Il ruggito della velocità. Miti e modernità della Targa Florio motociclistica

Informazioni Evento

Luogo
REAL ALBERGO DEI POVERI
Corso Calatafimi 217, Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni, 9:30 – 19; festivi 9.30 – 17.30.

Vernissage
22/12/2017

ore 18

Contatti
Telefono: +39 0917071785
Email: ilruggitodellavelocita@gmail.com
Sito web: http://movio.beniculturali.it/regsicilia/ilruggitodellavelocita/it/1/il-ruggito-della-velocita
Artisti
Elisabetta Benassi, Francesco De Grandi, Giacomo Balla, Mario Sironi, Tato, Fortunato Depero, Sandro Scalia, Gerardo Dottori, Gianfranco Maranto, Clayton Burkhart
Curatori
Laura Barreca, Helga Marsala, Francesco Piazza, Maddalena De Luca
Generi
documentaria, arte contemporanea, collettiva, arte moderna

Tappa conclusiva e fulcro di un progetto articolato, voluto e promosso dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, “Il ruggito della velocità. Miti e modernità della Targa Florio motociclistica” è una mostra allestita negli spazi del settecentesco Real Albergo dei Poveri.

Comunicato stampa

IL RUGGITO DELLA VELOCITÀ
Miti e Modernità della Targa Florio Motociclistica

Real Albergo dei Poveri
Corso Calatafimi 217, Palermo

22 DICEMBRE 2017
Anteprima Stampa, ore 12 | Inaugurazione, ore 18

Saranno presenti:

L’Assessore Regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana
Vittorio Sgarbi
Il Dirigente Regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana
Maria Elena Volpes

Tappa conclusiva e fulcro di un progetto articolato, voluto e promosso dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, “Il ruggito della velocità. Miti e modernità della Targa Florio motociclistica” è una mostra allestita negli spazi del settecentesco Real Albergo dei Poveri. L’impianto espositivo si configura come una riflessione critica su quella che fu una tra le stagioni siciliane più felici della modernità, mettendo in evidenza alcuni aspetti cruciali: lo slancio euforico verso il futuro, il mito della tecnologia, l’urgenza d’innovazione, la figura del pilota, la storia delle moto da corsa e del racing, i paesaggi madoniti, fino ai molti cambiamenti sociali, politici, estetici e ideologici che definirono lo spirito del tempo.

LA TARGA FLORIO

Spunto centrale è la celebre Targa Florio, manifestazione sportiva ideata nel 1906 da Vincenzo Florio - membro di una celebre dinastia di imprenditori siciliani - che rese la Sicilia punto di riferimento dello sport internazionale, sia con la più nota e longeva versione automobilistica, sia con quella su due ruote, che si svolse tra il 1920 e il 1940 e che lo scorso novembre è tornata dopo 87 anni ad animare l’accidentato circuito delle Madonie, scelto da Florio come teatro delle spericolate competizioni.
Intorno alla riedizione della gara - resa possibile da Aci Palermo, per volontà del Presidente Angelo Pizzuto e con l’organizzazione di De Petri Adventure - il Dipartimento ha lanciato diverse iniziative, sul filo di una sinergia virtuosa tra i partner: un ciclo di conferenze sui Florio e sul relativo contesto storico-sociale; un contest messo a punto con la Scuola del Fumetto di Palermo per la realizzazione di una graphic novel a tema; la ristampa anastatica delle pagine di Rapiditas, storica rivista della Targa, dedicate alla cronaca delle corsa motociclistica; e infine, oggi, la grande mostra “Il ruggito della velocità”.

