); “A camel is a horse designed by a committee (attempts at rewriting the wor(l)d)”, Bevilacqua la Masa Foundation, Venice (2009); “Pandora’s boxes”, BAC!10.0, Centre de cultura contemporanea de Barcelona(2009);“Eurasia. Dissolvenze geografiche dell’arte”, MART, Rovereto (2008); “Spazi incorretti”, Pastificio Cerere, Rome (2007).

Loredana Longo was born in Catania in 1967. She lives and works in Catania.
Selected solo shows: 2011- “Neither here nor there”, Temporary Museum and Francesco Pantaleone Gallery, Palermo, Italy; 2010- “Cages”, Artecontemporanea Bruxelles, Belgio, curated by Antonio Arevalo; 2008- “Explosion#17 Happy New Year, Napoli. Teatro Festival, Italy, Real Albergo dei Poveri, Napoli, Italy.
Selected group shows: 2011-“Wunsch und Ordnung”, Ausstelungsraum Klingental, Basel, Switzerland; “Wonder Art”, MLAC- Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza University, Rome, curated by the Curatorial Collective Mlac; “Biennale dell’umorismo- Tra il sublime l’idiota”, Sale Napoleoniche Palazzo Parisani Bezzi , Tolentino (MC) curated by Luca Beatrice ; 2010- “Follia”, Ravello Festival, Italy, curated by Achille Bonito Oliva; 2009- “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre”, Riso Museum, Palermo, curated by Paolo Falcone e Valentina Bruschi; “AIM, International Biennale”, Marrakech, Maroc, curated by Abdellah Karroum; “INNMOTION 2009 FESTIVAL”, CCCB, Centro de Cultura Contemporanea de Barcelona, Spain; 2008- “TINA B.- The Prague Contemporary Art Festival”, Laterna Magika Theatre, Prague, Czechoslovakia.

Concetta Modica was born in Modica in 1969. She lives and works in Milan.
Among her shows in private and public spaces: Galleria Klerkx, Milan; Vanessa Quang, Paris; Pistoletto Foundation, Biella; Ratti Foundation, Como; Biennial of Young Mediterranean Artists; SerrOne, Monza; Botkyrka Konsthall, Stochkolm. In collaboration with Placentia Arte she installed a permanent work in the Margherita Gardens, Piacenza. She had a solo show at Gamec Museum in Bergamo and Umberto di Marino Gallery, with which she collaborates. In 2009 she was selected as artist in residence within the Raumars program, in Rauma, Finland. She participates in project of Artist Run Space such as MARS in Milan and BRINK in London.
She is one of the finalist of “Qui l’arte è di casa”, a public art competition organized by Gamec Museum and Bergamo municipality.

Marco Maria Giuseppe Scifo was born in Augusta, Siracusa, in 1977, He lives and works in Milan. 

Selected solo shows: “Running Glance” (curated by Antonello Tolve), Z2O Galleria Sara Zanin, Rome, Italy (2011); “Eye Run”, (curated by Antonello Tolve), Gallerie du Centre Culturel Français de Milan - Palazzo delle Stelline, Milano, Italy (2010); “Apicoltura”, Gallerie du Tableau, Marsiglia, France (2007); Unorossodue Gallery, Milano, Italy (2005).
Selected group shows: “SHOWTIME” (curated by Antonello Tolve), Galleria ZAK, Monteriggioni, Siena, Italy (2011); “54˚ International Art Exhibition, Illumination, – Italian Pavilion - Accademie” (curated by Vittorio Sgarbi), Arsenale – Tese di San Cristoforo, Venice, Italy (2011); “Open 13”, International Sculpture Exhibition (curated by Paolo De Grandis), Venice, Lido, Isola di San Servolo, Italy (2010); “Second Edition International Competition for Young Sculptors” Arnaldo Pomodoro Foundation, (Winner of the prize for UniCredit Group’s acquisition), Milano, Italy (2008); “Pericoloso Sporgersi” (curated by Stefania Meazza and Catherine Macchi) l'Atelier Soardi, Nice, France (2008); Museo Gennaro Pérez, Cordoba, Argentina (2008).