Il Rinascimento Ferrarese nel Novecento
Il ciclo dedicato al Rinascimento nel Novecento proporrà un’inedita conferenza a tre voci che renderà omaggio proprio a Ferrara, grazie all’intervento di tre grandi esperti: Marco Bertozzi, Solange Rossi e Marcello Toffanello.
Comunicato stampa
Per il ciclo di incontri sul
Rinascimento nel Novecento
Il Rinascimento Ferrarese nel Novecento
parteciperanno:
Marco Bertozzi (Università di Ferrara)
Sulle spalle dei giganti: il Rinascimento ferrarese da Burckhardt a Warburg
Solange Rossi (Università di Genova)
Il falso palazzo Comunale di Ferrara. Verso la riscoperta del Rinascimento estense
Marcello Toffanello (Università di Ferrara)
L’Esposizione della pittura ferrarese del Rinascimento del 1933
Lunedì, 28 maggio 2012 ore 17.00
Ferrara, Fondazione Ermitage Italia, in c.so Giovecca 148, Ferrara
Dopo la pausa forzata, causata dagli eventi sismici che hanno colpito la città e il territorio emiliano, che ha reso purtroppo impossibile effettuare le due importanti iniziative del 21 e 22 maggio promosse da Ermitage Italia - il seminario internazionale sulle Digital Resources e la conferenza su Artemisia Gentileschi-, che la Fondazione si augura di poter riprogrammare a breve, riprendono gli appuntamenti alla Palazzina Giglioli con un incontro che toccherà il “cuore” dei Ferraresi.
Il ciclo dedicato al Rinascimento nel Novecento – lunedì 28 maggio - proporrà un’inedita conferenza a tre voci che renderà omaggio proprio a Ferrara, grazie all’intervento di tre grandi esperti: Marco Bertozzi, Solange Rossi e Marcello Toffanello.
Marco Bertozzi – docente di filosofia teoretica presso l’Università di Ferrara – approfondirà il tema della riscoperta della città di Ferrara, avvenuta fra Otto e Novecento, come una delle massime capitali del Rinascimento. In precedenza, durante l’epoca del Grand Tour, la città estense era stata infatti relegata a tappa occasionale di passaggio per i giovani aristocratici europei in viaggio da Venezia a Firenze. La svolta e “rinascita” della città iniziò a partire dalla seconda metà del XIX secolo quando Jacob Burckhardt nel suo La civiltà del Rinascimento in Italia - pubblicato a Basilea nel 1860 - definì Ferrara come “la prima città moderna d’Europa” per i suoi rioni ampi e regolari sorti per il volere dei principi. Mezzo secolo dopo uno dei tesori della città, gli affreschi di Palazzo Schifanoia, portarono Aby Warburg a indagare sul loro significato secondo una nuova metodologia di ricerca, l’iconologia, fondando così una nuova disciplina.
Solange Rossi dell’Università di Genova analizzerà la nuova attenzione e sensibilità - manifestatasi in Italia tra le due guerre - verso il recupero dello straordinario patrimonio storico e monumentale di età estense. Particolarmente significativo per l’epoca fu il restauro del Palazzo Ducale - portato a termine nel 1926 dall’architetto Venceslao Borzani -, un “rifacimento in stile” volto a ripristinare la “facciata trecentesca” dell’edificio, che già ai tempi si allontanava discutibilmente dalle più aggiornate metodologie d’intervento, diventando oggetto di una violenta polemica tra studiosi ed esperti.
Infine, Marcello Toffanello dell’Università di Ferrara metterà in luce e descriverà le grandi mostre novecentesche che hanno consacrato internazionalmente l’arte ferrarese. Dopo la mostra dedicata alla “School of Ferrara and Bologna” al Burlington Fine Arts Club di Londra nel 1894 e la partecipazione cittadina al padiglione emiliano-romagnolo in occasione delle celebrazioni romane del Cinquantesimo dell’Unità d’Italia nel 1911, la nuova fortuna critica dell’arte ferrarese del passato fu suggellata grazie alla grande mostra a Palazzo dei Diamanti nel 1933 dal titolo “Esposizione della pittura ferrarese del Rinascimento”. Fortemente voluta da Italo Balbo e curata da Nino Barbantini, la mostra ebbe la capacità di combinare rigore scientifico e successo di pubblico, dando inizio ad una nuova ed importante stagione di esposizioni d’arte antica in tutta Italia. Ed è proprio grazie alla visita di questa esposizione che il noto storico dell’arte Roberto Longhi riuscì a trarre ispirazione per uno dei suoi migliori saggi, l’Officina ferrarese, che per tutto il Novecento stabilirà il canone critico della pittura rinascimentale cittadina.
Con questo appuntamento si conclude il primo semestre di attività di Ermitage Italia per il 2012, gli incontri riprenderanno a partire dal prossimo settembre.