LA MOSTRA

I DOCUMENTI, LE MOTO STORICHE, IL FUTURISMO
Cultura, storia, sport e territorio si incontrano lungo il percorso espositivo, in un dialogo tra passato e presente che vede insieme design, ingegneria, arti visive, cinema, editoria, memorie d’archivio… Da una sezione introduttiva, in cui foto, oggetti storici e alcuni rari dipinti di Vincenzo Florio (Collezione Famiglia Paladino) raccontano le gesta di questa grande famiglia siciliana e la vicenda della Targa, si passa a una spettacolare esposizione di moto d’epoca, con esemplari dei primi del Novecento provenienti dalle collezioni dell’Associazione Siciliana Veicoli Storici. La lettura del periodo storico-culturale procede con l’archivio di documenti, in cui sono raccolte preziose testimonianze, tre lettere, giornali, libri, riviste, fino al Manifesto Futurista del 1909.

Un recente documentario sul Futurismo in Sicilia, firmato dal regista Salvo Cuccia, anticipa la sala dedicata a opere del primo e secondo Futurismo: la selezione delle opere - curata da Maddalena De Luca, dirigente regionale per i Beni Storico-Artistici, in collaborazione con la storica dell’arte e docente Anna Maria Ruta - si concentra su opere che hanno al centro il tema della velocità, del progresso tecnologico e del mito delle due ruote. Tutti prestiti giunti da importanti collezioni private e pubbliche, con una lista di nomi che va da Mario Sironi a Giacomo Balla, da Fortunato Depero a Gerardo Dottori, e ancora Pippo Rizzo, Vittorio Corona, Tato, Iras, Giulio D'Anna, solo per citarne alcuni. Spicca il celebre “Libro Imbullonato” di Fortunato Depero, tra i primi libri d’artista moderni, pietra miliare nella storia del graphic design, pubblicato nel 1927 in pochissime copie, una delle quali posseduta dalla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana.

IL CONTEMPORANEO
L’arte contemporanea offre infine nuovi spunti e suggestioni, grazie a un focus, curato da Helga Marsala, con le opere di tre artisti noti: Elisabetta Benassi (1966, Roma), Clayton Burkhart (1968, Buffalo, New York; vive a Parigi), Francesco De Grandi (Palermo, 1968). Il concetto di velocità e il topos del paesaggio sconfinano in una dimensione vertiginosa, tra lentezza, magia, sospensione, capovolgimenti, linee di fuga, relitti meccanici, contaminazioni uomo-macchina, cortocircuiti spazio-temporali. Le opere sono poste in relazione con alcuni pregiati pezzi aeronautici, databili tra gli Anni Venti e Quaranta, facenti parte della prestigiosa collezione del Museo dei Motori dell’Università di Palermo. In chiusura un’ulteriore appendice sull’attualità, curata da Laura Barreca e Francesco Piazza, mette in dialogo due artisti siciliani di generazioni diverse – Sandro Scalia ( Ragusa, 1959; vive a Palermo) e Gianfranco Maranto (Petralia Sottana, Palermo, 1983; vive a Palermo) - unendo fotografie e interventi installativi, tra scorci di paesaggi madoniti e luoghi della memoria.
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Il progetto nasce da un’idea e col coordinamento di Sergio Alessandro, Capo Servizio Valorizzazione e Fruizione del Patrimonio. L’allestimento è a cura di Stefano Biondo, responsabile del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro.
Nel corso della mostra sarà presentato un corposo catalogo con immagini d’archivio, foto dell’allestimento, testi introduttivi di Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, Maria Elena Volpes e Sergio Alessandro, e con saggi di: Mario Auci, Laura Barreca, Michele Buffa, Nino Caleca, Laura Cappuggi, Lucia Ferruzza, Giuseppe Genchi, Maddalena De Luca, Rosario Lentini, Helga Marsala, Marilù Miranda, Carlo Pastena, Francesco Piazza, Vincenzo Prestigiacomo, Anna Maria Ruta, Maria Reginella, Salvatore Requirez, Maurizio Scudiero, Ettore Sessa. Coordinamento redazionale di Lucia Ferruzza, progetto grafico di Guido Mapelli, foto di Giuseppe Mineo e Dario Di Vincenzo.